NON RISORGONO
Philip Kerr
DETTAGLI:
Traduttore: Luca Merlini
Editore: Fazi
Collana: Darkside
Genere:
Pagine: 516
Anno edizione: 2024
Sinossi. Berlino si prepara a ospitare le Olimpiadi del 1936. Per placare i dubbi espressi dagli Stati Uniti arriva in città il rappresentante del comitato olimpico americano, che rassicura il governo statunitense: in Germania non ci sono discriminazioni. In realtà i nazisti sono al potere da appena diciotto mesi, ma la Germania ha già assistito ad alcuni cambiamenti spaventosi: gli ebrei sono stati espulsi da tutte le organizzazioni sportive. Noreen Charalambides, affascinante giornalista americana ebrea, si reca a Berlino progettando di scrivere un articolo di denuncia. La giovane donna viene ospitata dall’amica Hedda Adlon, proprietaria dell’hotel dove Bernie Gunther, che ha lasciato la omicidi per via delle sue idee giudicate troppo liberali, è responsabile della sicurezza. L’hotel è frequentato da personaggi di spicco, ma nel giro di poco in una stanza viene trovato il cadavere di un uomo d’affari. Non molto tempo dopo dalle acque di un canale spunta un altro corpo senza vita: quello di un pugile ebreo. Mentre Bernie scava per portare alla luce la verità, scopre un vasto racket del lavoro e dell’edilizia progettato per trarre vantaggio dalle ingenti somme che i nazisti stanno spendendo per mostrare la nuova Germania al mondo. È un complotto che troverà la sua drammatica e violenta conclusione vent’anni dopo, nella Cuba prerivoluzionaria.
Recensione in anteprima
di Marina Toniolo
Le suggestive ambientazioni del romanzo – prima in una Berlino in cui i nazisti hanno appena preso il potere e poi nell’Havana prerivoluzionaria – fanno da comprimari a questa parte di storia del detective Bernie Gunther.
La capitale tedesca ancora risente delle restrizioni dovute alla sconfitta dopo la Grande Guerra e alla caduta della Repubblica di Weimar. Un periodo quest’ultimo di democrazia e di libertà personale. Gunther, dopo aver lasciato la Kripo, lavora all’Adlon Hotel.
Ha un ricordo romantico della vecchia città che puntualmente viene smentito dai fatti attuali: ‘Pensavo che tutti sapessero che Berlino è la città più tollerante della Germania. Infatti è sempre stata la sola città che ha tollerato il governo tedesco che vi era insediato’.
Due morti nel giro di pochi giorni e l’arrivo in hotel di una scrittrice ebrea americana sconvolgono la routine di Bernie, portandolo nei distretti della Gestapo e della Kripo per scoprire la verità.
Ma in quel determinato momento la verità è meglio che resti nascosta: le future Olimpiadi del 1936 sono in ballo e tutto deve risultare immacolato. Soprattutto deve rimanere nascosto che i nazisti impongono restrizioni sempre più pesanti agli ebrei.
Bernie Gunther è un uomo annoiato dal lavoro nell’hotel Adlon e l’incontro con Noreen lo spinge verso una presa di coscienza più incisiva: non si tratta solo di resistere alla nuova politica tedesca ma anche a chi vuole speculare sulla vita dei cittadini.
La figura di Bernie, sapientemente disegnata da Kerr, risulta quella di un uomo a tutto tondo, cinico, beffardo, sentimentale, amante delle belle donne. L’onestà critica che lo caratterizza lo porta inesorabilmente a farsi affiancare da più di un esponente delle SS prima e dalla mafia cubana poi, poiché tutti richiedono i suoi servizi.
‘Se i morti non risorgono’ ha una solidissima sottotrama storica ed è immerso nelle battute fulminanti del suo protagonista:
‘Un nazista è uno che segue Hitler. Essere antinazista vuol dire ascoltare quello che dice’.
Proprio questa caratteristica fa amare Bernie Gunther, cavaliere armato solo del suo coraggio, perché al momento opportuno rivela l’integrità che lo contraddistingue, pur avendo al suo attivo molte ombre.
E Philipp Kerr ci fa amare questo noir per l’intensa denuncia contro ogni tipo di dittatura, per la capacità dell’essere umano di sopravvivere nonostante tutto.
‘Dolore: non avevo più pazienza per il dolore. Che significa provare dolore per qualcuno quando è morto? Certamente non lo si può riportare in vita. E non ci sarà neppure particolarmente grato per il nostro dolore. I vivi superano sempre la morte, è questo che i morti non capiscono. Se mai i morti potessero tornare sarebbero addolorati per la nostra capacità di superare la loro morte’.
La traduzione perfetta di Luca Merlini rende gustoso il thriller nella versione italiana e regala a noi lettori un romanzo che è senza alcun dubbio storico, drammatico ed enfatico come un’opera di Wagner.
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Philip kerr
Philip Kerr, nato a Edimburgo nel 1956, ha vissuto tra Wimbledon e la Cornovaglia. Dopo la laurea in Legge, ha cambiato completamente ambito e ha lavorato per anni come copywriter in alcune delle più importanti agenzie pubblicitarie inglesi. Ha scritto numerosi romanzi, i più famosi dei quali compongono la serie noir in cui compare il detective Bernie Gunther, indimenticabile protagonista de ‘La notte di Praga’. Autore bestseller in Gran Bretagna e in Francia, Philip Kerr è stato amatissimo tanto dal pubblico quanto dalla critica, che gli ha tributato numerosi riconoscimenti, tra cui l’Ellis Peters Historical Award. Muore nel 2018 a seguito di un tumore.
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