BLU COME TE
Autore: Benjamin Myers
Traduzione: Tommaso Pincio
Editore: Bollati Boringhieri
Genere: Noir
Pagine: 396
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Nel cuore dell’inverno innevato, in un piccolo paese dello Yorkshire, la giovane Melanie Muncy scompare. La polizia manda ad investigare il suo uomo migliore, il detective Jim Brindle: ossessivo, taciturno, solitario, nessuno è più implacabile di lui nel perseguire la verità. Anche Roddy Mace, in forze al giornale locale dopo aver sacrificato un’importante carriera da reporter a Londra, è interessato al caso, che potrebbe offrirgli un’occasione di riscatto. Ma non è semplice condurre un’indagine all’interno di una comunità estremamente riservata, dove sono in troppi a vivere esistenze nascoste. Come Steven Rutter che, solo e indigente, abita in una casa isolata da tutti, conosce la brughiera circostante come nessun altro, e protegge segreti sconvolgenti anche per lo scafato detective. Soltanto l’ostinazione di Brindle e Mace finirà per scuotere l’assetto della comunità e rivelare verità insospettabili. Benjamin Myers, con un intreccio noir mozzafiato ambientato in luoghi densi di atmosfera, accompagna il lettore in un tour de force avvincente e spaventoso, confermandosi, dopo il successo di All’orizzonte, tra gli scrittori più bravi ed eclettici della narrativa inglese contemporanea.
Recensione di Salvatore Argiolas
La lezione di Jim Thompson, il grande scrittore americano di noir, è stata assimilata e metabolizzata con grande profitto visto che “Blu come te”, il nuovo libro di Benjamin Myers si pone sulla latitudine narrativa dell’autore di “Colpo di spugna”, raccontando una storia nera come l’inferno che ricorda i personaggi allo sbando e completamente irresponsabili raffigurati da Thompson.
Nessuno come Thompson ha saputo denunciare così apertamente gli orrori di un mondo chiuso oppresso dalle strutture sociali, corrotto e violentato dall’orrore sociale ma Myers con questo noir merita ampiamente l’appellativo di nuovo Thompson.
Se il territorio di indagine sociale dello scrittore americano era il Texas e l’ambiente incandescente del sud degli Stati Uniti, Myers ambienta la sua commedia umana nello Yorkshire, il nord dell’Inghilterra povero e disperato,
“Prima che caffè e localini vari rendessero le città uguali. Prima che i centri cittadini cercassero di somigliare all’Europa senza poter cambiare il clima e la gente e l’architettura del posto.”
“Blu come te” si colora di tante suggestioni, a partire dal linguaggio che ricorda quello elettrico, frenetico e paranoico di James Ellroy e di David Peace e, visto che quest’ultimo ha scritto una serie impostata sullo Squartatore dello Yorkshire, e che la trama richiama anche questa figura scellerata, è chiaro quali siano le fonti d’ispirazione che hanno fermentato nel brodo di coltura per tessere l’ordito che lo sostiene.
Oltre a questi riferimenti molto in rilievo, un altro malvagio protagonista degli anni Ottanta inglesi è riflesso nella figura di Larry Lister, attore e presentatore dalla vita privata disordinata e nefasta, che ricorda da vicino la vita dissoluta di Jimmy Savile al centro di un clamoroso scandalo per pedofilia e di abusi sessuali.
Da tutte queste ispirazioni Benjamin Myers ha saputo trovare un punto di caduta di grande impatto che accusa soprattutto il periodo nero vissuto negli anni Ottanta visto come un’epoca di regresso morale, sociale ed economico, specialmente nell’Inghilterra del Nord, la zona più povera e depressa della nazione.
Il noir è la storia di un’ossessione sessuale, ma tracima nel racconto di un territorio dove si respira solo miseria e fallimento e dove solo un legame forte come quello derivato dagli oltraggi erotici e dalla malintesa solidarietà maschile e machista può fungere da collante sociale, più e meglio della legge.
La scomparsa di una ragazza, figlia di Ray Muncy, un ricco possidente delle Yorkshire Dales, zona collinare nei dintorni di Skipton, avvia l’inchiesta del detective James Brindle, uno dei più capaci investigatori del nuovo dipartimento chiamato “Cella Frigorifera”, “perché vi finiscono i cadaveri. O comunque sia la loro memoria. Ciò che resta intrappolato nel vortice silenzioso che si forma in un punto imprecisato tra il momento dell’omicidio e l’intervento della giustizia.”
Col tempo la sua indagine si incrocia, sovrappone e influenza quella del giornalista Roddy Mace, in una fase discendente della sua carriera.
Brindle identifica un possibile responsabile del presunto omicida della giovane ma non riesce a provarne la colpevolezza, non avendo ancora decifrato i codici ambientali di comportamento ma gradatamente, grazie ad alcune labili piste investigative diventa capace di capire il perverso quadro immorale che ha causato la sparizione della giovane.
“Blu come te” è un potente noir che mette in evidenza un mondo allucinato dove un Dio non esiste e non è mai esistito e dove vengono esaltate le pulsioni più primitive, unico forte vincolo che lega gli abitanti della zona.
Tutti i personaggi di questa storia di tenebra si perdono in un paesaggio primordiale, freddo ostile e testimone silenzioso dell’architettura dei loro fallimenti, teatro di atteggiamenti, mentalità e comportamenti che fanno rabbrividire dall’orrore per la supina accettazione della comunità, omertosa e complice.
Libro dalla struttura complessa, costruita con parti alternate cronologicamente “Blu come te” mette sotto accusa sia un periodo storico di grande sofferenza, sia un ambiente che dal di fuori può apparire bucolico e affascinante ma che nasconde le peggiori perversioni, ben lontano dalle rappresentazioni della campagna inglese vigenti nel giallo classico all’inglese di cui “Blu come te” costituisce una contrapposizione turpe e realistica.
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Benjamin Myers
è nato a Durham, nel Regno Unito, nel 1976. È autore di All’orizzonte (Bollati Boringhieri 2021), suo esordio italiano, e di numerosi altri romanzi tra cui The Gallows Pole, vincitore del Walter Scott Prize, il più importante premio mondiale per la narrativa storica. I suoi articoli su musica, arte e natura sono apparsi su «New Statesman», «The Guardian», «The Spectator», «Le Monde», «New Scientist», «The Morning Star», «Vice», «Melody Maker», «Bizarre», «Alternative Press». Myers ha ricevuto il sostegno della Royal Society of Literature e dell’Arts Council England.