Recensione di Federica Gaspari
Autore: Robert Ludlum, Eric Van Lustbader
Traduzione: A. Russo
Editore: Rizzoli
Genere: thriller
Pagine: 429
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Boris Karpov, l’ex generale della temuta FSB russa, è stato ucciso. Eppure, anche dalla tomba, continua a tessere le sue trame. Infatti, oltre a una moltitudine di piani segreti, l’amico di Jason Bourne si è lasciato alle spalle un’eredità tanto misteriosa quanto temibile: frammenti di un virus informatico che consentirebbe di sottrarre agli Stati Uniti i codici di lancio delle testate nucleari. Ma chi tira le fila del complotto, ora che Karpov è morto? Nessuno si fida di nessuno, neppure di Jason che, venuto a conoscenza di quelle macchinazioni, diventa il sospettato numero uno dell’NSA. Da un’isoletta del Mediterraneo dove si è ritirato, Bourne è così costretto a muoversi in fretta se vuole evitare l’apocalisse. Braccato a ogni angolo e affiancato solo da una vecchia conoscenza – l’affascinante e pericolosa Mala, salvata anni prima dalle mani di un folle – Bourne dovrà scendere a patti con il sadico stregone somalo Keyre, trafficante d’armi, di uomini e di segreti. Tra politici corrotti e lotte di potere, agenti doppiogiochisti e oscuri personaggi legati alla mafia russa, un’adrenalinica corsa contro il tempo nella quale esiste una sola regola: non credere a niente e a nessuno.
Recensione
In un’epoca di tormentati contrasti tra Oriente e Occidente, di guerre silenziose, ma non per questo meno minacciose, combattute a suon di clic su tastiere, e di eroi inaffidabili ed effimeri, Jason Bourne riesce sempre a essere una figura granitica, una certezza nel panorama letterario del thriller condito da una buona dose di spionaggio. Eric Van Lustbader, che ormai quattordici anni fa ha raccolto il testimone di Robert Ludlum per la saga dedicata a Bourne, coglie e rielabora alla perfezione l’atmosfera satura di tensione che avvolge l’attualità, un clima angosciante che ricrea l’habitat ideale di pericolose missioni che solo spie esperte e spietate possono portare a termine.
L’autore statunitense con “Bourne Affair” porta a termine la trasformazione del celebre personaggio protagonista di quattordici libri e tre film. Bourne non è più l’uomo tormentato della trilogia originale, l’agente senza ricordi consumato dai sensi di colpa e dai dubbi sui crimini che non ricorda di aver commesso. È un uomo consapevole dei propri errori e delle fratture nel suo passato. Il protagonista perde parte del suo fascino basato sul rapporto tra la sua coscienza inquieta e una realtà ambigua e difficile da affrontare.
Questa scelta, tuttavia, è giustificata dal percorso di crescita immaginato per il personaggio: non più un uomo confuso ma una figura d’azione e, sotto alcune prospettive, rassegnata a una vita in cui crudeltà e determinazione nell’eliminare ogni ostacolo sembrano essere gli unici mezzi per la sopravvivenza.
Il gran numero di personaggi in gioco in questa avventura agli estremi dell’Europa a tratti sembra togliere ossigeno a una narrazione fluida e appassionante. Nonostante alcuni sviluppi piuttosto macchinosi, la storia può vantare una buona carica di suspense e personaggi intriganti, capaci di confondere i semplici e lineari confini tra buoni e cattivi. Bourne, infatti, sarà costretto a scendere a patti anche con figure ambigue e tutt’altro che positive, come la spietata ma ammaliante Mala e il terrorista Keyre.
Proprio questi ultimi stimolano la curiosità durante la lettura: quali sono le loro motivazioni?
Cosa li porta ad agire in modi così radicali?
La penna di Van Lustbader risulta meno incisiva nei tratti psicologici dei personaggi ma definisce, tra chiari e scuri, una storia di buon intrattenimento, tra fantasia e timori reali.
Robert Ludlum e Eric Van Lustbader
Robert Ludlum. Nato a New York nel 1927, è scomparso nel 2001. Dopo le carriere di attore, regista e produttore, dalla fine degli anni Sessanta si è dedicato esclusivamente alla scrittura, diventando maestro indiscusso del romanzo di spionaggio. I suoi libri, tra i quali le serie di Jason Bourne e Covert-One, hanno venduto almeno 200 milioni di copie in tutto il mondo e sono in gran parte disponibili nel catalogo Bur. Gli ultimi titoli pubblicati da Rizzoli sono: Il Vettore di Mosca (2009), La scelta di Bourne (2009), Il rischio di Bourne (2010) e La preda di Bourne (2011), Il dominio di Bourne (2011), l nemico di Bourne (2013), Il potere di Giano(2013) e La vendetta di Bourne (2014).
Eric Van Lustbader. Nato nel 1946 nel Greenwich Village, lo scrittore statunitense si diploma al Columbia College. Insegna in varie scuole elementari e materne di New York, prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Nel 2004 raccoglie l’eredità della più celebre saga letteraria creata da Robert Ludlum scrivendo i nuovi capitoli dedicati alla spia Jason Bourne.
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