Martta Kaukonen
Traduttore: Delfina Sessa
Editore: Longanesi
Genere: Thriller
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 320
Anno edizione: 2025
Sinossi. Ira ha un destino scritto nel nome. È nel fiore dei vent’anni, è brillante, ma le ossessioni la divorano, la consumano, mettono in pericolo lei e gli altri. Clarissa è una psicologa affermata, famosa in tutta la Finlandia, una star dei talk show dove compare in tailleur griffato e tacco dodici perché vuole rispondere a un cliché. È a lei che Ira si rivolge per chiedere aiuto. Anche se certo non l’aiuto che Clarissa immagina. Ira infatti ha soprattutto bisogno di un alibi. Perché è un’assassina seriale, una spietata killer di uomini. D’altra parte nemmeno Ira immagina cosa si nasconde dietro l’aspetto impeccabile di Clarissa, quali rischi stanno correndo la sua brillante carriera e la sua vita. Chi dunque deve decifrare l’altra? La folle serial killer che si dipinge come una farfalla o la professionista che sorride sulle copertine dei magazine? Le parole occultano, manipolano, ingannano o guariscono? Come in una vertiginosa psicoterapia a cui il lettore ha il privilegio di assistere, Ira e Clarissa prendono a turno la parola per spiegare il proprio punto di vista, crearsi la propria via d’uscita. Alla fine non ci sarà più nessuno a cui credere, e al tempo stesso tutto sembrerà terribilmente chiaro.
Una paziente pericolosa. Una psicologa con un segreto. Un gioco fatale in cui niente è come appare.
«Non riuscirete a smettere di leggerlo.» – Glamour
«Un thriller psicologico i cui pezzi, come in un puzzle, si incastrano alla perfezione.» – The Times
«Un incredibile susseguirsi di colpi di scena.» – The Irish Independent
«Scritto meravigliosamente, questo romanzo esplora il senso di colpa, il peccato, le bugie, gli autoinganni che costellano la vita di tutti.» – Literary Review
Recensione di Sabrina De Bastiani
Quando vi ho detto di essere una bugiarda cronica, avreste fatto meglio a credermi.
Questo non esclude che qualche volta potrei dire la verità, se mi è più utile di una bugia.
Prima di addentrarci nelle spire di un thriller psicologico a così alta tensione come è Butterfly, dove davvero occorre pesare ogni parola che si legge, provando (spoiler, senza riuscirci) a distinguere tra manipolazione, bugia e dato di realtà, una verità va detta.
Questo romanzo è una bomba. E per di più a orologeria.
A essere precisi, non si dovrebbe parlare di fantasie, ma di visioni. Mi assalivano così, all’improvviso, mentre ero al supermercato, per esempio. Una volta mi appariva un’ascia insanguinata, un’altra colpivo alla testa con un martello un uomo in completo. Spesso vedevo solo sangue. Pozze di sangue sul pavimento della cucina, macchie lungo i corridoi del supermercato, spruzzi su una pista di atletica. sangue, sangue e ancora sangue.
La scrittura di Kaukonen, perfettamente restituita dalla brillante traduzione di Delfina Sessa, è incisiva e magnetica, incalzante nel restituire l’urgenza di azioni e reazioni, cristallina eppure torbida, stringente come la suspense che non ammaina mai la vela, perchè mai si naviga in acque tranquille.
«Sei in viaggio verso il tuo io più intimo».
Non conoscevo destinazione peggiore.
I capitoli si susseguono veloci, colpiscono, pungono come api e volano come farfalle, per citare sia una nota frase di Muhammad Ali che il titolo del libro, nell’alternanza delle voci narranti e dei punti di vista dei protagonisti, che si rivolgono direttamente al lettore, rendendolo, di fatto, complice.
Ira, giovane donna instabile, invasa da pulsioni omicide e da un’infanzia traumaticamente interrotta.
Al mondo ci sono cose cosi brutte che nessuno sopporta di sentirle.
Alcuni, però, devono viverle.
Clarissa, celebre psicoterapeuta e celebrity dello star system.
Paziente e terapeuta.
Ma sappiamo davvero chi sia l’una e chi l’altra?
Come per tutte le relazioni umane, il rapporto tra psicoterapeuta e paziente è fatto di emozioni.
Butterfly, sensazionale e potente, di emozioni ne garantisce tantissime, sorprende fino all’ultima riga, arrivando a farci dubitare persino di noi stessi.
Più ti senti in colpa più sei propenso a perdonare gli altri. Dato che quasi nessuno vive senza rimpianti, siamo pronti ad assolvere i misfatti altrui nella speranza di essere perdonati per i nostri.
Sensi di colpa, coni d’ombra, un continuo voltafaccia tra essere e apparire, genitorialità e relazioni personali.
Chi sono, chi penso di essere, chi voglio che gli altri pensino io sia.
Non sono domande, ma intenti sui quali si gioca la strepitosa partitura di questo romanzo.
E se davvero niente palesa la completa mancanza d’immaginazione e di creatività come la sincerità, Martta Kaukonen, non me ne voglia, non può che essere una meravigliosa mentitrice.
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Martta Kaukonen
è una giornalista, critica cinematografica e scrittrice finlandese. Prima di diventare una scrittrice a tempo pieno è stata critica cinematografica per i più importanti giornali nazionali. Il suo romanzo d’esordio, Butterfly (Terapiassa), è stato un grande successo di pubblico e di critica in Finlandia e in tutta Europa: tradotto in 16 paesi, arrivato in vetta a varie classifiche di vendita, è anche una serie tv.
Il secondo romanzo di Kaukonen, Sinun (La tua ombra), è stato pubblicato nel 2022.