CANDIDATO UNICO




A cura di Giulia Manna


La serie commedia politica francese ideata da François Uzan e Jean-Pascal Zadie è ora disponibile su Netflix.

Stagione 1.  Uscita: 20/01/2023. Numero di episodi: 6.

Trama

La Francia è chiamata al voto. Stéphane Blé è un normalissimo animatore di un centro giovanile della periferia di Parigi. Durante un’intervista televisiva rilasciata dal sindaco, si intromette giudicandosi la simpatia dei telespettatori e la possibilità di rivestire il ruolo di outsider nelle elezioni presidenziali. Il suo è un cammino in ascesa e, grazie a varie peripezie, si ritrova perfino a concorrere come finalista. Ma la domanda vera è: la Francia è davvero pronta per il suo primo presidente nero?


Personaggi

Jean-Pascal ZadiStéphane Blé
Fadily CamaraMarion Blé
Eric JudorWilliam
Benoît PoelvoordeÉric Andréï
Jean-ClaudeMuaka
Souad ArsaneYasmine
FaryDésiré
Marina FoïsCorinne Douanier

Recensione

Serie commedia francese davvero molto carina. Ricorda “Bentornato Presidente” con il nostro Claudio Bisio.  Stéphane Blé, interpretato da un bravissimo  Jean-Pascal Zadi, è un ragazzone della periferia parigina che cerca di aiutare la sua comunità lavorando per il centro sociale del suo quartiere. Durante un’intervista al sindaco, interpretato dal sempre impeccabile Éric Andréï, attore che adoro, riesce a farsi notare per la sua spavalderia e soprattutto per aver osato dire in diretta quello che normalmente la politica delle belle apparenze nasconde.

E’ proprio carina come commedia. Sono sicura che prima o poi arriverà un remake italiano. Fa sognare un Presidente buono, che come politico nasce per caso, senza particolare esperienza ma mosso solo dalle migliori intenzioni nella speranza di riscoprire ai piani alti un po’ di umanità. 

Unica cosa e non è una critica alla serie, ma a chi la pubblicizza come cosa accadrebbe in Francia se si candidasse un ragazzo di colore. Ecco, lo trovo irritante.  Per me Stéphane Blé  poteva essere rosso, giallo, verde o blu o bianco come il nostro Bisio. Non è quello che piace a chi guarda la serie, ma l’idea di fondo di avere al comando una persona buona, venuta dal nulla che conosce davvero la gente e le sue difficoltà ed in quanto tale possa guidare la politica verso certi valori che spesso vengono schiacciati. Il colore della pelle, se smettessimo di evidenziarlo sempre, forse smetteremmo di trattarlo come una differenza. 

Un’utopia, sì, ma le serie televisive possono servire anche a questo ovvero a portare a galla i nostri sogni. 

Perchè sì, sarebbe davvero bello che la politica, almeno in piccolissima parte, cambiasse e riportasse alla luce candidati come Stéphane invece di quelli attuali che lasciatemelo dire e vale per tutte le Nazioni, sono spesso improponibili. Io voterei subito per  Stéphane! Non ci penserei due volte! W Stéphane Blé!

Aspettando una seconda stagione, perché ora voglio proprio vedere cosa combinerebbe lui alla Presidenza, soprattutto con la famiglia e gli amici che si ritrova!  

Buona visione.