Recensione di Chiara Forlani
Autore: Anne Coates
Editore: Nua Edizioni
Traduzione: Francesco Rossini
Genere: Gialli e thriller
Pagine: 234
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Il corpo di una donna viene ritrovato in un laghetto. Un triste caso di suicidio o qualcosa di più sinistro? Hannah Weybridge, ancora sconvolta dall’orribile omicidio della sua amica e dagli attentati alla sua vita, non vorrebbe essere coinvolta, ma accetta a malincuore di indagare per conto della famiglia della ragazza. Il passato, però, le sta ancora addosso e un pericolo nascosto accompagna ogni sua mossa. Il terzo romanzo della serie di Hannah Weybridge, Canzoni degli innocenti, mette Hannah di fronte al caso più difficile e pericoloso della sua vita.
Recensione
Fin dall’inizio della vicenda, risulta chiaro che sarà una giornalista, Hannah Weybridge, ad affiancare la polizia nella soluzione dell’enigma riguardante il presunto suicidio di una giovane.
La ragazza, secondo gli inquirenti, è entrata di sua volontà in un lago dopo essersi appesantita gli abiti usando delle pietre. I familiari non accettano questa spiegazione e si rivolgono ad Hannah, chiedendo il suo aiuto per conoscere ogni piega della verità, anche se questa dovesse risultare scomoda.
Ben presto le vittime diventano due, entrambe giovani e di origine asiatica, e il sospetto che le loro morti abbiano un movente comune diventa concreto, anche se non ci sono prove. Il luogo del ritrovamento è lo stesso ma le modalità sono diverse e gli inquirenti non fanno trapelare alcun dettaglio. Sullo sfondo dell’indagine spicca il passato di Hannah, il suo impegno come investigatrice e come giornalista, sempre in difesa dei più deboli, soprattutto delle donne e delle minoranze etniche.
Lei stessa si è trovata più volte in serio pericolo di vita a causa delle sue idee, che possono risultare scomode, e continua a temere per la propria incolumità e per quella della figlia piccola. La sua situazione sentimentale è complessa e sofferta, tra un compagno troppo lontano e un ex che pare si sia tolto la vita in prigione, anche se forse le cose non sono andate proprio così e anche su questo la giornalista cerca di indagare.
Sono molte le tematiche sociali affrontate nel libro, nel quale la trama gialla appare un pretesto per giustificare agli occhi del lettore, ad esempio, la denuncia degli abusi subiti dalle giovani di colore che vengono fatte allontanare a forza dal loro paese per scopi illeciti. Altro tema “caldo” è la condizione disumana delle carceri, oltre all’argomento di fondo che ha maggior rilievo, cioè l’organizzazione di matrimoni combinati che devono subire le giovani di origine asiatica, spesso con uomini del loro paese che non conoscono, molto più vecchi di loro.
Canzoni degli innocenti è un romanzo d’indagine, ma soprattutto è un libro di denuncia, incentrato sullo svantaggio di alcune minoranze etniche e in particolare della loro componente femminile.
Nel corso della narrazione sono molti i rimandi agli episodi precedenti della serie di thriller.Consiglio perciò la lettura consequenziale dei romanzi con Hannah Weybridge come protagonista, in modo da non perdere il filo della narrazione, che segue numerosi filoni di indagine e può risultare complessa per chi, come me, non ha letto i libri precedenti.
A cura di Chiara Forlani
Anne Coates
Anne Coates è nata nel distretto di Clapham, dopo la laurea si è trasferita a Londra dove vive tuttora. Ha lavorato nel settore editoriale, come scrittrice ed editor, passando dalla pubblicazione di libri alle riviste anche come freelance. È stata redattrice di narrativa e saggistica e come autrice ha pubblicato racconti in varie riviste, come Bella e Candis, oltre a essere l’autrice di sette libri di saggistica. Raccontare storie è il suo primo amore e quasi tutti i suoi racconti, oltre a Donne nel vento e La morte ti giudica, sono nati da un evento reale a cui è seguita la domanda “e se…” La serie della giornalista-detective Hannah Waybridge conta tre episodi tradotti in italiano, Canzoni degli innocenti è il terzo thriller della serie.
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