Recensione di Mariasilvia Iovine
Autore: Marcello Introna
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Pagine: 296
Genere: Thriller / Storico
Anno di pubblicazione: 2018
La povertà è miseria, disperazione: le pagine di Castigo di Dio, cronaca degli anni più floridi del regno di Amaro, sono costellate da eroi e carnefici, criminali e i pochi che, nella tragedia, custodiscono ancora una scintilla di umanità.
Il romanzo è un intreccio di cronaca e fantasia: molti gli episodi reali, come la sparatoria di via Nicolò dall’Arca o il bombardamento del porto di Bari. Anche quando non c’è diretto collegamento con fatti o personaggi storici, l’autore sceglie un minuzioso realismo, frutto di anni di attente ricerche.
Castigo di Dio è un romanzo tanto impietoso quanto vero: la cattiveria non è mostrata solo nei gesti eclatanti, nei colpi di scena, ma anche e soprattutto nei piccoli, crudeli dettagli. Tuttavia, il romanzo è ben lontano dall’indugiare compiaciuto nel macabro: al contrario, vuole essere una storia sincera, finestra impietosa sulle miserie umane, attraverso la prosa curata, quasi maniacale. Benché il romanzo sia uscito a inizio 2018, non abbiamo timore di sbilanciarci: Castigo di Dio è uno dei libri migliori dell’anno.
Marcello Introna
(Bari, 1977) è medico veterinario, con un dottorato di ricerca conseguito all’Università di Bari. Autore e sceneggiatore televisivo, nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo, Percoco, per Il Grillo Editore, poi ripubblicato da Mondadori. Castigo di Dio è il suo secondo romanzo ed è dedicato a Damiano Russo, l’attore barese scomparso nel 2011 a soli 28 anni.