Cathie Wald




l’avvelenamento misterioso

di Margot e

Jean Le Moal

Vallardi 2023

Federico Zaniboni (Traduttore)

Giallo, Cozy Crime, pag.320

Sinossi. Catherine Wald ha lasciato la natia Alsazia per trasferirsi sulla costa atlantica in un remoto villaggio del Finistère. Qui apre un ristorante molto particolare, ma presto si rende conto che far scoprire la gastronomia alsaziana ai coriacei bretoni può rivelarsi un grosso rischio… Un noir gentile e accattivante che mescola humour e suspense, mettendo pericolosamente in contatto i caratteri di due regioni così diverse e lontane, ai confini opposti della Francia. «La notte senza luna si addiceva perfettamente ai suoi piani. Vestito appositamente con pantaloni e giacca scuri, avanzava circospetto, confondendosi tra le ombre. Quel dannato giornalista stava diventando decisamente troppo curioso.»


Recensione di Gabriele Loddo

Cathie Wald e l’avvelenamento misterioso” è un giallo soft che rispetta i canoni letterari del Cozy Crime, simile in tutto e per tutto allo stile della serie fortunata di romanzi che vede Jessica Fletcher vestire i panni della Signora in Giallo.

Gli autori del testo, scritto a quattro mani da Simone e Olivier Vandroux, sotto gli pseudonimi di Margot e Jean Le Moal, descrivono gli avvenimenti che accadono e sconvolgono il villaggio di Locmaria, in seguito all’arrivo nella cittadina della bella cinquantenne Cathie Wald. La ridente località si affaccia lungo le coste francesi della Bretagna, in un punto non meglio precisato tra Quimper e Concarneau. Non cercatela nelle mappe geografiche perché luogo di fantasia.

L’insediamento della donna, divorziata di recente dal marito fedifrago, rompe i delicati equilibri che governano il paese. Interrompe la noiosa monotonia tipica dei piccoli centri abitati e fornisce l’occasione alle figure ambigue che lo abitano di regolare conti tenuti in sospeso da lungo tempo. Jean Claude Quéré, ex sindaco e losco faccendiere, viene avvelenato nel ristorante della sfortunata protagonista Cathie subito dopo l’inaugurazione del locale.

La cura dei dettagli è scrupolosa. Presto il lettore ricostruisce nella mente l’intera mappatura del villaggio. Conosce i suoi abitanti principali, le loro attitudini e il ruolo sociale e professionale che occupano all’interno della piccola realtà. Scopre gli amori, i pettegolezzi e gli intrighi che danno vita al sottobosco del paese che, in apparenza calmo e addormentato, cova, sotto i sogni dei suoi abitanti, le ambizioni di potere di alcuni e le sventure di altri. L’eroina è sempre affabile, solare e pronta a reagire mostrandosi generosa e solidale con la nuova comunità e facendosi presto amare dal lettore.

Pregio e difetto del romanzo sono le lunghe descrizioni ambientali, l’esposizione minuziosa dei costumi e delle usanze della Bretagna che, se da un lato aiutano a ricreare nella mente la scenografia in cui si muovono i personaggi, dall’altra dilungano la narrazione. Il sospetto è che gli autori abbiano voluto “arricchire” il testo da una parte per sopperire alle carenze di una trama fin troppo classica.

Il risultato finale è comunque un testo scorrevole e gradevole nella sua semplicità, “soft” come sono di solito i Cozy Crime.

Di sicuro, è più che soddisfacente per i lettori del genere ma, probabilmente, meno adatto a un pubblico che cerca emozioni forti e trame complesse.

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Margot e Jean Le Moal


sono gli pseudonimi di Simone e Olivier Vandroux, una coppia di scrittori francesi a quattro mani. Un’accesa discussione lungo una strada per Finistère è stata la scintilla che ha spinto i due autori, lei di origini alsaziane e lui bretoni, a dare vita al personaggio di Cathie Wald, l’eroina alsaziano-bretone in grado di conciliare due volti così antitetici della Francia.