CHI DICE E CHI TACE
Chiara Valerio
DETTAGLI:
Editore: Sellerio
Genere: Giallo
Pagine: 196
Anno edizione: 2024
Sinossi. Vittoria è morta ieri mattina, mi ha detto con tono piano, calmo, una telefonata di cortesia. So che le piacevi, e che lei piaceva a te». Il nuovo romanzo di Chiara Valerio, una delle scrittrici più trascinanti e originali del nostro panorama letterario. Un golfo dalla linea morbida, una lunga spiaggia di sabbia che corre parallela alla via Appia tra due colline, il Monte d’Oro e il Monte d’Argento. Un lungomare pieno di oleandri scandito da stabilimenti colorati e a volte sbiaditi, ognuno diverso dall’altro: la Tintarella, il Lido Delfini, il Lido del Pino, il Lido Maria, e molti altri. E poi la pizzeria Lu Rusticone, il bar Luccioletta, due chiese, una sola vera piazza. Poco più a sud scorre il fiume Garigliano e inizia la Campania. Subito a nord ci sono Formia, Gaeta, Sperlonga; in meno di due ore si arriva a Napoli e a Roma. Scauri, nel Lazio, sul Tirreno, seimila residenti nei mesi invernali e centomila nei mesi estivi. Un paese né bello né brutto, ma con una sua grazia scomposta. Qui ha scelto di vivere Vittoria, che è morta nella sua vasca da bagno. È stato uno stupido incidente. L’avvocato Lea Russo, un marito e due figlie, è sempre stata affascinata da Vittoria. Una donna distante ma curiosa, accogliente ed evasiva; nel parlare ha un fatalismo che lascia sgomenti. Era arrivata a Scauri con la sua risata che cominciava bassa e finiva acuta, aveva comprato una casa nella quale tutti potevano entrare e uscire, non aveva mai litigato con nessuno, non aveva mai cambiato taglio di capelli. Viveva con Mara, forse l’aveva adottata, forse l’aveva rapita, si dicevano tante cose. Ora Vittoria è morta per uno stupido incidente in una vasca da bagno, e Lea Russo non ne è convinta. Lea non vuole più accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta Vittoria, e chi era davvero. Il primo romanzo per Sellerio di Chiara Valerio segna una traiettoria narrativa inedita. Storia nera di personaggi, indagine su una provincia insolita, ritratto di donne in costante mutazione. Niente è fermo, in Chi dice e chi tace, le emozioni, gli amori, le verità e gli enigmi, i silenzi del presente e il frastuono della memoria: tutto si muove, tutto si trasforma, tutto può sempre cambiare.SI
Recensione di Paola Iannelli
Le donne sanno narrare storie intense, piene di verità dal sapore amaro, come la vicenda di Vittoria. Il mistero della sua morte accidentale, diventa in pretesto per sciogliere l’enigma che regna intorno alla sua vita.
Un brillante avvocato: Lea Russo, decide di ripercorrere le fasi di cambiamento che avevano indotto Vittoria a cambiare pelle, restituendo la cristallina anima che possedeva, o meglio resuscitare i palpiti di un cuore colmo di amore, in cui si ritrovano luoghi e persone senza obiezione di giudizio, libero da stereotipi comuni, privi di false identità di genere.
Nella casa, trasformata in una comune, Vittoria trasferitasi da Roma a Scauri, lei accoglie senza ombra di reticenza tutti quelli che hanno bisogno di lei, trasferendo sentimenti nobili, come il meraviglioso mondo delle piante officinali, per cogliere l’essenza di una vita lenta, lontano dagli affanni e dal bieco consumismo.
Vittoria convive con una giovane donna: Mara, la sua compagna, la metà di un insieme che avvolge un caleidoscopio di colori, cui scopo è legittimare la varietà delle sfumature che gli esseri umani possono rappresentare.
Scauri è un luogo ricco di storia antica, eppure recluso dal declino di un’urbanizzazione priva da piani regolatori, espulsa dal decoro inteso come tale e, per questo impermeabile al sinonimo di bellezza artistica. La comunità che vi risiede è eterogenea, e vive il quotidiano specchiandosi nei vetri oscurati della marginalità, non dimenticando i valori di un bene comune: l’amicizia.
Il racconto si snoda senza barriere ortografiche, non vi sono virgolette per i dialoghi diretti, tutto fluisce seguendo la velocità delle parole, assemblate per accordare i ritmi in cui la voce narrante diventa altro da sé.
Lea è quella voce, ne segue l’armonia per comporre una melodia sentimentale, dove i toni alti e bassi formano la musica di fondo su cui si stende la figura di Vittoria.
Pur rispettando i canoni del giallo classico, l’autrice Chiara Valerio, disegna un labirinto di mistero in cui si alternano luci e ombre, in una sorta di teatrino cinese, dove la deformazione delle figure lambisce i tratti di singolari personalità, in cui ognuno di noi può trovare un briciolo della propria.
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Chiara Valerio
(Scauri, 1978) ha scritto romanzi, racconti, critica letteraria e teatro. Il suo ultimo libro è La matematica è politica, Einaudi, 2020. Redattore di Nuovi Argomenti, collabora con L’Espresso, Repubblica e Vanity Fair. Con Fabiana Carobolante e Lorenzo Pavolini cura Ad alta voce di Radio 3 e, sempre per Radio 3, conduce ogni domenica mattina il programma L’isola deserta. Per la casa editrice nottetempo, ha tradotto e curato Flush, Freshwater e Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf e Ti basta l’Atlantico? (Lettere tra Virginia Woolf e Lytton Stratchey con Alessandro Giammei). È la responsabile della narrativa italiana della casa editrice Marsilio. Ha un dottorato in Calcolo delle probabilità e un gatto.
A cura di Paola Iannelli