CHIMERE
di Sara Vallefuoco
Mondadori 2023
Giallo storico, pag.360
Sinossi.
È la notte di San Silvestro, l’ultima dell’Ottocento, e Roma saluta l’arrivo del secolo nuovo. Dopo il distaccamento in Sardegna, non privo di giorni dolorosi, il vicebrigadiere Ghibaudo ha accettato la proposta di Amelia di trasferirsi a Roma, dove un matrimonio di facciata può garantire a lei la possibilità di iscriversi alla tanto desiderata facoltà di Medicina, e a lui di continuare a nascondere il suo segreto. Ma ciò che in teoria è la soluzione perfetta non sempre regge la prova della vita, e anche a causa di una società in cui la parità di genere è un orizzonte remotissimo, bugie e non detti si sono infilati negli interstizi della loro quotidianità, minandone le basi. Il destino torna a bussare alla porta di entrambi quando una giovane sposa viene ritrovata morta nella vasca da bagno, all’apparenza affogata. Si tratta di una tragica fatalità o di un indecifrabile omicidio? Ghibaudo inizia a indagare insieme al collega Moretti, sempre più appassionato alle nuove tecniche investigative, senza sapere che tutto sta per cambiare, dalle sue convinzioni professionali alla relazione con Amelia, complice l’entrata in scena di un giornalista che sembra conoscerlo come mai nessuno prima.
Recensione di Luisa Ferrero
Roma, 31 dicembre 1899. Mentre il vicebrigadiere Ghibaudo e sua moglie Amelia stanno festeggiando l’arrivo dell’anno nuovo (e soprattutto l’inizio del nuovo secolo), giunge trafelata la modista Nina che comunica loro la morte di una giovane sposa affogata nella vasca da bagno. Inevitabilmente i festeggiamenti per Ghibaudo, la moglie e il brigadiere Moretti terminano e i tre si precipitano nella casa dell’annegata. Come è possibile che la giovane donna possa essere morta in così poca acqua? Inoltre, come mai il marito sembra essere svanito nel nulla?
Convinti che non si tratti di incidente domestico bensì di omicidio, i tre inizieranno a sospettare che il colpevole sia proprio il marito, probabile cacciatore di dote.
Quando, però, si individueranno parecchie similitudini tra la morte della neo sposa Ilide e quella, avvenuta alcuni mesi prima, di un’altra donna, la squadra della tenenza di San Lorenzo in Lucina si convincerà sempre di più di trovarsi di fronte a un assassino, truffatore e bigamo…
Chimere è un giallo storico che manifesta la sua originalità fin dal titolo. Le chimere, infatti, per l’autrice non sono (come recita l’accezione più comune) “ipotesi assurda, sogno vano, utopia”… bensì «Una chimera degli abissi: labbra blu come la notte e gonfie sul volto gonfio, le palpebre due ponfi che inghiottono gli occhi ciechi di chi vive al buio.»
È infatti a queste creature marine che, con stile raffinato, Sara Vallefuoco paragona le sembianze delle giovani novelle spose annegate nella loro vasca da bagno.
Avevamo già conosciuto Ghibaudo e la moglie Amelia in Neroinchiostro e ora li ritroviamo a Roma in seguito a un trasferimento “di comodo” per entrambi: lui spera, così, di mantenere il suo segreto e lei sogna di poter intraprendere la carriera di medico.
La Roma a cavallo tra l’800 e il ‘900 è sapientemente descritta dall’autrice che ci fa rivivere le grandi trasformazioni che si stanno preannunciando: le lotte sociali, l’urbanizzazione che incalza, le difficoltà incontrate dai settentrionali inviati nella capitale come impiegati del governo, la condizione delle donne… Proprio quest’ultima tematica è trattata dall’autrice narrandoci le vicissitudini della moglie di Ghibaudo perché troppe restrizioni ci sono per le donne che intendono affacciarsi alla professione medica (ad esempio: non possono assistere all’autopsia eseguita sul corpo degli uomini…).
Straordinaria anche la descrizione di tutti i variegati personaggi: dalle sartine Nina e Marietta che sognano un futuro nel mondo della moda; alla enigmatica cartomante Vandina; al giornalista Luigi Santacroce che ha pagato con la galera le sue idee socialiste; allo scrupoloso medico dottor Le Ghait; allo straordinario appuntato Coltellacci abilissimo ritrattista…
Quest’ultima fatica della Vallefuoco si distingue, oltre che per la trama gialla ben congeniata e per i personaggi ottimamente caratterizzati, anche per un’attenta documentazione storica e per una ricerca linguistica di grande pregio.
In conclusione, Chimere è un giallo elegante che affascina.
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Sara Vallefuoco
Romana di nascita, Vallefuoco vive a Telve (Trento), dove insegna materie letterarie nella scuola secondaria di primo grado. Si è diplomata in pianoforte, laureata in musicologia e ha lavorato come catalogatrice di libri antichi, libretti d’opera e manoscritti musicali presso l’Archivio di San Giovanni in Laterano in Roma, l’Abbazia di Montecassino e la Biblioteca Reale di Torino. Chimere, il suo secondo romanzo, esce a due anni di distanza dal fortunato esordio Neroinchiostro, sempre per la collana del Giallo Mondadori.