Cicatrici




 CICATRICI

di Luisa Ferrero

0111 Edizioni 2023

thriller, pag.184

Sinossi.  Il commissario Leo Farri e l’ispettore Denis Ghinazzi si stanno occupando della scomparsa della ventenne Ambra Ricci, quando si troveranno a dover indagare anche sull’omicidio di una ricca commerciante. Si tratta di Valeria Costa, trovata strangolata all’interno del suo negozio “Tesori d’Arte” di Imperia. Le indagini dei due poliziotti, così diversi tra loro ma che a poco a poco impareranno ad apprezzarsi a vicenda, faranno emergere ferite profonde e cicatrici indelebili. Ma i casi si riveleranno più complicati del previsto e la squadra investigativa dovrà correre contro il tempo per far luce sulle vicende che affondano le proprie radici nell’abisso dell’animo umano.

 Recensione di Patrizia Argenziano

Inizio dalla fine.

Inizio da tutto quello che è stato.

Inizio da tutto quello che sarà. Perché ci sarà un futuro, lo so, lo sento.

Li ho appena conosciuti ma li ho subito sentiti toccare con mano la preoccupazione, la disperazione e il dolore. Li ho visti annusare la menzogna e il pericolo. Li ho osservati lavorare, spiare, meditare, riflettere, rincorrere, farsi prendere in giro, interrogare, rubare frasi e immagini, inventare storie, simulare, cadere e ricominciare.

Nella loro seconda casa hanno incastrato tessere di un puzzle dai contorni indefiniti. Hanno combattuto contro un presente avverso ma anche contro i fantasmi di un passato mai addormentato. Sì perché certe cicatrici non si rimargineranno più e rimarranno impresse nel cuore per sempre.

Ciascuno di loro ha un dono ancora tutto da scoprire nonostante siano stati caratterizzati benissimo e  sembra di conoscerli da sempre. Non sono soli, altri collaboratori altrettanto ben delineati si propongono pian piano e catturano l’attenzione del lettore per qualche peculiarità che non ho proprio intenzione di svelarvi. 

Questa è la squadra investigativa. Questo è il frutto di un grande lavoro perché in un mondo popolato da commissari e investigatori non è più tanto semplice trovare soggetti e figure originali.

In queste pagine brillanti che profumano di terra e mare e che scivolano senza soluzione di continuità, il lettore si sente sempre più sprofondare nel buio di una realtà malsana che esiste tra le righe ma anche nella nostra quotidianità. Uno spaccato pesante della nostra società trattato con mano ferma, dura, cruda ma contemporaneamente delicata nel rispetto di tutte le anime che si trovano, in un attimo, stramaledettamente fragili. Più fragili di sempre.

Due indagini mettono a dura la prova la squadra: l’improvvisa scomparsa di una giovane e bella ragazza, Ambra, e l’omicidio, nel suo negozio, di una ricca commerciante. Due indagini portate avanti con cura e dovizia di particolari che incuriosiscono e intrattengono il lettore.

Un giallo all’apparenza silenzioso, così l’ho definito, ma che urla e denuncia al mondo tutto il male che ci circonda.

Un romanzo che ricorda come il passato sia sempre l’artefice del nostro presente, nel bene e nel male. Un intreccio armonioso che permette di toccare temi che scottano, che ci fanno paura ma che tanto ci stanno a cuore.

Lo sussurra, con le parole giuste. Quelle che fanno spalancare gli occhi e venire i brividi.

Lo sussurra, una richiesta d’aiuto che si trasforma in giustificazione o viceversa.

Lo sussurra ma sta urlando dentro.”

Non vi resta che leggerlo. Troverete comunque una mano che infonde speranza pronta a stringere la vostra.

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Luisa Ferrero


Luisa Ferrero è nata e vive a Torino. Dopo una laurea in Materie Letterarie, ha ricoperto per tre anni il ruolo di assistente ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino. Ha poi lavorato nella scuola, come insegnante, per “quasi una vita”. Le sue passioni sono: il cinema, il teatro, il mare e la lettura. Si definisce una divoratrice di gialli, noir e thriller prediligendo quelli che oltre alla trama crime regalano personaggi empatici e ricchi di umanità. Il suo racconto “Un, due, tre…stella” è inserito nell’antologia crime “Dieci piccoli colpi di lama” (Morellini editore, 2022)

A cura di Patrizia Argenziano

Instagram/patrizia.arge