Ogni lettera nasconde un indizio
e
ogni indizio conduce alla verità
Autore: Susie Dent
Traduttore: Anna Mioni
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Narrativa gialla
Pagine: 352
Anno edizione: 2024

Sinossi. Ogni lettera nasconde un indizio e ogni indizio conduce alla verità. Quando una lettera anonima viene consegnata al Clarendon English Dictionary di Oxford, per Martha Thornhill, la nuova caporedattrice appena tornata dopo un decennio all’estero, è subito chiaro che non si tratta della solita indagine lessicografica. La lettera allude a segreti e bugie legati a un anno particolare: l’estate in cui Charlie, la brillante sorella maggiore di Martha, scomparve. Quando arrivano altre missive e Martha e la sua squadra iniziano a mettere insieme i complessi indizi al loro interno, il mistero diventa ancora più inquietante. Sembra che Charlie nascondesse qualcosa di enorme e che qualcuno stia cercando di condurli verso la verità. Le parti in gioco, però, sono molte e alcune sono disposte a tutto pur di tenere sepolti per sempre i fantasmi del passato.

A cura
di
Marina Toniolo
Martha torna a Oxford dopo un lungo soggiorno a Berlino. Rientra nella casa di famiglia che condivide con il padre: la madre è morta e la sorella Charlie è scomparsa da una decina di anni.
Trova lavoro presso l’istituto nazionale del Dizionario inglese, lo stesso impiego che, probabilmente, avrebbe condiviso con la sorella. La stessa passione per le parole, la loro origine e il significato le accomuna.
La donna si sente profondamente in colpa per l’assenza di Charlie e l’arrivo inaspettato di cartoline e lettere da un fantomatico ‘Coro’ risvegliano in lei il trauma passato. Ma non è l’unica a cui arrivano le missive: anche ai colleghi di ufficio e a quelli che hanno conosciuto Charlie viene recapitata una lettera che contiene velate accuse e enigmi da decifrare. Solo l’amore comune per il capostipite della lingua inglese, Shakespeare, li porta alla soluzione finale.
‘Colpevole per definizione’ è un giallo classico di deduzione e di indizi, sicuramente più apprezzato nella versione non tradotta e per lettori inglesi. Il loro fervore verso Shakespeare e le origini della loro lingua moderna è ben conosciuto. Più difficile, per un italiano, sentirsi così trasportato dalle parole di Dante che anticipano lo scrittore di qualche secolo.
Ad ogni capitolo, tuttavia, c’è la piccola chicca di una parola italiana desueta con il suo significato. I personaggi sono ben delineati, soprattutto i colleghi di Martha: Simon, Alex e Safi, tuttavia non c’è mai nulla di veramente approfondito, la storia scorre senza notevoli scossoni.
Si nota l’amore dell’autrice per Oxford e per la missione di lessicografo. I paesaggi eclettici della cittadina sono una bella nota di colore e non è difficile immaginarseli anche se non vi si è mai stati. La figura di Charlie spicca per la presenza anche nella sua assenza poiché è viva nel ricordo di chi l’ha conosciuta. Ragazza intelligente, bella e soprattutto ambiziosa getta la sua luce ovunque rendendo però la vita di Martha un inferno in perenne ombra.
Alcuni errori di editing inficiano leggermente il gusto della lettura che si definisce come passatempo brillante ma che, dopo qualche giorno, già è nel limbo, non essendo così pregnante, per me che sono italiana, da avere un posto durevole come sensazioni e memoria. Interessanti le nozioni linguistiche descritte.
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Susie Dent
(nata nel novembre 1964) è una lessicografa,etimologa e personaggio dei media inglese. Dal 2003 al 2007, Dent è autrice di una serie di Language Report annuali per la Oxford University Press (OUP). Il suo primo romanzo,Guilty by Definition, è stato pubblicato nell’agosto 2024.
A cura di Marina Toniolo
https://ilprologomarina.blogspot.com/