Colpevoli o innocenti?




LA RIVINCITA DI INNOCENTI

Vol. 4


Autore: Fabio Rennani

Editore: Mursia

Genere: Thriller

Pagine: 248

Anno edizione: 2025


Sinossi. Il commissario Innocenti si trova al centro di un nuovo incubo, che questa volta lo coinvolge di persona: la sua auto viene incendiata, riceve un biglietto minaccioso e il passato torna a bussare con forza alla porta di casa. Un vecchio caso – forse mai davvero risolto – riemerge dalle nebbie della memoria, portando con sé sospetti e colpe dimenticate. Mentre l’indagine lo costringe a guardarsi le spalle anche dai colleghi, qualcuno sembra deciso a distruggere tutto ciò che ha costruito in questi ultimi anni. Il fragile equilibrio appena ritrovato con la sua ex moglie e la figlia rischia nuovamente di spezzarsi, e lui si trova costretto a lottare per salvare se stesso e chi ama, in un clima di sospetti, bugie e segreti inconfessabili. E questa volta non potrà commettere errori.

 Recensione

di

Giusy Ranzini


Fabio Rennani torna con il quarto capitolo della serie Le indagini del commissario Innocenti e lo fa innestando il pedale del turboboost narrativo:

Colpevoli o innocenti? non è solo un giallo, ma un viaggio dentro i rovinosi effetti della colpa (vera o presunta) e della memoria che ritorna, implacabile.

Fin dalle prime pagine un incendio d’auto e un biglietto minatorio trascinano Claudio Innocenti in un vortice che scolla la sua vita privata e professionale, costringendolo a riaprire un fascicolo sepolto quattro anni prima: un cold case che pareva chiuso e che invece pulsa ancora.

Il commissario, già messo alla prova nei romanzi precedenti, qui appare più vulnerabile che mai: la corazza dell’investigatore navigato si incrina di fronte alla possibilità che gli errori del passato e la sua stessa fallibilità, ritornino a galla.

Rennani calibra con finezza la psicologia di Innocenti, lasciandone affiorare le crepe attraverso dialoghi asciutti e parentesi introspettive; ne risulta un antieroe a cui ci si affeziona proprio per le fragilità (la relazione in bilico con l’ex moglie, il bisogno di proteggere la figlia). È un personaggio tridimensionale, sospeso tra il desiderio di giustizia e la paura di diventare il capro espiatorio perfetto di un gioco più grande di lui.

La struttura è serrata ma stratificata: capitoli brevi si alternano a flashback che ricostruiscono l’indagine originale. Rennani dosa bene le svolte investigative con un’analisi raffinata dei rapporti di potere interni alla polizia.

Il lettore viene trascinato in un “doppio livello” narrativo: da un lato il giallo vero e proprio, dall’altro la resa dei conti interiore di Innocenti.

Il risultato è un crescendo teso, a tratti quasi claustrofobico, in cui la posta in gioco non è soltanto risolvere un caso, ma capire se e quanto siamo disposti a riconoscere la nostra parte di colpa. La dinamica colpevolezza/innocenza diventa così un prisma morale più che un verdetto giudiziario.

La Capitale, già teatro di alcuni episodi precedenti, è ritratta con toni cupi e invernali: piogge sottili che dilavano i sampietrini, quartieri residenziali insospettabili dietro cui si agitano torbide vendette, vicoli che odorano di benzina bruciata fino all’alba, un contesto che amplifica l’angoscia del protagonista e fa da cassa di risonanza ai suoi incubi.

Il cuore del romanzo pulsa intorno a un quesito che il titolo stesso scolpisce: cosa significa davvero essere colpevoli o innocenti?

Rennani spinge il lettore a diffidare delle evidenze, mostrando come la soggettività, il “sentirsi” colpevoli, possa pesare quanto (o più di) una sentenza. Il passato, con le sue omissioni e le sue mezze verità, diventa un antagonista invisibile ma potentissimo: basta un dettaglio dimenticato per far crollare l’edificio delle certezze.

La penna di Rennani è insieme rapida e meditativa: usa un lessico preciso, mai compiaciuto, ma non rinuncia a squarci lirici quando la tensione emotiva lo richiede. Le descrizioni dei luoghi (un’officina avvolta nel fumo, un archivio polveroso alle prime luci dell’alba) sono essenziali, eppure visive, al punto che l’atmosfera si avverte quasi sulla pelle. I dialoghi, serrati e realistici, funzionano come scontri di schermaglie psicologiche in cui ogni frase può tradirsi in ostilità.

Colpevoli o innocenti? è un romanzo di maturità per Fabio Rennani: un thriller esistenziale che graffia in profondità, dove l’enigma esterno si sovrappone a quello interiore e lascia emergere la domanda più scomoda di tutte:

di chi è la colpa, quando la verità si frantuma in mille punti di vista?

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Fabio Rennani


Fabio Rennani, ingegnere per vocazione e scrittore di gialli per passione. Vive e lavora a Roma con la famiglia e due gatti. Nel tempo libero adora gironzolare per la città alla ricerca di nuove storie per i suoi romanzi.