Recensione di Giuseppe Tursi
Autore: Nicolas Mathieu
Editore: Marsilio
Genere: thriller
Pagine: 400
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi.
Ogni azione è lecita, per chi non ha più niente da perdere. Il romanzo d’esordio dell’autore del Premio Goncourt.
«Un romanzo d’esordio di rara potenza. Con Mathieu il noir ritrova i colori» – Le Figaro
«Nicolas Mathieu entra a pieno titolo nel pantheon del noir francese» – Le Point
La fabbrica era come il resto, molti sforzi e ben poco da fare per invertire il corso delle cose. E lì, nel bel mezzo, quel punto di ancoraggio, quello spazio dove la guerra era possibile.
Martel è un sindacalista carismatico con un passato oscuro e una madre malata di Alzheimer da mantenere. Bruce è un ex body-builder che non ha mai abbandonato il vizio degli steroidi. Quando la fabbrica dove lavorano minaccia di chiudere i battenti, in una delle regioni più industrializzate ma anche più ignorate di Francia, non viene loro in mente nulla di meglio che rapire una giovane prostituta che batte sulla strada per Strasburgo, per rivenderla alla malavita. Del resto, in quel luogo che a chi ci abita sembra senza via d’uscita, la crisi giustifica qualunque gesto, e Martel e Bruce hanno tutto quello che serve: una Colt calibro .45, un rifugio sicuro in fondo alla campagna, e la disperazione degli ultimi. Ma non è così semplice svoltare grazie al crimine se il crimine non è il tuo mestiere: basta incontrare un’ispettrice del lavoro empatica e tutta d’un pezzo per far scricchiolare il piano della vita. Nella tradizione del grande noir, tra critica sociale, indagine psicologica e fascinazione criminosa, il romanzo che ha rivelato il talento di Nicolas Mathieu è una storia nera, feroce e poetica, che racconta senza sconti la provincia profonda a cui è stato rubato il futuro.
Recensione
Nicolas Mathieu è un autore di talento che con il suo secondo romanzo, e i figli dopo di loro, si è aggiudicato il prestigioso premio Goncourt nel 2018. Marsilio porta in Italia l’opera d’esordio dell’autore francese, uscito in patria nel 2014.
Martel è un sindacalista carismatico sommerso dai debiti, disposto a tutto pur di uscire dal pantano in cui si è cacciato. In fabbrica, fa amicizia con Bruce, bodybuilder e cocainomane, che trova a Martel un lavoro come buttafuori nei concerti.
Questo però non basta a ripianare tutti i debiti che il gigante Martel ha accumulato. Quindi, i due, si mettono in affari, e improvvisano un piano che li farà entrare in collisione con un clan malavitoso della zona. Inoltre, la fabbrica in cui Bruce e Martel lavorano, è prossima alla chiusura. Rita, l’ispettrice del lavoro, non può far molto per aiutare gli operai e, suo malgrado, si ritroverà invischiata nell’assurdo piano di Martel e Bruce.
Quello di Nicolas Mathieu è un romanzo corale in cui i protagonisti sono schiacciati da eventi ingestibili. L’autore scrive con una prosa minima e sintetica ma estremamente evocativa, dove le immagine vivide e ben dettagliate rimangono impresse nella mente a lungo. Inoltre, Nicolas Mathieu, riesce a creare e mantenere per tutta la durata del romanzo, una tensione elevata, che porta il lettore a non volersi mai staccare dalle pagine.
L’autore francese, con il suo romanzo d’esordio, ha dimostrato di essere un attento osservatore della realtà che lo circonda. È riuscito a captare e interpretare le paure degli uomini e il degrado, sempre maggiore, della società in cui viviamo.
A cura di Giuseppe Tursi
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Nicolas Mathieu
Nicolas Mathieu è nato a Épinal, nella regione dei Vosgi, nel 1978. Dopo aver studiato storia e cinema, si è trasferito a Parigi, dove ha svolto i lavori più disparati, quasi tutti mal retribuiti. Ha esordito nel 2014 con il noir Aux animaux la guerre, da cui è stata tratta una serie tv. Oltre al Premio Goncourt 2018, E i figli dopo di loro, accolto con entusiasmo da critica e pubblico, ha vinto nel 2018 numerosi riconoscimenti letterari, tra i quali il Prix Goncourt. Nel 2020 esce per Marsilio Come una guerra.
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