Il giallo classico. Considerazioni sulla struttura del giallo




Considerazioni sulla struttura del giallo


 

La struttura narrativa del giallo segue dei precisi e invariabili canoni. Il merito di aver iniziato ad analizzare un testo in base a considerazioni su struttura e personaggi è senza dubbio da attribuirsi ai formalisti russi, la scuola linguistica a cui apparteneva il famoso Propp. Tutto quello che è arrivato dopo, saggi di Campbell e Vogler compresi, non aggiunge in sostanza nulla di essenziale alle considerazioni degli studiosi russi.

Partendo dalla struttura della fiaba non è quindi difficile pensare a una struttura simile per il poliziesco, una favola moderna basata sulla assoluta fiducia nella ragione.

Nella favola ci troviamo di fronte a una sequenza che schematicamente inizia da una situazione di “mancanza” o “danneggiamento” da parte dell’antagonista a cui segue una reazione dell’eroe. Nella fase successiva l’eroe viene messo alla prova e quindi consegue il mezzo magico che gli permetterà di sconfiggere l’antagonista. La fase finale prevede la rimozione dell’impedimento iniziale e la vittoria dell’eroe che riporta l’equilibrio.

Osservando il giallo classico notiamo che l’antagonista all’inizio non è chiaramente manifestato, si potrebbe definire come la presenza di un’assenza, un feticcio dell’antagonista della favola che è invece sempre reale e ben delineato.

Questo è il risultato del periodo in cui il genere giallo compare. Siamo nel secolo dei lumi, della celebrazione della scienza e quindi risulta naturale che l’antagonista concreto della favola si trasformi nella ricerca intellettuale di un colpevole. L’arduo compito del detective eroe è proprio quello di far manifestare il colpevole nella rivelazione finale e risolutiva, l’antagonista che ha tramato nell’ombra e che ha svolto la sua funzione tramite una non presenza.

Ed ecco che lo schema resta costante: esordio, delitto, confessione, espiazione. E in questo schema il colpevole ricopre il ruolo del pharmakos, il capro espiatorio, che deve scontare la sua colpa per il reato commesso, reato che spesso consiste nell’aver eliminato un individuo che in qualche modo risultava nocivo alla comunità.

Possiamo così classificare la narrativa gialla in base alla suddivisione delle funzioni dei personaggi principali che si trovano all’interno di una macrostruttura. Notiamo che sono quattro i personaggi attorno a cui ruota l’azione: la Vittima, il Colpevole, l’Investigatore e il Giustiziere.

In un testo possiamo incontrare diverse modalità di interazione o di coincidenze dei vari ruoli. E queste modalità finiscono con l’essere una caratteristica peculiare della narrazione.

Abbiamo pertanto la possibilità che le quattro funzioni siano svolte da quattro personaggi oppure da terne, coppie o addirittura che coincidano in un unico personaggio. La scelta che fa propendere l’autore per l’una o l’altra delle possibilità è un indice del taglio ideologico e culturale della sua opera.

Se proviamo a riflettere la coincidenza delle quattro funzioni in un unico personaggio è tipica della tragedia (pensiamo a “Edipo Re” di Sofocle); le quattro funzioni divise in quattro attori è rara e la possiamo ritrovare in un giallo anomalo come “La promessa” di Durrenmatt; le funzioni apparentate a terne o coppie sono invece le più diffuse in tutto il giallo classico.

Spesso infatti la Vittima riveste il ruolo di Colpevole secondario, il Colpevole quello di Giustiziere secondario e l’Investigatore quella di Giustiziere primario, figura di una Giustizia superiore. Il ruolo del Pharmakos invece lo ritroviamo nella Vittima e soprattutto nel Colpevole.

 

A cura di Cristina Bruno


 

Scaletta:

Considerazioni sulla struttura del giallo

 

Riflessioni su alcuni saggi

Propp – La morfologia della fiaba

Eco – Il segno dei tre

Del Monte – Breve storia del romanzo poliziesco

Narcejac – Il romanzo poliziesco

Kracauer – il romanzo poliziesco

Vernant – Mito e tragedia nell’antica Grecia

Todorov – La letteratura fantastica

Ginzburg – Miti, Emblemi e spie

 

Alcuni autori classici e le loro creature

Edgar Allan Poe – Auguste Dupin

Arthur Conan Doyle – Sherlock Holmes

S. Van Dine – Philo Vance e le regole dello scrittore di gialli

Agatha Christie – Hercule Poirot Mrs. Marple

Gilbert Keith Chesterton – Padre Brown

Edgar Wallace – I quattro giusti