Recensione di Dario Brunetti
Autore: Giuseppe Petrarca
Genere: Medical thriller
Casa editrice: Homo Scrivens
Pagine: 175
Anno di pubblicazione: 2016
Il commissario Cosimo Lombardo deve necessariamente interrompere le ferie in Sicilia per mettersi a completa disposizione di un pool d’investigatori milanesi che stanno dando la caccia ad un pericoloso serial killer che è sospettato di aver rapito il professor Verratti, uno dei più illustri psichiatri del territorio.
L’indagine che vede coinvolto il commissario Lombardo parte con l’omicidio del quarantottenne Federico Valenti assassinato presumibilmente con una spranga o una mazza da baseball che gli ha fracassato il cranio; la vittima lavorava presso l’OPG di Castellanza.
Per il commissario Lombardo si prospetta un’indagine molto complicata, un vero e proprio viaggio attraverso il mondo oscuro degli ospedali psichiatrici giudiziari.
Proprio Lombardo prenderà atto della dura realtà che riguarda la ricerca medica, preda delle multinazionali farmaceutiche e dei loro interessi economici.
Dopo l’esordio con il romanzo Inchiostro rosso, Giuseppe Petrarca torna con un altro avvincente medical thriller che tratta temi di delicatezza estrema e che porta il lettore più attento a porsi la domanda:
Quanto è sottile la linea di confine che separa la normalità dalla follia?
Lo scrittore ci prende per mano conducendoci nel mondo degli OPG e di quei corpi senza storia a cui è negata ogni appartenenza al genere umano, corpi asettici, dimenticati e lasciati in uno stato di totale abbandono.
L’abilità di Giuseppe Petrarca sta nel troncare in due il romanzo discernendo la parte dell’indagine, quella poliziesca, dall’altra in cui si parla di psichiatria, mettendo in discussione i metodi utilizzati negli OPG, e che mette il lettore davanti a scomode verità.
Un’analisi accurata e certosina quella dello scrittore che ha la capacità di far riflettere sviscerando le parti essenziali di una tematica che non va assolutamente trascurata ma, anzi, approfondita.
Lo scrittore Giuseppe Petrarca ha quindi il grandissimo merito di affrontare storie che lasciano il segno e che il lettore difficilmente dimentica, sviluppando tematiche sociali dei nostri giorni.
Penso che non ci farà aspettare molto per il suo terzo romanzo !!!!
Sicuramente un altro caso scottante bolle in pentola e, a mio parere, un romanzo di denuncia sociale è sempre ben accetto perché serve a svegliare una società in letargo e a scuotere le coscienze dei lettori.
Giuseppe Petrarca
Giuseppe Petrarca. Vive e opera a Napoli, dove si occupa di valutazioni tecniche di piccole e medie aziende per un primario gruppo assicurativo. Collabora con Medici Senza Frontiere. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo medical thriller Inchiostro Rosso.
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