Sinossi. Kolonaki è uno dei quartieri più eleganti della capitale greca, e deve il nome a una piazza con al centro una piccola colonna antica e tutt’intorno negozi lussuosi e caffè dove stazionano intellettuali e sfaccendati. Delitto a Kolonaki è il libro che nel 1953 dà inizio alla stagione del noir greco e resta il romanzo emblematico di una narrativa appassionante ambientata in un’Atene ormai scomparsa. La vicenda ruota intorno al brutale omicidio del pittore Karnèsis, che sconvolge la buona società ateniese. Mentre la polizia brancola nel buio, a indagare e a venire a capo del mistero saranno il commissario Bekas e il giornalista Makrìs, alter ego dell’autore.
DELITTO A KOLONAKI
di Ghiannis Marìs
Crocetti Editore 2023
Valentina Gilardi ( Traduttore )
Giallo, pag.240
Recensione di Giusy Ranzini
“Delitto a Kolonaki” trasporta il lettore in un affascinante viaggio nella Grecia degli anni ’50, immergendolo nelle strade eleganti e nei caffè frequentati dagli intellettuali del quartiere di Kolonaki. Il romanzo di esordio del 1953, pietra miliare del noir greco, offre uno sguardo penetrante nella società ateniese del tempo, ormai scomparsa ma immortalata nelle pagine di questo libro.
La trama si sviluppa attorno all’omicidio brutale del pittore Karnèsis, evento che scuote le fondamenta della buona società ateniese. Mentre la polizia si perde in un labirinto di indizi, emergono due figure centrali: il determinato commissario Bekas e il giornalista Makrìs, quest’ultimo un vero e proprio alter ego dell’autore. La loro collaborazione diventa la chiave per risolvere il mistero, gettando luce su oscure verità e rivelando i segreti sepolti sotto la superficie apparentemente tranquilla della città.
La prosa coinvolgente di “Delitto a Kolonaki” cattura l’essenza di un’ Atene che non esiste più, ma che rivive attraverso le pagine di questo romanzo. La descrizione vivida del quartiere, con la sua piazza ornata da una piccola colonna antica e i negozi lussuosi, si trasforma in un personaggio a sé stante, contribuendo a creare un’atmosfera avvolgente e misteriosa.
L’autore, con maestria, intreccia suspense e introspezione, esplorando le dinamiche sociali e psicologiche dei personaggi.
La caratterizzazione profonda dei protagonisti aggiunge complessità alla trama, trasformando il libro in una lettura avvincente che va ben oltre il semplice giallo. La riflessione sull’arte, intrisa di simbolismo, aggiunge uno strato di profondità al romanzo, arricchendo ulteriormente l’esperienza del lettore.
In conclusione, “Delitto a Kolonaki” non è solo un capolavoro del noir greco, ma anche un affresco affascinante di un’epoca e di una società ormai tramontate. La sua capacità di mescolare mistero, psicologia e critica sociale lo rende un’opera imprescindibile per gli amanti del genere e per chiunque voglia esplorare le intricanti vicende di una Atene perduta nel tempo.
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Ghiannis Marìs
Con lo pseudonimo di Ghiannis Marìs, il giornalista greco Ghiannis Tsirimokos (1916-1979) è stato l’autore di oltre 40 romanzi brevi, che all’epoca non ottennero il successo che avrebbero meritato: scritti nel momento sbagliato e nel posto sbagliato (in Grecia i polizieschi erano considerati romanzetti pulp, un genere di serie B), sono diventati negli anni dei classici del giallo. Paragonabile a Simenon per la straordinaria abilità con cui immerge il lettore nell’“atmosfera” sia dell’alta società ateniese del secondo dopoguerra sia, nello stesso tempo, del “sottobosco” criminale di informatori, avventurieri e borsaneristi, Marìs è stato a buon diritto definito da Petros Màrkaris il “patriarca” del romanzo giallo in Grecia, e secondo alcuni è stato il suo maestro. Il commissario Bekas (che per modi di fare ricorda molto Maigret) è stato protagonista di un’omonima serie televisiva di successo in Grecia.