Recensione di Antonia Del Sambro
Autore: Joy Ellis
Traduttore: Micol Cerato
Editore: Newton Compton
Genere: Giallo
Pagine: 317
Anno di pubblicazione: 2018
SINOSSI. In una città devastata dalla violenza e dal terrore i detective Nikki Galena e Joseph Easter cercano di sgominare una banda di criminali che commettono da tempo efferati reati. E nonostante i due colleghi siano molto differenti l’una dall’altro e non sempre sembrano viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda, la loro caparbietà, il loro senso del dovere e le loro indiscusse qualità investigative li porteranno a scoprire e fermare l’oscuro volto dell’orrore. In un finale dal crescendo mozzafiato che incollerà i lettori fino all’ultima pagina.
Recensione. Partiamo dal fatto che Joy Ellis è una scrittrice da milioni di copie vendute nel mondo e che con i suoi precedenti lavori ha insegnato a una intera generazione cosa è il thriller moderno, poi proseguiamo con il dire che donne detective coraggiose e introverse come il personaggio di Nikki Galena, da lei creato per la prima volta in questo romanzo, non sono facili da trovare, a parte le solite anatomopatologhe scontate, infine affermiamo, senza timore, che la bellezza di un romanzo si basa essenzialmente sull’inizio e la fine e che se questi due elementi sono scritti, pensati e realizzati intelligentemente, allora il lavoro letterario può considerarsi un best seller.
Dieci piccoli indizi ha tutto questo, oltre a ricordare sfacciatamente nel titolo il celebre lavoro di Agatha Christie. In questo thriller moderno però a farla da padrone sono soprattutto i personaggi che rendono con le loro storie personali il vero senso della trama e regalano ai lettori un libro robusto, una suspense effettiva, un desiderio di macerare pagine che raramente si incontra nella letteratura del genere degli ultimi anni.
Sarà perché la Ellis è ancora “giovane” come autrice e non ha una bibliografia chilometrica a differenza di altre sue colleghe, ma tutto questo la rende meravigliosamente non stanca e non ripetitiva nella sua scrittura. A tutto vantaggio dei lettori.
Dieci piccoli indizi racconta, alla fine, la violenza barbara e brutale del nostro mondo attuale, delle nostre città, dei pericoli che tutti noi corriamo se un gruppo o un elemento solitario iniziano a minacciare la società.
Nikki Galena, la brava e solitaria detective allora si vede costretta a lavorare fianco a fianco con Joseph Easter, affascinante, dannato e con una reputazione che non lascia spazio alle interpretazioni. La donna, in realtà, è sconvolta e preoccupata da vicende familiari gravi ed efferate ma nonostante tutto unisce le forze al suo collega per dare la caccia e fermare una banda di assassini violenti che commettono crimini indossando una maschera e terrorizzando da tempo la città.
L’indagine è difficile, oscura, a tratti più che pericolosa, ma è il filo conduttore dell’intero thriller, regalando a chi legge pagine di estrema tensione e di grande bravura narrativa.
Quello che i detective Galena ed Easter scopriranno è del tutto agghiacciante e porta a un finale costruito in maniera esemplare e quasi accademico.
Joy Ellis è intelligente e ispirata fino allo spasimo e questo rende Dieci piccoli indizi un libro da leggere con lo stesso interesse dalla prima all’ultima pagina. Uno di quei romanzi che dispiace finire perché a quel punto si è diventati virtualmente amici dei personaggi e lasciarli all’ultima pagina crea dipendenza.
Joy Ellis
É nata nel Kent, ma ha trascorso la maggior parte della sua vita a Londra. Adesso si dedica alla scrittura e vive nel Lincolnshire con la sua compagna Jacqueline, una ex poliziotta decorata che ha ispirato la protagonista dei suoi romanzi. Dieci piccoli indizi è il primo romanzo di una serie che ruota intorno alle indagini di Nikki Galena.
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