Recensione di
Sabrina De Bastiani, Fiorella Carta e Sara Ferri
Autore: Raffaele Malavasi
Editore: Newton Compton Editori
Genere: thriller
Pagine: 432
Data uscita: 2019
Sinossi. Mentre l’attenzione di Genova è concentrata sulla visita di papa Francesco, la Squadra Omicidi dell’ispettore Gabriele Manzi è in fermento a causa di un delitto brutale avvenuto in città: una donna è stata sequestrata nel suo appartamento e uccisa barbaramente. Era una vedova cinquantenne che lavorava da casa come sarta. Ma c’è un dettaglio inquietante sulla scena del crimine, un’incomprensibile scritta di sangue lasciata sugli indumenti della vittima. Mentre la polizia indaga e la giornalista Orietta Costa comincia a muoversi alla ricerca di informazioni, Goffredo Spada, l’ex poliziotto noto in tutta la città per aver risolto il caso dei “delitti danteschi”, viene convocato all’abbazia di Santo Stefano: il parroco, che si occupa anche di esorcismi e di sette parareligiose, ha ricevuto minacce anonime che gli fanno temere per la propria vita. Che cosa si nasconde dietro la nuova ondata di violenza che ha colpito Genova? L’indagine di Manzi, Spada e Costa si prospetta ben più complessa di quanto avrebbero potuto immaginare…
Recensione
Ho sempre trovato molto interessanti i libri che trattano di argomenti religiosi, perché sondano quella parte dell’animo umano dove alberga la lotta fra il bene e il male: attirati da quest’ultimo come soggetti in grado di estirparlo o come colpevoli, capaci di manifestarlo nei modi più crudi.
La religione, di fatto, è una tematica ostica e delicata da trattare, particolarmente in un thriller, anche se, negli ultimi anni, televisioni e media hanno spesso sollevato il velo su aspetti più o meno torbidi al suo interno, si rischia comunque di cadere in fallo parlando in maniera errata o superficiale della Chiesa e di ciò che le ruota intorno.
Non è questo il caso, infatti Raffaele Malavasi che, dopo il successo del precedente “Tre cadaveri” torna a dare respiro ai suoi personaggi – l’Ispettore capo Gabriele Manzi, l’ex poliziotto Goffredo Spada e la giornalista Orietta Costa – è stato qui particolarmente bravo a miscelare la parte religiosa, nei toni e nel colore realistico dati alla visita di Papa Francesco alla città di Genova, con l’efferatezza di un omicidio che viene perpetrato proprio lo stesso giorno della visita papale.
Questo fa sì che il romanzo si presenti accattivante fin dal prologo, già di per sé uno stuzzichino invitante che mette la pulce nell’orecchio al lettore, invitandolo a capire, ad investigare, grazie anche alla scrittura sicura e fluida ed al ritmo serrato della storia resa nelle pagine, nelle quali le indagini si susseguono tenendo illettore avvinto agli accadimenti ed agli sviluppi e accompagnandolo verso un finale ricco di colpi di scena che lo coglierà del tutto impreparato.
Per tutte queste caratteristiche “Due omicidi diabolici” risulta un thriller coinvolgente e trascinante dal quale sarà impresa ardua staccarsi prima di arrivare alla parola fine.
(…) l’interrogativo era mal posto. Si era chiesto “per cosa”, ma la domanda corretta suonava in modo diverso. (…) Faceva: “Per chi?”
Raffaele Malavasi
È nato a Genova ed esercita la libera professione. Da sempre accanito lettore, ha una passione per i gialli. Ha deciso di dedicarsi alla scrittura autopubblicando il suo romanzo d’esordio. La Newton Compton ha già pubblicato Tre cadaveri, che ha ottenuto l’apprezzamento di pubblico e critica.
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