LA FINE DEL GIOCO
Autore: David Baldacci
Traduttore: Andrea Ippolito
Editore: Andrea Ippolito
Genere: Time Crime
Pagine: 416
Anno edizione: 2025

Sinossi. Will Robie e Jessica Reel sono due degli agenti più letali al mondo. Il governo si affida a loro quando è necessaria la massima segretezza per eliminare chi trama violenza e distruzione di massa contro gli Stati Uniti. E in ogni missione, un uomo li ha sempre sostenuti: il loro supervisore, nome in codice, Uomo in Blu. Ma non questa volta. Avvistato per l’ultima volta nelle campagne del Colorado, si era preso una rara vacanza per andare a pescare nella sua città natale, quando è sparito dalla circolazione. Inviati a indagare, Robie e Reel arrivano a Grand, una cittadina dall’economia locale stagnante e dalle forze dell’ordine talmente sottorganico da aver reso questa piccola comunità una calamita per la criminalità organizzata e un numero crescente di gruppi militanti marginali. Ma a Grand è in agguato una minaccia ancora più insidiosa e terrificante, che potrebbe scuotere il cuore dell’America. E quando si troveranno ad affrontare un avversario con una potenza di fuoco superiore e il vantaggio di giocare in casa, Robie e Reel saranno già fortunati se riusciranno a uscirne vivi, con o senza l’Uomo in Blu…
Recensione
di
Paola Iannelli
La vita di un agente segreto, ha da sempre colorato l’universo legato all’intricata, quanto paradossale, animosità che suggerisce l’atmosfera sospesa dei protagonisti dei thriller americani.
Nei primi capitoli di questo romanzo, si è catapultati nella fantomatica missione, cui Will Robie e Jessica Reel, sono impiegati, per rintracciare l’Uomo in blu, loro responsabile e supervisore.
La freddezza con la quale i due agenti agiscono sembra quasi irreale, l’ombra di qualsiasi sentimento raccoglie le briciole di persone che hanno scelto di uccidere, non importa lo scopo, l’essenziale è superare le dune desertiche in cui hanno depositato il cuore.
L’atmosfera stagnante del Colorado rimanda alle aspre montuosità, dove il sole cocente le tinge di un rosso fuoco, un velo intriso di sangue custode della soffocante aridità delle sue terre.
Azioni di guerra mirabolanti, inseguimenti, rapimenti sono parte fondante della struttura del racconto, cui sfumature disegnano paradigmi a noi sconosciuti, eppur affascinanti proprio per questo motivo.
Il veloce cambio di scena, dialoghi stringati, la prospettiva narrativa così ci conduce in labirinto oscuro, dove sagome umane contaminano le scene con l’amletica contraddizione che lambisce il modo di agire e di pensare in coloro che praticano un mestiere tanto delicato.
Fughe rocambolesche, morti violente, la paura rende Robie e Jess, protagonisti assoluti, carnefici e vittime in lotta perenne ei confronti del nemico, soggetti collaterali di un sistema di difesa nazionale che li spinge ogni oltre limite.
La giostra dei poteri forti anima il meccanismo che nutre la folle corsa contro la distruzione di massa, l’ultima pia illusione dove gli uomini credono di arginare la libertà altrui, senza calcolare la critica condizione in cui sono indotti a sopravvivere.
La profonda conoscenza delle angolazioni di tiro, la potenza distruttrice dei proiettili, l’agilità fisica sono un merito che bisogna riconoscere all’autore, che così modella le linee guida di un thriller tipicamente hard.
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David Baldacci
(Richmond 1960) ha lavorato dieci anni come avvocato in un grande studio legale di Washington prima di dedicarsi alla scrittura. Con Il potere assoluto (1996), da cui è stato tratto il film diretto e interpretato da Clint Eastwood, ha raggiunto la fama internazionale. Tra gli altri suoi titoli ricordiamo: Il controllo totale (1997), Il biglietto vincente (1998), La semplice verità (1999), Sotto pressione (2000), Mai lontano da qui (2000), L’ultimo eroe (2002), A casa per Natale (2003), Il candidato (2004), Il gioco di Zodiac (2005), Camel Club (2006), I collezionisti (2007), Puro genio (2008), Cani da guardia (2009), False accuse (2011), Sotto tiro (2013), La sfida (2014).
A cura di Paola Iannelli