Eredità nera




per Sartori e Rovera

Sabrina De Bastiani & Daniele Cambiaso


DETTAGLI:

Editore: Frilli Editore

Serie: Sartori & Rovera #1

Genere: Noir

Pagine: 400

Anno edizione: 2024

Sinossi. Genova, giugno 2015. Bruno Sartori è un insegnante quarantenne introverso e solitario, la cui vita è stata segnata irrimediabilmente dall’incidente stradale che l’ha reso orfano quando era giovanissimo. Vive a Genova in compagnia dell’anziano e burbero zio Cesare, che una mattina scompare senza lasciare traccia di sé. Bruno non immagina che andando alla sua ricerca scoperchierà un passato oscuro di cui non aveva mai minimamente avuto sentore. Mentre l’indagine dei carabinieri fatica a individuare una pista, Bruno riceve strane telefonate e viene pedinato. Ad aiutarlo finalmente a riannodare i fili della misteriosa vita parallela dello zio è Andrea Rovera, sottufficiale dei carabinieri poco incline a seguire i regolamenti e le etichette. Scavare nel passato della famiglia Sartori per Bruno e Andrea significa muoversi tra Genova e Torino confrontandosi con alcune delle pagine più controverse della storia italiana del Novecento, svelare segreti che qualcuno vorrebbe restassero celati per sempre e per i quali è disposto a uccidere. Significa, però, anche imprimere una svolta alla propria esistenza e, forse, per la prima volta aprirsi a un sentimento mai vissuto prima. Nonostante un passato intriso di sangue. Nonostante un’eredità nera come la morte.

“C’è sempre un’immagine che si collega all’inizio di una vicenda, come se un intero percorso di vita potesse cristallizzarsi intorno a un singolo elemento visivo, che racchiude in sé tutto, l’alfa e l’omega.

Per me, la mia storia, è un tricolore strappato, con un buco al centro.”

 Recensione di Loredana Cescutti


“… è opportuno che tu conosca la verità… Questa letale, affascinate donna velata… La mia verità… La Verità assoluta sappiamo quanto sia ardua da apprendere, ammesso che esista…”

Sono entrata in “Eredità nera” in modo inconsapevole, senza tanto pensarci, andando in fiducia di due penne e quattro mani che già conoscevo da un po’ e che mi avevano piacevolmente colpita.

Quello che ancora, prima di iniziare, non sapevo, è che sarei stata colpita sì, di nuovo, ma anche affondata dal ritmo e travolta dai fatti.

A gamba tesa mi sono infilata in una porta alla cieca, senza indicazioni, senza cartelli, senza luce.

Completamente al buio.

Sì, perché, se nella serie con Pietro e Mistral c’era quell’atmosfera da gatto col topo o prova a prendermi, con tempi variabili a passo di danza, talvolta singolo e talvolta incrociato, in questo nuovo romanzo la fibrillazione è un tutt’uno con la storia e si intreccia, in prima persona con il racconto e con il respiro di Bruno, da prima e poi con quello di Andrea, che tanto finisce per affascinare il lettore con quel dire e, per poi, non dire.

E con i suoi silenzi.

“… sta visitando i suoi fantasmi, ne sono certo. E non sa come maneggiare i miei…”

Lui, chiuso rispetto agli altri, lei, chiusa rispetto a sé stessa.

Una coppia sicuramente interessante, con cicatrici di qualche tipo, sia riconosciute che tenute ben nascoste e che, nonostante tutto, fa sì che questi due riescano in qualche modo a capirsi e, un po’ alla volta, anche a fidarsi.

Fiducia, una parola estremamente complicata in questo frangente, dove af/fidarsi potrebbe voler dire essere morti.

Veramente.

Definitivamente.

“Questa è la vita, questa è la morte, e quando giochi con quella degli altri devi sapere che stai giocando anche con la tua.”

Una sorpresa inaspettata, quella di Bruno, che da uomo dalla vita chiusa e monotona, per scelta e per paura, si ritroverà coinvolto suo malgrado in qualcosa di ben più grande di lui e, non avrà nemmeno la possibilità di scegliere se continuare o smettere.

Certe cose, quando si muovono non è possibile fermarle più.

… lui è la persona che conosci, ma è anche altro. E non puoi accettare l’una senza accettare ciò che stai scoprendo di lui ora. Hai bisogno di entrambe queste dimensioni per trovare le risposte che cerchi.”

Uno zio, apparentemente, mai veramente conosciuto ma solo sfiorato, come un guscio che al suo interno cela un mondo sommerso da cui, tornare, non è possibile.

“Devi averla sempre vinta tu, Rovera? Sennò cosa succede?… Succede che si continua a giocare…”

Ma poi, per fortuna uno squarcio e magari l’aiuto inaspettato, a voler rischiare il tutto per tutto che poi, tanto, quando hai perso tutto, non è più nemmeno un rischio.

“Troppi fili penzolanti e non so come annodarli, anche se riconosco che fanno parte della stessa trama.”

Una trama ricchissima, un timing impressionante e due penne che fanno scivolare l’inchiostro sul foglio come fosse un fiume, “noirissimo” e in piena, che travolge passato e presente, con l’unico obiettivo di non lasciare scampo.

L’ironia di questo duo collaudato qui è minima e prevalentemente noir ma non manca totalmente, donando quel di più che rende la lettura piacevolmente calda.

La Storia che ammanta l’intero romanzo sa di oscuro, di drammaticità, di misteri mai risolti, almeno non del tutto e di segreti che potrebbe andare a stravolgere l’esistenza di molti.

Torino e Genova, per noi, si trasformano in una macchina del tempo, in cui spaziare fra passato e presente, a tal punto da arrivare a riconoscere quei luoghi come fossero parte della nostra città d’origine.

La scrittura funziona, appare compatta e indistinguibile anche se, in alcuni momenti, lascia intuire chi è chi, nelle righe e dietro le righe in modo piacevole, come un magico segreto che si mostra in veli, però, solo a chi avrà il piacere di scoprirlo.

“Mi sento contaminato, abbruttito e devo tornare in me.”

Una storia che rischia di farti perdere la tua identità, che andrà a minare le tue convinzioni, che ti porterà a stravolgere il tuo modo di percepire le cose e che, ti indurrà a guardare con altri occhi le persone che ti stanno a fianco.

Se amate l’adrenalina, le storie nere e la Storia, non potete lasciarlo in libreria ad aspettare.

Buona lettura!

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Daniele Cambiaso

Sabrina De Bastiani


Daniele Cambiaso, nato a Lavagna (GE) il 14 giugno 1969, insegnante, è autore di racconti e romanzi, scritti anche a quattro mani. Tra questi ricordiamo, in particolare, i romanzi Ombre sul Rex (Fratelli Frilli Editori, 2008) e Off Limits (21 Editore, 2015); L’ombra del destino (Rusconi, 2010) scritto con Ettore Maggi; La logica del burattinaio (Edizioni della Goccia, 2016), Nora, una donna (Edizioni Eclissi, 2017) e il romanzo per ragazzi Lara e il diario nascosto (Fratelli Frilli Editori, 2018) scritti con Rino Casazza; Apparizioni pericolose (Golem, 2021) scritti con Rino Casazza. Ha curato con Angelo Marenzana l’antologia Enigmi in camicia nera (La Torre dei Venti, 2021).

Sabrina De Bastiani, nata a Genova il 29 Febbraio 1972, laureata in Lingue e letterature straniere, redattrice di Thrillernord, per cui cura recensioni e interviste, è autrice di racconti pubblicati sulle riviste Confidenze e B- Magazine (Bookabit) e su antologie, tra cui Genovesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019), Sei un mito 4.0 (Erga Edizioni, 2019).

Insieme hanno pubblicato racconti sulle antologie Racconti liguri (Historica Edizioni, 2018), 44 gatti in noir (Fratelli Frilli Editori, 2018), Tutti i sapori del noir (Fratelli Frilli Editori, 2019), Natale a Genova (Neos Edizioni, 2019) e sono stati finalisti nell’edizione 2019 del contest Ore contate. Hanno curato le antologie Genovesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019), Natale a Genova. Racconti al profumo di pandolce (Neos Edizioni, 2019), Natale a Genova. Tra musei e emozioni (Neos Edizioni, 2020), Natale a Genova. Luci sul mare (Neos Edizioni, 2021). Il romanzo A distanza ravvicinata (Fratelli Frilli Editori, 2020) ha aperto il ciclo della serie con protagonisti Mistral e Pietro, seguito da Genova scelte di sangue (Fratelli Frilli Editore, 2022).