Fai ciao




Recensione di Giuseppe Tursi


Autore: Flavio Ignelzi

Editore: Alessandro Polidoro Editore

Genere: narrativa

Pagine: 196

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. È ora di cena e la mamma di Samuel sta friggendo le cotolette. Lui, in silenzio alle sue spalle, ha un coltello in mano e le punta il centro della schiena. Resta lì qualche secondo e desiste. Nella sua scuola di periferia Samuel non riesce a tenere stretta nessuna amicizia e con la madre, giovane vedova ancora avvenente, ha un rapporto conflittuale. Chiuso in sé stesso, il ragazzo passa le giornate ad ascoltare musica rock in cuffia e a sgattaiolare fuori casa per raggiungere una villa abbandonata al di là del bosco. L’unica persona con cui riesce a confidarsi è Arabella, la misteriosa ragazza incontrata durante una delle sue fughe, che asseconda i suoi stati d’animo e lo chiama spesso. Solo con lei Samuel riesce ad aprirsi e raccontare le sue insicurezze. “Fai ciao” è un romanzo che procede all’indietro, un pezzetto per volta, incastrando i singoli tasselli di una vicenda limacciosa come l’acqua di una piscina abbandonata e letale quanto quello che nasconde.

Recensione

Samuel stringe l’impugnatura del coltello e si avvicina alla donna. Le fissa la schiena in un punto preciso equidistante tra le scapole.

Felicità

È una canzone pazza che cantare mi va

Alza la mano che impugna il coltello, la distanza è giusta, l’arco rotatorio infilzerebbe la punta della lama esattamente al centro della schiena. Il ragazzo pensa che sarebbe questione di un attimo: basterebbe lasciarsi guidare dalla forza di gravità.”

Nelle pagine iniziali Samuel punta il coltello alle spalle di sua madre mentre lei è intenta a preparare la cena di quella sera. Siamo già quasi all’apice della storia, non sappiamo nulla del protagonista, le motivazioni che lo portano a compiere un gesto così estremo.

Il romanzo, da qui, prende una piega imprevista. Flavio Ignelzi scena dopo scena, come il rewind di un videoregistratore, ci ripropone la vita di Samuel prima di quell’episodio. Così i tasselli del romanzo vengono ricostruiti.

Scopriamo che Samuel è un ragazzo introverso, a scuola ha molti nemici e nessun amico. Ascolta sempre musica rock e appena può fugge da casa per rimanere tranquillo in una villa abbandonata. Samuel, in una delle sue scorribande, conosce Arabella una ragazza misteriosa con la quale riesce a costruire un rapporto di fiducia.

Poi, mentre il nastro del romanzo si riavvolge, scopriamo i problemi che affliggono la famiglia del protagonista. I tradimenti della madre a cui il ragazzo assiste, e l’amore incondizionato del padre di Samuel verso suo figlio.

Il romanzo di Ignelzi mi ha davvero sorpreso. La struttura narrativa particolare ne ha favorito la suspence, e la prosa diretta, senza fronzoli, pulita riesce a tenere sempre alto il livello di attenzione nel lettore. Ignelzi è bravo a rappresentare i timori e le ossessioni degli adolescenti. Lo scrittore ha uno sguardo lucido sul rapporto tra genitori e figli. Oggi più che mai l’incomunicabilità tra le due parti sembra un divario insormontabile, e accade che gli screzi dei grandi si ripercuotano sui figli, con cause spesso dannose.

Per concludere, il libro di Ignelzi è stato una vera rivelazione: la struttura, i personaggi, la prosa sono stati composti con grande maestria, non tralasciando nulla al caso.

Dimenticavo, per rendere la storia ancora più piccante, nel romanzo c’è anche un animale feroce pronto a sbranare qualsiasi cosa gli si pari davanti, anche solo per questo, Fai ciao è una lettura assolutamente da gustare.

A cura di Giuseppe Tursi

instagram.com/giuseppetursi.libri

Flavio Ignelzi


Flavio Ignelzi è un attore e uno scrittore, conosciuto per aver scritturato Il mestiere più antico del mondo (miniserie del 2013) e Un pazzo indietro (film del 2009); autore di numerosi racconti, tra cui Loro sono Caino (Augh! Edizioni, 2018), Sui disturbi della quieta pubblica (Boopen Edizioni, 2008) e I punti in cui scavare (2019).

 

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