Lucy Foley
Traduttore: Maxidia srl
Editore: Time Crime
Genere: thriller
Pagine: 360
Anno edizione: 2025

Sinossi. Il Maniero è una tenuta extralusso immersa in un’antica foresta del Dorset riguardo alla quale sopravvive un’antica leggenda: pare sia abitata dagli Uccelli, creature vendicatrici della tradizione pagana chiamate a rimediare ai torti causati da chi elude la giustizia. È stata progettata per offrire una fuga pacifica a ospiti privilegiati e la sua proprietaria, Francesca Meadows, ha deciso di organizzare una memorabile festa del solstizio d’estate con l’aiuto di suo marito, più giovane, l’aspirante architetto Owen. Tutto procede come previsto, anche se Francesca si sente minacciata da Bella, un’ospite misteriosa che è decisa ad affrontare i segreti del suo passato. Ma all’improvviso un evento straordinario sconvolge i loro piani: un incendio devastante travolge il Maniero, gli ospiti sono terrorizzati e viene rinvenuto un corpo senza vita. Il giorno successivo al solstizio, indagando sulla tragedia accaduta al Maniero, l’ispettore Walker comincia a porsi una serie di domande: cos’è successo durante il solstizio? Chi è morto? Chi è il responsabile? Come si è sviluppato l’incendio? I lettori hanno il compito di raccogliere i pezzi del puzzle per risolvere il mistero; ma nulla è come sembra e l’astuta narrazione di Lucy Foley vi terrà con il fiato sospeso.
Recensione
di
Giusy Ranzini
Lucy Foley è ormai una maestra del thriller psicologico, capace di costruire trame avvincenti e dense di mistero. Dopo il successo de La guest list e La casa in fondo al viale, la scrittrice britannica torna con Festa di mezzanotte, un romanzo che mescola tensione, segreti e un tocco di sovrannaturale in una storia che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina.
La vicenda si svolge nel Maniero, una tenuta lussuosa immersa in un’antica foresta del Dorset. È un luogo che incanta e inquieta allo stesso tempo, con un passato misterioso e una leggenda che aleggia nell’aria: si dice che sia abitato dagli Uccelli, creature vendicatrici della tradizione pagana, spiriti che colpiscono coloro che sfuggono alla giustizia terrena.
La padrona di casa, Francesca Meadows, ha deciso di organizzare una sontuosa festa del solstizio d’estate per celebrare il successo del Maniero come rifugio esclusivo per ospiti privilegiati. Ad aiutarla c’è il marito Owen, più giovane di lei e con l’ambizione di lasciare il segno come architetto. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando la festa prende una piega inaspettata con l’arrivo di Bella, una misteriosa invitata legata al passato di Francesca.
La tensione cresce pagina dopo pagina, alimentata da piccole inquietudini, sguardi furtivi e parole non dette. Ma è quando la notte del solstizio si conclude in tragedia – con un incendio devastante e il ritrovamento di un cadavere – che la storia prende una svolta irreversibile.
Lucy Foley è nota per la sua abilità nel costruire trame a incastro, e Festa di mezzanotte non fa eccezione. La narrazione si sviluppa attraverso diversi punti di vista e salti temporali, alternando i momenti prima della tragedia con quelli successivi, in cui l’ispettore Walker cerca di ricostruire i fatti.
Il lettore si trova così immerso in un vero e proprio puzzle narrativo, in cui ogni pezzo svelato porta a nuove domande.
Chi è morto nel Maniero?
Si è trattato di un incidente o di un omicidio?
E soprattutto, chi è il responsabile?
L’autrice gioca con la percezione del lettore, disseminando indizi e false piste, facendo sì che ogni personaggio appaia sospetto a suo modo. La tensione cresce in modo graduale ma inesorabile, fino a un finale che sorprende e lascia il segno.
Uno dei punti di forza del romanzo è la caratterizzazione dei personaggi. Nessuno è esattamente ciò che sembra, e tutti nascondono segreti che potrebbero essere legati alla tragedia.
Uno stile narrativo incalzante, fatto di capitoli brevi e di frasi incisive che aumentano il senso di suspense. La scelta di alternare le voci dei personaggi e di frammentare la linea temporale permette di tenere alta l’attenzione e di mantenere il lettore sempre un passo indietro rispetto alla verità.
Il romanzo gioca abilmente con la psicologia dei personaggi e con le percezioni del lettore, rendendo difficile distinguere tra verità e menzogna, tra coincidenze e intenzioni deliberate.
Festa di mezzanotte è un thriller raffinato, capace di combinare il classico giallo da camera con atmosfere gotiche e suggestioni pagane. È un romanzo che avvince, sorprende e tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Consigliato agli amanti dei misteri ben costruiti, a chi ha apprezzato La guest list e Assassinio sull’Orient Express, e a chi ama i thriller con un tocco di inquietudine e ambiguità.
Lucy Foley si conferma ancora una volta una voce interessante del thriller contemporaneo, regalandoci una storia che rimane nella mente del lettore, anche dopo aver chiuso il libro.
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Lucy Foley
ha studiato Letteratura inglese alla Durham University e alla UCL di Londra, e ha lavorato per diversi anni come redattrice di narrativa, prima di iniziare a scrivere a tempo pieno. Il suo thriller d’esordio, Morte nelle Highlands (Giunti, 2019), è entrato immediatamente nelle classifiche dei libri più venduti del Sunday Times e dell’Irish Times. È anche autrice di tre romanzi storici, tradotti in sedici lingue. I suoi articoli sono stati pubblicati su ES Magazine, Sunday Times Style, Grazia e altri. Timecrime ha pubblicato La lista degli ospiti – che ha scalato le classifiche del New York Times, del Sunday Times e ha venduto oltre 1,5 milioni di copie nel mondo – e L’appartamento a Parigi, un altro successo. Festa di mezzanotte è il suo terzo romanzo a entrare in questa collana.