Filastrocca in nero




FILASTROCCA

IN NERO

Lidia Del Gaudio 


DETTAGLI:

Editore: Libraccio Editore

Genere: Noir, Giallo psicologico 

Pagine: 220

Anno edizione: 2024

Sinossi. Per superare il senso di solitudine dovuto alla morte improvvisa del marito, Chiara si trasferisce in un’isola del sud Italia. Non immagina che nel villino preso in affitto diventerà protagonista di allucinazioni riconducibili a fatti tragici, in virtù delle facoltà sensitive che aveva da bambina, ma che credeva scomparse con l’arrivo dell’età fertile. Durante il soggiorno Chiara incontra il giornalista Luigi Manca, ex cronista di nera, che fa ricerche sul sequestro, avvenuto circa cinquant’anni prima, di Lucille Romeo, bambina problematica appartenente a una famiglia facoltosa, stabilitasi sull’isola dopo la sua nascita, e mai più ritrovata. La frequentazione tra i due si trasformerà ben presto in amicizia e quindi nella complicità investigativa su un passato doloroso, le visioni di Chiara sempre più intrecciati con la realtà di un’indagine dove sembra persistere il mistero di una forza oscura, legata ai versi di una famosa filastrocca.

 Recensione di Salvatore Argiolas


Chiara Fiorucci è una cinquantenne in crisi dopo la morte del marito che decide di elaborare il lutto andando dove non ci potessero ricordi della vita coniugale, scegliendo un isola mai nominata ma che ha dei forti richiami con Ischia.

La donna ha un segreto che custodisce dall’infanzia e che non ha mai svelato a nessuno in quanto ha una sensibilità particolare per le situazioni di forte impatto emotivo che la coinvolgono totalmente.

Il suo stato di sensitiva si riattiva quando affitta una casa e percepisce vibrazioni strane provenienti dal villino vicino che una volta era unito al suo edificio.

Dopo aver conosciuto Gigi Manca, un giornalista sull’isola per curarsi e per indagare su uno strano rapimento avvenuto circa sessant’anni prima, Chiara comincia ad entrare in sintonia e interagire con fatti accaduti diversi anni prima che la coinvolgono in un indagine su tanti segreti di quel periodo lontano ma anche sul suo vissuto, in una continua contaminazione tra passato e presente.

“Filastrocca in nero”, vincitore del premio NeRoma nel 2023 per gli inediti, è un romanzo psicologico con tinte noir ed è strutturato su diversi piani temporali che si integrano e si sviluppano progressivamente per creare una narrazione di grande impatto dove l’indagine è essenzialmente svolta dalla protagonista che deve far combaciare le prove fisiche che lentamente emergono e le forti sensazioni che i luoghi e le situazioni le trasmettono.

“Un sogno, dunque, che credevo un sogno, ma che invece non lo era, si è collegato, senza neppure chiedere permesso, a uno degli eventi luttuosi accaduti nel concreto”

La vita è piena di accadimenti fortuiti, più o meno tragici. Esistono disgrazie persino più tremende di una caduta casuale, orrori per i quali non c’è rimedio, atrocità che nemmeno riusciamo a immaginare. Come possono tuttavia essere successi tanti fatti orribili in così poco tempo e per puro caso?

Sospesa in uno strano stato, tra realtà, sogno, suggestioni che arrivano dal passato, Chiara arriva a capire cosa sia successo tanto tempo prima, attraverso la lettura della famosa filastrocca di Angiolo Silvio Novaro “Filastrocca dei dodici mesi” che comincia con il verso “Gennaio mette ai monti la parrucca”, ritrovata illustrata nella casa della bambina rapita, con chiari richiami ad altre misteriose morti avvenute nell’arco di un anno.

La filastrocca è uno dei più potenti topos del genere giallo, usato tantissimo anche da Agatha Christie che si è basata spesso, anche nei titoli, su questo substrato ancestrale che richiama le “Nursery Rhyme” del primo periodo di vita. Alla base c’è sicuramente un rumore di fondo psicologico che rimane dal tempo dell’infanzia e che permette di avere un background condiviso con il lettore, che viene attirato in un viaggio all’indietro nel tempo. La Nursery Rhyme poi contribuisce a creare un sottotesto irrazionale che stupisce e confonde, ambiente ideale per un giallista che mescola le carte per non far capire il filo principale del plot.

Secondo il grande giallista e critico letterario Thomas Narcejac c’è una

misteriosa corrispondenza tra l’incantesimo di una filastrocca infantile e una storia che da quello sembra inspiegabilmente guidata. Come Alice incontra Humpty-Dumpty, così un appassionato di romanzi polizieschi si scontra con il nonsense di situazioni inestricabili: per esempio, in Ellery Queen, l’enigma dell’uomo vestito alla rovescia (In “Il delitto alla rovescia” “The Chinese Orange Mistery”) e trovato morto in una stanza dove tutto è alla rovescia. In entrambi i casi abbiamo a che fare con l’assurdo.”

Con grande abilità Lidia Del Gaudio lascia fluire la trama, seminando piccoli indizi tra le pagine che diverranno un disegno completo solo alla fine lasciando al lettore il compito di unire le varie tessere di un mosaico sorprendente, che ricorda certi sceneggiati televisivi ricchi di mistero con un’atmosfera parapsicologica di grande impatto.

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Lidia Del Gaudio


napoletana, laureata in Lettere e filosofia, ha lavorato nell’àmbito della direzione risorse umane per una grande azienda di servizi. Ama musica e libri, in particolare il genere noir e il mistery/horror, i film di Hitchcock, i romanzi di King. Ha pubblicato Il delitto di via Crispi n. 21 – suo romanzo d’esordio nella collana Nero Italiano e vincitore del premio Garfagnana in Giallo/Barga Noir nel 2019 e del premio Letterario Toscana nel 2020. Il delitto di vico San Domenico Maggiore è il secondo romanzo pubblicato nella presente collana sempre con protagonista il commissario Alberto Sorrentino. Nel 2023 si aggiudica il “Premio NeRoma” per la sezione “inediti” con il romanzo “Filastrocca in nero”.