Recensione di Antonia Del Sambro
Autore: Åsa Larsson
Editore: Marsilio Editore
Traduttore: K. De Marchi
Pagine: 310
Genere: Giallo
Anno di pubblicazione: 2010
Sinossi.Dopo il ritrovamento del cadavere di una giovane donna scomparsa con il suo fidanzato in una escursione nel lago Vittangijàrv, il procuratore di Kiruna, cittadina a nord della Svezia, e l’ispettrice Anna Maria Mello iniziano a sospettare che non si tratti affatto di una disgrazia ma di un omicidio a tutti gli effetti. Le serratissime indagini porteranno a una verità nascosta da decenni in una comunità che tende a essere ostile e silenziosa quando ha paura. Una verità a cui le due donne arriveranno sollevando uno spesso velo di intrighi e menzogne.
RECENSIONE. Omissioni, paure, intrighi familiari e una rete di misteri fitta quanta il ghiaccio che si posa sulla fatata terra di Lapponia. Finché sarà passata la tua ira prosegue la saga del procuratore Rebecka Martinsson e della sua aiutante più scaltra e intuitiva, l’ispettrice Anna Maria Mella. Tutto ha inizio con l’escursione sul lago Vittangijärvi, nel profondo nord della Svezia, di due giovani, Wilma e Simon, adolescenti, innamorati e decisi a compiere la loro grande avventura: recuperare dal fondale del lago ghiacciato il relitto di un aereo precipitato molto tempo prima.
I due giovani hanno una attrezzatura adatta e messa insieme da qualche mese con grande scrupolosità e attenzione. Hanno mute protettive, bombole di ossigeno, caschi dotati di lucina e soprattutto sagole di sicurezza.
Niente di tutto questo, però, li salverà dal determinato assassino che li vuole morti nel lago e che creerà sopra di loro una trappola letale dalla quale non potranno mai scappare. Un assassino che sembra conoscere alla perfezione i loro progetti ma anche le loro identità, tanto che non avrà scrupoli a mutilare anche la mano della giovane Wilma quando tenterà di metterla fuori dal ghiaccio per trovare una via di fuga.
Tutti pensano a una disgrazia e le ricerche sui due giovani vanno a rilento fino a che il corpo senza vita di Wilma, orribilmente deformato da tanti mesi in acqua, viene ritrovato; Rebecka capisce da subito, e con l’aiuto del medico legale e dell’ispettrice Mella, che non può essere solo una sventura ad aver ucciso i due ragazzi, ma c’è molto altro; e “quest’altro” fa ancora tanta paura agli abitanti del luogo, che si chiudono in un mutismo sospettoso e ostile.
Finché sarà passata la tua ira è bello e coinvolgente come tutti i romanzi di Åsa Larsson, che sembra avere trovato nelle due figure femminili di Rebecka e Anna Maria la sua ispirazione per la costruzione di lavori letterari convincenti e appassionanti.
Scritto con il solito stile asciutto e immediato dell’autrice, anche questo romanzo della Larsson è accattivante nell’ambientazione e nella descrizione dei paesaggi.
Una Svezia diversa da quella dei dépliant turistici, ma anche da quella glamour e mondana della Läckberg, eppure ugualmente attraente nella sua aura di mistero e neve, dove quasi mai quello che appare deve essere considerato dal lettore o dal visitatore nella sua forma più veritiera.
Åsa Larsson
è cresciuta a Kiruna e vive con la sua famiglia a Mariefred. Avvocato fiscalista, ha pubblicato una fortunata serie di gialli tradotta con successo in 30 paesi.
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