Flavia de Luce
e il delitto nel campo dei cetrioli
di Alan Bradley
Mondadori 2009
Stefania Bertola(Traduttore)
giallo con investigatori amatoriali, pag.425
Sinossi. Flavia de Luce fa un’orrida scoperta. Nell’orto dei cetrioli, proprio sotto la finestra della sua camera da letto, in mezzo agli attrezzi disordinati del bravo Dogger, il giardiniere autista tuttofare, inciampa in piena notte in un corpo semisepolto; esalando l’ultimo respiro, l’uomo sussurra una strana parola: “Vale!”. Poco prima, dietro la porta di una delle infinite stanze di Buckshaw, il castello di famiglia, aveva sentito parole inquietanti pronunciate in una conversazione del padre con uno sconosciuto: “Twining? Il vecchio Tazza? E morto da trent’anni…”. “E lo abbiamo ucciso noi”. E ancora prima sulla soglia della cucina, il padre era quasi svenuto di fronte al freddo corpicino di un uccellino con un francobollo infilzato nel becco. Segnali, premonizioni che stuzzicano la curiosità dell’undicenne Flavia, temeraria detective. Lei, come il segreto modello Sherlock Holmes, sa usare la chimica da esperta per i suoi misteri, che la spingono in moto perpetuo per campagne e stradine di Bishop’s Lacey, di cui i de Luce sono i signori decaduti. Sempre in lotta con le dispettose sorelle maggiori, Daffy e Feely, con loro condivide il vetusto maniero, insieme all’altrettanto annosa servitù, tutt’e tre orfane di una dama avventurosa e rimasta presente nel ricordo e non solo. Chi era Twining? E chi è quel tipo con cui papà ha urlato? Che significa quel francobollo infilzato nel becco ? E come si lega tutto questo all’infausta tragedia, trent’anni prima, nel college?
Recensione di Claudia Cocuzza
Primo capitolo della serie firmata da Alan Bradley, edita in Italia da Mondadori prima e Sellerio a seguire, Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli ci permette di fare la conoscenza di una investigatrice molto particolare.
Flavia è una ragazzina di undici anni. La sua giovane età, però, non è l’unico elemento che la rende speciale rispetto agli altri detective di carta: Flavia è un’appassionata di chimica.
Siamo in Inghilterra, nel 1950.
Ambientazione e periodo storico molto intriganti; la scrittura risulta raffinata, i dialoghi coerenti e soprattutto ne deriva un’indagine di tipo deduttivo che non si avvale di tecnologia inesistente all’epoca ma ci riporta ai grandi classici del genere.
Flavia, orfana di mamma, vive con il papà, il colonnello Lawrence de Luce, e le due sorelle maggiori, Ophelia e Daphne, di 17 e 13 anni, in una grande casa, proprietà della famiglia da generazioni.
Flavia non ha ricordi della mamma; la chiama per nome, Harriet, perché non ne sente la mancanza, avvertendola come un’estranea di cui a casa non si parla molto. Di Harriet sa solo che è scomparsa quando lei aveva un anno e che suo padre l’ha amata tanto, pari merito almeno alla sua collezione di francobolli.
E proprio il padre e un francobollo sono coinvolti nel primo omicidio in cui Flavia ficca il naso.
Un uomo, sbucato dal passato del colonnello, viene ritrovato cadavere nel campo di cetrioli della famiglia de Luce, ma il giorno prima è accaduto qualcosa di strano: aprendo la porta, la governante ha trovato un frullino stecchito nel cui becco è infilzato un francobollo.
È proprio Flavia a fare la macabra scoperta e non ci sta a essere messa da parte, non tanto perché è una bambina quanto perché è una femmina.
“Mi chiedevo, Flavia” disse l’ispettore Hewitt […] “se per caso potresti farci preparare un po’ di tè”.
Doveva aver notato la mia espressione. “Stamattina ci siamo alzati molto presto. Pensi di poterci rimediare qualcosa?”
Ecco qui. Come al momento della nascita, anche in quello della morte. Senza tanti complimenti, l’unica femmina presente è spedita a far bollire l’acqua. Rimediare qualcosa? Per chi mi aveva presa, per una specie di cowboy?
A bordo della sua fidata bicicletta, Gladys, Flavia percorre Bishop’s Lacey in lungo e in largo, raccogliendo prove e carpendo informazioni, sfoggiando sempre un faccino da angelo caduto in Terra.
Solo nell’ala est della casa, quella in cui si trova il fornitissimo laboratorio chimico ricevuto in eredità da uno strampalato zio, Flavia è libera di essere sé stessa: alla riproduzione di esperimenti che trova sui libri, alla sperimentazione e all’estrazione di attivi dalle piante – sua intenzione è compilare un prontuario dei veleni – affianca adesso l’analisi dei ritrovati sottratti agli inquirenti per la risoluzione del caso.
Un testa a testa a prima vista impari, ma il lettore decide immediatamente per chi tifare. E, ci si può scommettere, non rimarrà deluso.
Alan Bradley
Alan Bradley (Toronto, 1938) è uno scrittore canadese. La sua produzione più celebre è la serie di gialli intitolata I Misteri di Flavia De Luce (Flavia De Luce’s Mysteries) composta da sei volumi: Delitto nel campo di cetrioli, La morte non è cosa per ragazzine, Aringhe rosse senza mostarda, Il Natale di Flavia De Luce, A spasso tra le tombe e Un segreto per Flavia De Luce. La serie è ambientata nell’Inghilterra del 1950 in una cittadina fittizia di nome Bishop’s Lacey, e come protagonista ha un’undicenne di nobili origini, Flavia De Luce, amante della chimica, che vive assieme al padre e alle due sorelle nella tenuta di Buckshaw. Tra i riconoscimenti ottenuti figurano l’Arthur Ellis Award for Best First Novel e l’Agatha Award for Best First Novel.