Sinossi. Nella periferia nord di Milano i sogni hanno il profumo dei soldi. Siamo nel pieno degli anni Novanta. Il rumore della tv riempie gli angusti appartamenti dei palazzi, con il rito del sabato sera: l’estrazione del Lotto. La schermata blu con la cornucopia attira a sé milioni di italiani, mentre una voce fuori campo scandisce i numeri estratti sulle dieci ruote. Quando la lettura dei numeri vincenti è conclusa, i biglietti con le puntate perse finiscono nel cestino, insieme agli avanzi della cena e alla speranza di cambiare vita. Mario ha diciannove anni, li ha trascorsi nei palazzi di Cinisello e all’ippodromo di San Siro per le scommesse, e non si aspetta granché dal futuro. Ma ogni cosa è destinata a cambiare quando la sua sorte incrocia quella di una strampalata banda che scopre il modo di truccare le estrazioni della ruota del Lotto di Milano. Un piano eccezionale per la sua disarmante semplicità, concepito e messo in atto da Peppino lo Zoppo e Ciccio nello scantinato di un palazzo popolare, che per ben tre anni frutta migliaia di vincite, distribuite in tante ricevitorie. Con astuzia e ingegno, ricorrendo perfino a intercettazioni e pedinamenti, Mario, da sempre impegnato a fare i conti con le tasche vuote, intercetta i numeri truccati e diventa improvvisamente miliardario. Mette insieme una fortuna…Ma è proprio quando tutto va alla grande che ogni cosa va a rotoli: la truffa sfugge di mano e arriva all’orecchio di criminali veri, feroci e decisi a tutto pur di avere la propria parte.
FORTUNA CRIMINALE
di Fausto Gimondi
Longanesi 2023
Narrativa gialla, pag.444
Recensione di Luisa Ferrero
«Buonasera da Milano e benvenuti alla terza edizione del Telegiornale 3 della Lombardia. Incredibile truffa al gioco del Lotto. Per anni una gang dell’hinterland milanese ha truccato le estrazioni del Lotto sulla ruota di Milano. Questa mattina sono stati effettuati perquisizioni e arresti: coinvolti funzionari dell’Intendenza di Finanza e un vigile urbano di Cinisello Balsamo, nella zona nord di Milano. Le vincite truccate ammonterebbero a decine di miliardi di lire.»
Con Fortuna criminale, il suo libro d’esordio, Fausto Gimondi ci narra una storia vera, questa storia vera. Questi sono i fatti che l’autore colloca al centro del narrato, ma dove finisce la cronaca e dove inizia l’immaginazione? L’abilità dell’autore sta proprio nella capacità di sfumare i confini dell’una e dell’altra.
Il racconto è narrato tutto in prima persona e presenta punti di vista alternati e molti salti temporali.
Il protagonista principale, però, è Mario (nome di fantasia) che, raccontando all’autore la sua vicenda, permette di ricostruire i fatti: in breve, un impiegato delle Finanze di Cinisello, con la complicità di un ex-calciatore, alcuni piccoli imprenditori locali e una rete di ricevitorie compiacenti, inventano un sistema per truccare le estrazioni sulla ruota di Milano.
Sono persone comuni, non delinquenti di professione, né geni del crimine, ma ragazzi e signori che si incontrano al bar e sognano tra un bicchiere e l’altro di riscattare una vita di miserie.
Gimondi ci porta con mestiere nella periferia milanese degli anni Novanta, quella che aveva già dimenticato, e talvolta contribuito ad abbattere, la Milano da bere. Quella che non è ovviamente più quella del bar del Giambellino di “gaberiana” memoria, ma che ne conserva un po’ lo spirito. Qui il bar di riferimento è il bar del Turco, nel rione Crocetta di Cinisello, dove il proprietario fa da cassa di risonanza delle piccole storie del quartiere, ovviamente spesso in dialetto tarantino, perché ai “palazzi” di Cinisello è tutto un incrocio tra pugliese, calabrese e siciliano.
Alla storia vera e propria della truffa, Gimondi affianca numerose riflessioni sociali come quella degli immigrati del sud che lasciano la propria terra e il proprio mare alla ricerca di una vita più dignitosa di operaio in fabbrica, ma che sperano in “qualche colpo di fortuna” che gli permetta di vivere di rendita e di ritornare al paese natio.
La lettura scorre velocemente tra peripezie, pedinamenti, ritorsioni, fino ad arrivare alla scoperta dell’imbroglio.
La narrazione è precisa e meticolosa, forse un po’ troppo a tal punto da togliere ogni fantasia a noi lettori.
Comunque, consigliatissimo.
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Fausto Gimondi
ha sempre coltivato un forte interesse per le tecnologie e l’innovazione. Ha contribuito alla nascita di Virgilio.it e di altre realtà che hanno segnato la storia di internet in Italia. Fortuna criminale è il suo primo libro.
A cura di Luisa Ferrero
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