Recensione di Giuditta Pontini
Autore: Laura Marshall
Editore: Piemme
Traduzione: R. Salerno
Genere Thriller e Suspance
Pagine: 348
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. “Il mio nome è Louise Williams e oggi ho ricevuto un messaggio diverso dagli altri. «Maria Weston vuole stringere amicizia con te.» Forse è stato proprio questo il problema, fin dall’inizio. Maria Weston voleva diventare mia amica, e io l’ho delusa. Maria Weston vuole stringere amicizia con me. Ma Maria Weston è morta più di venticinque anni fa.” Uscito nell’estate 2017, “Friend request. Richiesta di amicizia” arriva in Italia. Un romanzo che racconta qualcosa che potrebbe succedere a tutti noi: chi non ha paura di ricevere una richiesta di amicizia su Facebook… dalla persona sbagliata? Nessuno è al sicuro quando ha troppi segreti, perché il passato ha la brutta abitudine di tornare sempre a prenderci. E, per Louise, tornare al passato significa anche risolvere i nodi che ingarbugliano ormai da troppi anni il suo cuore.
Recensione
Una lettura compulsiva. Letteralmente. Questo thriller psicologico è estremamente interessante: l’autrice riesce a unire ai classici cliché tipici della narrazione di suspense i tratti salienti di una società nuova, in continua evoluzione: quella del mondo social che, se da un lato permette al genere umano di raggiungere vette di eccellenza notevoli, ha dall’altro i suoi bei lati oscuri.
Vi è mai capitato di ricevere una richiesta di amicizia “strana?”.
Cosa si prova a non sapere chi può celarsi dietro allo schermo di un pc?
È quello che succede alla protagonista del romanzo, Louise la quale, in un giorno come tanti altri, si vede arrivare la richiesta di amicizia di Maria Weston, sua ex compagna del liceo pesantemente bullizzata. Solo che Maria Weston non può esistere, perché è morta venticinque anni prima. è da questo apparentemente stupido e crudele scherzo che, gradualmente, la nostra protagonista viene trascinata indietro nel tempo, in un passato oscuro che non vuole ricordare.
Laura Marshall è perfetta nel rendere l’idea della discesa, del dissesto psicologico graduale che investe non solamente la protagonista, ma anche altre persone a lei collegate. Quella che è partita come una piccola ombra, un piccolo neo insolito nella quotidianità di Louise, comincia gradualmente ad allargarsi a macchia d’olio, profanando i suoi pensieri, minando le sue sicurezze e la sua tranquillità. Un ritorno al passato che mette però la protagonista a confronto con limiti e paure che credeva superati da tempo.
Interessantissimi i riferimenti a temi di grande attualità quali il bullismo, la costante minaccia di non apparire abbastanza “arrivati”, abbastanza in linea con ciò che ci si aspetterebbe dopo aver varcato l’ingrato passaggio dall’adolescenza all’età adulta. La potenza delle vecchie sensazioni, che rimangono incollate da qualche parte nello spettro della nostra memoria. Sensazioni che il nostro istinto di sopravvivenza cerca di indebolire, utilizzando strumenti psicologici quali l’auto giustificazione, il confronto con chi sta peggio di noi, lo spostamento delle responsabilità individuali sulle dinamiche del gruppo.
L’autrice è geniale nell’utilizzare il filtro della fantasia per consegnarci, anche se deformati e adattati a una narrazione thriller, spaccati di vita reale e sentimenti che investono, prima o poi, tutti noi.
È proprio questa caratteristica, più che la trama in sé, a fare di questo libro un buon prodotto.
Il lettore non può andare avanti senza chiedersi, almeno una volta, se non ha mai provato rimpianti, se non prova rimorso per alcuni episodi del passato, cosa avrebbe fatto se fosse stato al posto di Louise, o di Sam, o di Brenda.
L’idea della maturazione dell’individuo, che consente di passare da uno statico piangersi addosso alla voglia di riscatto, espressa attraverso la sublimazione dei propri istinti più sbagliati e il raggiungimento delle proprie aspirazioni personali, è anch’essa presente nel romanzo.
Il tutto calato in una narrazione che prima impenna, poi tutto a un tratto rallenta, per consentire al lettore di creare un contatto empatico tanto con la Louise del presente, quanto con quella del passato, per poi ripartire a spron battuto verso l’inimmaginabile, epico colpo di scena finale.
Unico neo: l’autrice ha forse calcato esageratamente sull’idea di quanto gli episodi del passato possano incidere sulle reazioni del presente. Però ci sta, essendo questa tematica inserita in un thriller che, per definizione, deve portare con sé misfatti e oscuri segreti.
Correte in libreria, amici.
Laura Marshall
Laura Marshall: Con il suo primo romanzo, Friend Request – Richiesta di amicizia, è diventata in breve tempo una delle più affermate autrici inglesi. Oltre al grande successo in UK, il romanzo è in corso di pubblicazione in altri diciotto Paesi, ed è stato finalista al Bath Novel Award e al Lucy Cavendish Fiction Prize, prestigiosi premi riservati agli esordienti. Laura Marshall è nata nella contea di Wiltshire, e attualmente vive in Sussex con la famiglia e il marito.
Acquista su Amazon.it: