Fuoco




Recensione di Stefania Ceteroni



Autore: Enrico Pandiani

Editore: Rizzoli

Genere: giallo

Pagine: 384 pagine

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Non lo direste mai, incontrandoli per strada in un giorno d’estate a Torino. Non indovinereste che sono quattro ex detenuti fuggiti dalla Francia. Dal momento in cui il furgone che li stava portando al carcere di Lione è stato coinvolto in un disastroso tamponamento, sono scappati oltreconfine e si sono rifatti una vita. A unirli, da allora, è quell’enorme segreto. Marsigliese, ex rapinatore di banche, Max Ventura ha messo in piedi un ristorante. Grazie alla buona cucina e all’amore della sua compagna, i clienti non mancano mai. Algerino con profondi occhi azzurri e il viso segnato da un passato dissoluto: lui è Abdel. Ex ladro di professione, ha aperto un’officina di auto d’epoca. Una criniera di ricci disordinati, lo sguardo ombroso, Sanda, origini malgasce, non passa inosservata. È socia di una palestra di arti marziali e di certo il fisico non le manca, dopo aver ballato per anni al Crazy Horse di Parigi. Non si può non notarla per la sua malinconia piena di fascino: lei è Vittoria, alsaziana. È stata coinvolta in una truffa dal compagno e ora ha ricominciato con il cuore spezzato e una figlia. Ma un giorno tutto cambia, di nuovo. Uno strano individuo si presenta al ristorante di Max. Si fa chiamare Numero Uno. Irromperà nelle loro esistenze per sconvolgerli, trascinandoli in una storia pericolosissima che riporterà a galla il loro passato. Tra vite spezzate e voglia di ricominciare, entra in scena una irresistibile banda di investigatori di cui non potrete più fare a meno.

RECENSIONE


Quello che lega i quattro della banda Ventura è un segreto che tutti credevano (o si auguravano) fosse oramai al sicuro. Un segreto che affonda le proprie radici in un passato che tutti e quattro hanno fatto del tutto per dimenticare e che vorrebbero anche che il resto del mondo dimenticasse: un passato che li ha portati, per un motivo o per l’altro, in galera e che ne ha segnato l’esistenza.

Ancora oggi, dopo essere evasi e dopo che tanti anni difficili hanno permesso loro di crearsi una nuova vita oltre che una nuova identità, la paura che quel passato torni a bussare alla porta è sempre attuale. Max, Vittoria, Sanda e Abdel si trovano a fare i conti, purtroppo, proprio con la loro paura più grande: qualcuno ha scavato nel loro passato e li ha in pugno.

Un ricatto. Uno strano ricatto.
Vengono messi davanti a qualche cosa a cui non possono dire di no se non vogliono tornare nelle patrie galere: per loro è pronto un incarico, affidato da un uomo misterioso, volto in qualche modo a fare giustizia in una situazione risalente ad anni prima, archiviata come incidente, ma che a qualcuno non convince.

Sono quattro persone molto diverse tra loro eppure affini. Sono diversi per esperienze, per età, per etnia, per sesso, per estrazione sociale. Eppure insieme formano una squadra che sa il fatto suo, pronta ad indagare a tutto campo per portare al termine l’incarico che gli viene affidato e per riscattare le rispettive esistenze.

Nella storia messa in piedi da Pandiani ho trovato dei buoni ingredienti per una storia ben costruita, con risvolti ad alta tensione e situazioni inaspettate che tengono il lettore con il fiato sospeso. La prima parte, quella che di fatto è introduttiva, appare più lenta e sembra non portare da nessuna parte. Una volta entrati nella storia, però, il ritmo cambia. In alcuni momenti ho avuto la sensazione che quei personaggi vestissero i panni di piccoli supereroi… ma nel complesso della storia ci sta.

Ho molto gradito l’intuizione dell’autore che aiuta il lettore a comprendere la situazione grazie ad una particolare narrazione rispetto alla quale non posso dire di più per non togliere il gusto della lettura. Basti pensare che se, da una parte, i quattro protagonisti sono impegnati a mettere insieme i pezzi di un puzzle che fa fatica a comporsi, dall’altra il lettore viene aiutato a fare chiarezza tanto da avere in mano i pezzi giusti prima di Max e degli altri.

La storia che viene a galla è piuttosto intricata ma le fila si snodano con chiarezza proprio grazie a questa trovata narrativa che non credo di aver mai incontrato in altri libri del genere.

Storia originale, personaggi che si raccontano nelle more dell’indagine e che iniziano a fidelizzare il lettore: già in copertina si legge che si tratta della prima indagine di questa banda alquanto singolare e l’effetto è assicurato. Sono personaggi che sanno perfettamente che la loro libertà potrebbe andare in fumo in un attimo e ciò li rende fragili. Questa fragilità, però, diventa forza nel momento in cui si  mostrano disposti a tutto pur di difenderla, quella libertà, con le unghie e con i denti.

 

A cura di Stefania Ceteroni

https://libri-stefania.blogspot.com

 

Enrico Pandiani


(Torino 1956) ha esordito nel 2009 con Les Italiens, primo romanzo dell’omonima serie poliziesca. Per Rizzoli ha pubblicato Pessime scuse per un massacro (2012), La donna di troppo (2013), Più sporco della neve (2015), Una pistola come la tua (2016), Un giorno di festa (2017) e Ragione da vendere (2019). Con questo romanzo si apre la serie della banda Ventura.

 

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