Analisi psico-criminologica di un serial killer adolescente
Autore: Vanessa Isoppo
Editore: Gammarò Edizioni
Genere: Saggio
Pagine: 228
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Tra il 1937 e il 1939 cinque omicidi sconvolgono la tranquillità di una piccola città di provincia. Lo sgomento diventa ancora più grande quando le indagini identificano nel colpevole un ragazzino neanche maggiorenne, poco più che un bambino al momento dei primi due delitti. Quale la dinamica degli omicidi? Soprattutto, che struttura di personalità ha il giovanissimo assassino? Passati più di 80 anni dai fatti, e cento dalla nascita di Vizzardelli, l’autrice rilegge la perizia e le carte processuali interpretando la vicenda in chiave moderna, con un aggiornamento sia dal punto di vista psico-criminologico che legislativo. In appendice (mai pubblicati prima) i temi, oggetto di perizia, e le lettere scritte dal carcere. Prefazione di Marco Buticchi.
G.W. VIZZARDELLI
A cura di Ilaria Bagnati
Recensione di Ilaria Bagnati
https://www.ilariaticonsigliaunlibro.it/
Siamo a Sarzana negli anni ‘30 del 1900, cinque uomini vengono uccisi, quattro con una pistola e uno con un’accetta. Chi è l’autore dei reati? Le indagini inizialmente vanno fuori strada, arrancano, poi vengono alla luce dettagli che nessuno avrebbe mai pensato. Le indagini portano all’omicida, Giorgio Vizzardelli un ragazzo non ancora maggiorenne. Chi se lo sarebbe aspettato che un ragazzo così giovane fosse l’autore di reati così efferati? Qual è la giusta pena per un assassino minorenne? Se Vizzardelli fosse stato maggiorenne avrebbe subito la pena di morte, invece gli viene dato l’ergastolo.
In questo libro la Isoppo ci racconta la vita di Vizzardelli, quella privata, familiare, quella criminale e quella passata in prigione, analizza per noi la sua personalità, i suoi disagi e disturbi. La vita del ragazzo non è stata semplice, la madre probabilmente depressa lo privava di ogni manifestazione d’amore, il padre lo picchiava e a scuola era lo stesso, punizioni fisiche che gli facevano odiare la scuola. Durante il processo dovettero tener conto di questi elementi, erano fondamentali per capire se Giorgio era o no capace di intendere e volere durante i fatti.
In sostanza si trattava di soggetto indenne da malattie mentali e dotato di sufficienti poteri intellettivi e volitivi ma che presentava una spiccata ipotrofia della sfera emotivo-affettiva.
La Isoppo è convinta che oggi a Vizzardelli verrebbe diagnosticato il disturbo borderline di personalità. All’epoca dei fatti tale disturbo non era ancora molto conosciuto perciò non poteva essere diagnosticato. L’autrice ci spiega quali siano i criteri diagnostici che soddisfano questa diagnosi.
Molto interessante è anche il periodo in cui Vizzardelli passa in carcere, ben ventotto anni. Qui Giorgio si sente bene, è un detenuto modello, non socializza molto ma legge e studia tanto, si appassiona all’inglese e in particolare a Shakespeare, inoltre inizia ad avere un buon rapporto con la famiglia. Pochi anni dopo la sua scarcerazione Giorgio decide di togliersi la vita.
Le lettere e i temi scritti da Vizzardelli, che si possono trovare alla fine del libro, sono di grande interesse perché permettono, nei limiti del possibile, di conoscere meglio la personalità dell’uomo, i suoi pensieri, interessi, le sue emozioni e sensazioni della vita dentro e al di fuori del carcere.
Vizzardelli è passato alla storia come il “Mostro di Sarzana”, il “serial killer adolescente” ma l’autrice ci fa capire come il ragazzo era molto più di questo, un ragazzo che la cui storia merita di essere conosciuta e approfondita e magari anche rispettata. Lascio a voi, se lo vorrete, farvi un’idea sul ragazzo, divenuto uomo in carcere.
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Vanessa Isoppo
Vanessa Isoppo, psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.