Recensione di Valentina Cavo
Autore: Brigitte Riebe
Traduzione: Teresa Ciuffoletti e Nicola Vincenzoni
Editore: Fazi Editori
Genere: Narrativa Storica
Pagine: 450
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Berlino, 1952: «Vivi la vita come una danza», questo è sempre stato il motto di Silvie Thalheim. Mentre i Grandi magazzini sul Ku’damm sono la priorità assoluta per sua sorella Rike, Silvie vuole solo una cosa dopo il periodo oscuro della guerra: godersi la vita al massimo. Terminata una storia passionale ma tormentata con l’attore Wanja Krahl, corona il sogno di una relazione stabile e felice con l’editore Peter van Ackern, conosciuto alla Fiera del libro di Francoforte. Grazie al boom economico, gli affari vanno a gonfie vele e i Grandi magazzini Thalheim sono sulla bocca di tutte le berlinesi. Sottogonne e calze di nylon, ma anche raffinate collezioni dall’Italia vanno a ruba. Il sogno di Silvie, però, è sempre stato lavorare in radio, dove ormai riscuote grande successo. Da quando suo fratello gemello è tornato dalla guerra, le dinamiche familiari sono cambiate: Oskar dovrebbe dirigere l’azienda, ma preferisce abbandonarsi alla frenesia delle notti di festa… Quando un concorrente minaccia di portare via tutto ai Thalheim, Silvie si rende conto che deve assumersi la responsabilità degli affari e dei suoi cari.
Recensione
Dopo Una vita da ricostruire, Brigitte Riebe ci riporta a Berlino e questa volta approfondisce la vita di Silvie Thalheim star della stazione radiofonica RIAS. Seguiremo Silvie tra il 1952 e il 1957 anni piani di cambiamenti politici e di profonda crescita per la nostra protagonista.
Mentre nella Berlino Ovest gli affari e l’economia sembrano tornati alla normalità, le persone sono libere di esprimere le loro idee e pensare ad un futuro decisamente migliore, nella Berlino Est le cose non vanno allo stesso modo: si va avanti ancora con le tessere annonarie, non si può andare contro quello che viene imposto del regime sovietico e la città stessa sembra ancora ferma ad appena dopo la guerra con voragini per strada ed edifici che non stanno in piedi.
Anche in questo volume la ricostruzione storica è davvero magistrale e per poter fissare ancora meglio tutti gli avvenimenti in fondo al libro si trovano tutte le date storiche importanti con una breve spiegazione di quello che accadde.
Non mancano certo i colpi di scena e anche le crisi familiari, intrighi e personaggi che spariscono, ritornano e cambiano. Brigitte Riebe ha una prosa magistrale che fa sentire il lettore non solo parte integrante della famiglia Thalheim ma anche della città di Berlino che è molto presente nelle descrizioni, proprio come se fosse anch’essa protagonista indiscussa della trama.
Giorni Felici è indubbiamente il degno seguito del primo splendido capitolo di questa trilogia, che scorre e che avvolge il lettore come una calda coperta in questo periodo autunnale.
Ovviamente la curiosità di leggere il terzo ed ultimo libro è tanta e ci sentiamo “caldamente” rassicurati che non deluderà le aspettative.
Brigitte Riebe
è nata a Monaco di Baviera il 30 settembre 1953. Ha conseguito un dottorato in Storia e successivamente ha lavorato come editor per una casa editrice. Ha pubblicato numerosi romanzi di grande successo, in cui ripercorre le vicende dei secoli passati. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. Vive con il marito a Monaco.
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