GIRI
DI DANZA
Megan Abbott
DETTAGLI:
Traduttore: Federica Noseda
Editore: Bollati Boringhieri
Genere: thriller
Pagine: 348
Anno edizione: 2024
Sinossi. Collo lungo, chignon e collant, Dara e Marie Durant sono ballerine da quando hanno memoria. Crescendo, hanno studiato a casa e sono state plasmate dalla loro affascinante madre, fondatrice della Durant School of Dance. Dopo la morte dei genitori in un tragico incidente, le sorelle iniziano a gestire la scuola insieme, e con Charlie, il marito di Dara e un tempo stimato studente della madre. Marie, calda e tenera, insegna agli studenti più giovani; Dara, con la sua precisione, allena i più grandi. E Charlie, escluso dalla danza dopo anni di infortuni, nel back office. Girando uno attorno all’altro, i tre hanno perfezionato a loro volta una danza metaforica, sei giorni alla settimana, che fa prosperare lo studio. Ma quando si verifica un incidente sospetto, proprio all’inizio della rappresentazione annuale dello Schiaccianoci a scuola – una stagione di competizione, ansia ed euforia – arriva un intruso a minacciare il delicato equilibrio familiare. Teso e inquietante, Giri di danza è Megan Abbott al culmine del suo gioco.
A cura di Marina Toniolo
‘La Scuola di Danza Durant era un’istituzione. Bambine e adolescenti venivano da tre contee per prendere lezioni da loro’.
Impossibile non pensare, per chi legge, che avremmo potuto essere tutti ballerini. Almeno provarci. C’è qualcosa di profondamente sensuale e terrificante nella danza classica: corpi perfetti, muscoli sconosciuti ai comuni mortali, grazia e potenza, ma anche piedi distrutti, strappi, dolori eterni e ossa rotte.
La Abbott fa sbirciare dietro la porta che separa il mondo reale da quello dello Schiaccianoci, un mondo adulto, carico di promesse nascoste e delizie conquistate con il sangue e il sudore. Ci sono due sorelle che crescono all’ombra della madre che gestisce una scuola di ballo.
Una donna carismatica e accentratrice che ha un pessimo rapporto con il marito ma un legame privilegiato con il suo corpo e con la danza. A questo menage a trois si aggiunge un ragazzino bellissimo che viene a vivere nella loro casa e il cerchio si allarga coinvolgendo tutti in un ballo coordinato che diventa il loro modo di vivere.
Questo è un thriller densissimo dove rimango invischiata inesorabilmente dagli odori che opprimono tutto il romanzo. Tanto i ballerini sono eterei, tanto quello che li circonda ricorda la natura umana fatta di chiazze di sudore, piedi in carne viva, urina, ormoni. Mi trovo in una gigantesca girandola in cui inseguo una traccia olfattiva per rimanerne sia affascinata che disgustata.
L’intervento di una persona estranea che si intromette nella gestione della scuola e della vita delle sorelle e del marito di una di esse scatena l’inesorabile declino della famiglia Durant.
Un’ossessione quella della danza che respinge ogni estraneo: nessuno può entrare nel loro mondo decadente, lascito di una vita che fu e che con i denti e le unghie tengono stretta come una coperta che avvolge ma che non lascia entrare aria pulita. La vita puzza di muffa in ogni luogo: dalla scuola di ballo all’antica casa ereditata dai genitori. In quella stessa casa teatro di drammi la madre ha forgiato l’animo dei tre adolescenti portandoli all’eccesso. La vita adulta deve per forza recare cambiamenti o soccomberanno all’inevitabile.
‘Noi abbiamo una relazione diversa con il dolore, diceva sempre la madre. È nostro amico, il nostro amante. Se vi svegliate e non sentite dolore, sapete cosa significa? Cosa, chiedevano ogni volta. Che non siete più ballerine’.
‘Giri di danza’ è un’analisi spietata di un microcosmo, di una relazione malsana che si instaura nella giovinezza e da cui è difficile emanciparsi. Tradotto con estrema maestria fa godere il lettore ad ogni pagina lasciando vari sassolini come a segnare il percorso da intraprendere. Lo stile accurato e la trama perfetta rendono questo thriller una vera chicca per stomaci forti, capace di emozionare e commuovere per l’imperfezione che si svela dietro corpi marmorei e bellissimi.
Consigliato?
Senza alcun dubbio. Resta impresso anche dopo averlo terminato e sicuramente merita una rilettura.
Megan Abbott
nata a Detroit nel 1971, è autrice di nove romanzi, con i quali ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti. Ha conseguito un dottorato in letteratura presso la New York University e suoi pezzi sono apparsi sul «The New York Times», «The Wall Street Journal» e «The Guardian». Attualmente vive a New York. Per Einaudi ha pubblicato “Dammi la mano” (2019).