Sinossi. Che tipo di attività di indagine compie un ufficiale di polizia giudiziaria? Quali sono i suoi poteri e le corrette procedure da seguire? E che ruolo ha il PM? O il GIP? Nel mare magnum delle imprecisioni e delle confusioni, in questo libro seguirete tutta la fase delle indagini: dal momento in cui viene scoperto un crimine fino all’identificazione del presunto autore del reato e il suo arresto. Per giungere in aula. Proprio come avviene in un romanzo. Ma senza errori. Perché essere guidati in un ambito dove non si hanno sufficienti competenze non è disonorevole. Cercando di essere leggeri e ironici, gli autori hanno provato a lanciare un salvagente agli scrittori di gialli e polizieschi, perché possano scrivere con cognizione di causa riguardo alle procedure di legge che poliziotti, avvocati, giudici e magistrati seguono nel mondo reale.
Guida pratica per scrittori
sulle procedure di polizia giudiziaria
di Maria Elisa Aloisi e Santino Mirabella
Delos Digital 2023
Saggio, pag.128
Recensione di Salvatore Argiolas
“Non fa scienza, sanza lo ritener, avere inteso” ammoniva Dante Alighieri nel quinto canto del Paradiso e questo avvertimento viene consigliato anche da Maria Elisa Aloisi e Santino Mirabella ai giallisti e agli aspiranti giallisti nella loro agile e imprescindibile “Guida pratica per scrittori sulle procedure di polizia giudiziaria”.
Anche una brillante trama con un’ambientazione originale può essere inficiata da errori (o orrori) nei riferimenti alle procedure seguite dagli investigatori ,che spesso risultano inventate oppure copiate dai telefilm americani che seguono direttive molto diverse.
La prima avvertenza è quella di non citare mai il mandato di perquisizione, in Italia non esiste ma è una peculiarità americana mentre da noi esistono il decreto di perquisizione e di arresto.
I due autori, con la chiara e lineare esposizione di Maria Elisa Aloisi, che la narrativa gialla la conosce bene, avendo vinto il prestigioso Premio Tedeschi con “Il canto della falena” e la caustica ironia di Santino Mirabella, giudice penale al Tribunale di Catania, stilano un elenco di passaggi da conoscere assolutamente, per chi volesse ambientare un giallo contemporaneo in Italia mostrando un’ampia casistica di errori da matita rossa trovati nei romanzi e soprattutto nelle serie televisive.
Sono proprio gli sceneggiati trasmessi in TV, i più sgrammaticati dal punto di vista della procedura di polizia giudiziaria e sembra che autori e sceneggiatori non abbiano mai pensato ad una consulenza giuridica.
“Nelle fiction, appena qualcuno confessa o viene sgamato da un bel ragionamento (spesso senza prove) dell’investigatore di turno” scrive Santino Mirabella “viene subito arrestato e a testa bassa si avvia verso la macchina della polizia (dove viene sempre fatto entrare premendogli la testa…).
Addirittura in alcune situazioni (vedi la prima stagione de La Porta Rossa) è lo stesso Presidente di collegio giudicante (cioè: il Giudice) che ordina d’emblée, dallo scranno, in piena udienza, di arrestare uno del pubblico contro cui sta testimoniando il teste di turno.
Insomma, bypassando ogni regola (notizia di reato, iscrizione dell’indagato, richiesta del PM, decisione del GIP, etc.) la giustizia sommaria all’americana dà sfoggio di sé confondendo le (già adeguatamente confuse) menti dei telespettatori italiani.”
“Non sarebbe meglio chiedere a uno studente di primo anno di Giurisprudenza una consulenza?” scrive Mirabella in un altro passaggio ed è anche ciò che si chiedono molti appassionati lettori e telespettatori quando assistono a questi errori marchiani.
La confusione maggiore che si trova nei gialli è forse quella che riguarda il giudice.
“Nel nostro ordinamento il soggetto deputato all’esercizio dell’azione penale” ci informa Maria Elisa Aloisi “è il Pubblico Ministero (il P.M.), che è un magistrato e quindi è un organo del potere giudiziario. E’ colui che dirige tutta l’attività d’indagine e che poi nel processo penale sosterrà l’accusa contro l’imputato (…) lasciamo da parte questori e prefetti. Nessuna di queste figure può ordinare arresti, sequestri o delegare qualsiasi tipo di attività di indagine. Come già detto, l’unico che può farlo è il P.M.”
Questi esempi fanno capire quanto sia utile questo vademecum scritto con l’intenzione di rendere più credibili gialli e telefilm che altrimenti sarebbero credibili come “un film sul calcio e scoprire che il regista fa schierare in campo 8 giocatori, installa tre porte, fa segnare con le mani e legittima l’aggressione fisica dell’avversario.”
“Guida pratica per scrittori sulle procedure di polizia giudiziaria” fornisce i fondamentali sia per i giallisti, sia per gli appassionati del genere e dovrebbe essere metabolizzato al meglio per avere una buona conoscenza di base tesa ad utilizzare al meglio le prerogative del giallo, uscendo dagli stereotipi veicolati da telefilm e gialli d’oltreoceano e inoltre si legge con facilità (e anche divertimento) grazie all’esperienza e competenza di Maria Elisa Aloisi e Santino Mirabella, consentendo proprio di “far scienza avendo inteso”.
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Maria Elisa Aloisi Santino Mirabella
Maria Elisa Aloisi: è un avvocato penalista del foro di Catania. Nel 2021 ha vinto il Premio Alberto Tedeschi e il suo romanzo “Il canto della falena, è stato pubblicato nella collana “Il Giallo Mondadori”.E’ la vincitrice della quinta edizione del progetto di talent scouting “ A caccia di storie” organizzata da Book on a Tree, Lucca Comics & Game, Battello a Vapore e Amref Africa.
Santino Mirabella: è giudice penale al Tribunale di Catania e Presidente dell’Associazione Culturale Efesto, attraverso la quale organizza l’omonimo Premio letterario. Autore di libri di vario genere, Medaglia del Presidente della Camera dei deputati, Mirabella è ancora capace di rabbrividire e di sorprendersi. E, spera, di sorprendere per molti anni ancora.