Hanno ucciso il mio psicologo




HANNO UCCISO

IL MIO PSICOLOGO

Marco G. Dibenedetto


Editore: Golem

Genere: Thriller

Pagine: 192

Anno edizione: 2024

Sinossi. Uno psicologo, il dottor De Curtis, viene trovato morto nel suo studio. I primi a essere indagati sono l’ultimo paziente che ha visto lo psicologo e la signora Evelina Russo, la paziente che avrebbe dovuto fare il colloquio con lui successivamente. A indagare c’è il tenente dei Carabinieri di Settimo Torinese Boccaccio affiancato dall’agente Lo Bello, aspirante scrittore. Dai primi riscontri emerge che lo psicologo aveva una vita privata frizzante e piena di emozioni. Nell’indagine, per puro caso, viene coinvolto anche l’investigatore privato Jack Morone che, nonostante la sua buona volontà, ingarbuglierà le carte. Ma chi sarà stato ad uccidere De Curtis? Un vecchio paziente, o un’amante non soddisfatta della sua condotta? O la signora Russo con un passato pieno di mistero e con un segreto da nascondere? Ad aiutare Jack Morone sarà la vecchietta Laura Viotto con le sue competenze tecnologiche e con sua ironia tagliente. 

 Recensione di Giulia Manna

Proprio un bel giallo. Semplice, scorrevole e mai banale. 

Evelina Russo è mamma di un figlio adolescente. Va dallo psicologo, perché ha un problema con la figura paterna e materna.

Non ha mai conosciuto suo padre e ha una mamma a tratti molto invadente e a tratti completamente menefreghista.

Inoltre, si sente in colpa verso suo figlio, perché anche quest’ultimo non ha mai conosciuto suo padre. 

Evelina si fece coraggio, spinse la maniglia e la porta si aprì. Silenzio. «Dottore?» Silenzio. «Luca?» Evelina rimase immobile con gli occhi spalancati, le labbra si aprirono leggermente per rimanere congelate dallo spavento. E un pensiero egoistico e cinico si fece largo tra i suoi neuroni: Hanno ucciso Luca. E ora che faccio?

Luca de Curtis, psicologo, viene trovato ucciso nel suo studio. Evelina è colei che ha scoperto il cadavere, quindi chiede aiuto all’investigatore Jack Morone per cercare il colpevole.

Un giallo non particolarmente impegnativo, ma davvero bello, l’ho divorato in una sera.

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Marco G. Dibenedetto


svolge l’attività di libero professionista come psicoterapeuta e insegna in una scuola media superiore a Torino. È membro fondatore del gruppo di scrittori ToriNoir e collabora da maggio 2017 con il settimanale La voce di Settimo Torinese. Con Frilli Edizioni ha pubblicato Il cacciatore di vite, 2008. Con ToriNoir: MemoNoir anno 2014, 2015, 2016 e L’estate non va in Vacanza, 2015, Golem Edizioni; Porta Palazzo in noir, 2016; Il Po in noir, 2017; Montagne in noir, 2018, ed. Capricorno. Con Golem Edizioni: E.N.D. (2012); Che idiota (2013); Il mare odia gli spigoli (2014); Monkey Gland (2015); I dubbi di Rubatto (2016); Affresco Familiare (2017); E venne il giorno (2018) e Vite sbagliate (2023). Ha collaborato con La Voce di Settimo dal 2017 al 2023 e dal 2024 collabora con La Nuova Periferia.