Quarta antologia in memoria di Marco Frilli
Recensione di Loredana Cescutti
Autore: AA.VV
Editore: Frilli
Genere: Racconti Noir
Pagine: 320 p. R.
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. L’espertissimo Marco Frilli, fin da ragazzino divoratore di volumi e lavorativamente sempre nel settore editoriale, pretendeva dai suoi autori – oltre a una buona capacità di scrittura, trame adeguate e personaggi a “tutto tondo” – una forte caratterizzazione ambientale delle loro storie, scelta vincente che permette ora al catalogo della casa editrice di spaziare dalle Alpi alla Sicilia. Questa antologia porta dunque il lettore a compiere un gran tour dei ‘luoghi del noir’ attraverso quarantotto racconti di autori che, per senso di appartenenza alla propria zona di nascita o di adozione, ne fanno scoprire non soltanto crimini e delitti, ma paesaggi, storia, società, tradizioni, aspetti sconosciuti e finanche cibi e vini locali. Ma non solo. Alcuni brani, ambientati in non-luoghi (come treni, cinema o improbabili ‘aldilà’) da sempre fonti di ispirazione per schiere di autori, creano la sensazione di essere in un posto che vede convivere il tutto e il nulla, dove ci si incrocia senza entrare in relazione o si fanno incontri, più o meno piacevoli, che cambiano la vita. Per finire: i cinquantadue scrittori – alcuni di loro scrivono in coppia – attraverso i loro investigatori “seriali” (spesso in compagnia dell’indimenticabile “gran capo” Frilli) che il pubblico dei lettori qui ritrova o può imparare a conoscere, ci mostrano con i loro racconti, ora spietati ora commoventi, come la linfa vitale assorbita dai propri territori sia indispensabile per creare noir brevi ma dalle righe tanto pulsanti da non poter che coinvolgere.
A Marco, con inalterata amicizia.
Armando
“Marco Frilli era uno che di libri se ne intendeva. Annusava l’aria e sapeva cogliere al volo il vento che tirava.” (Bruno Morchio – Prefazione)
Recensione
Inizia così, con queste belle parole che finiscono per regalare anche un altrettanta scoppiettante immagine di questo grande editore, la prefazione scritta da Bruno Morchio dedicata alla quarta antologia di racconti noir in memoria di Carlo Frilli, una figura che non ho mai conosciuto, ma che attraverso le parole di chi ha avuto questa possibilità, ti viene restituita in ogni sua sfaccettatura e peculiarità.
Per me, questa è di fatto la terza antologia di seguito che ho modo di leggere (vedrò di recuperare anche la lettura della prima appena possibile) ed è, a mio avviso, quella più personale, più coinvolgente e in qualche modo più intima, più sentita e più vissuta, fino ad arrivare a chiedermi il perché di queste sensazioni, e forse, dico forse, una lampadina si è accesa.
In un anno assurdamente strano come questo, dove per molti già oltrepassare l’uscio della propria casa può rivelarsi una grande sfida, figuriamoci cosa possa rappresentare l’idea di muoversi fuori dai propri territori ed è qui, che i libri si sono rivelati un grande sostegno, un amico prezioso con il quale trascorrere ore piacevoli.
Nel decidere di intraprendere un viaggio, che poi adesso di nuovo di fatto non si può fare, “I luoghi del noir” si offre come un’ottima guida alternativa, utilissima per andare alla scoperta di piccole perle nascoste all’interno della nostra meravigliosa Italia, donandoci così la possibilità di partire, seppur solo con la mente, alla ricerca di un attimo di pace. Ovviamente, senza, però, rinunciare ad un piccolo o grande mistero, com’è d’uso in ogni storia noir.
Durante questa lettura ho avvertito più partecipazione da parte degli autori, che attraverso i loro personaggi di punta, sono riusciti a regalare alle storie quel pizzico in più. Ho avvertito l’anima messa da ognuno nel collocare i propri personaggi immaginari all’interno di paesi, strade, vie e luoghi presunti che per loro, appare evidente, come rappresentino qualcosa di importante.
È stato un viaggio estremamente interessante, con cambi di stile, di voci, di prospettive e di sogni, nel bene e nel male.
A farci da chaperon poi, in quasi tutte le storie c’era proprio lui, il signor Marco, colui che ha dato vita al sogno realizzando concretamente questa casa editrice dalla caratteristica copertina giallo pantone della quale ora si occupano i suoi figli, oserei dire anche con un discereo successo e che, proprio quest’anno festeggia i vent’anni d’attività.
Racconti diversi, con stili completamente divergenti, alcuni più noir, alcuni più gialli e a tratti più leggeri e qualcuno ricoperto di un po’ di sano humor, che adesso non guasta.
Insomma, io credo che, come nei precedenti, ce ne sia per tutti i gusti anche se poi, è normale che ognuno abbia le sue preferenze.
Una volta in più ho avuto l’opportunità di conoscere nuovi personaggi che volendo poi potrò e potrete (quando avrete letto l’antologia) trovare nei romanzi lunghi dai quali hanno avuto origine e ho ritrovato, nello stesso modo, protagonisti ormai amici che ho avuto modo di conoscere nell’arco dell’anno.
Devo dire che all’interno di questo contesto, mettere in pole position alcune storie rispetto ad altre come faccio di solito è stato estremamente difficile, perché il livello che ho trovato fra queste bellissime pagine, che per altro mi sono volate nella metà del tempo che di solito dedico ai racconti, è veramente molto alto per cui, ho deciso che a guidarmi fossero le emozioni. E qui ne ho provate parecchie.
Luana Troncanetti con il suo Nessuno mi ha semplicemente lasciata senza parole e con gli occhi lucidi, che a suo tempo aveva già contribuito ad inumidire Armando D’amaro con il suo viaggio nella trincea.
C’è poi Maria Masella che con una semplice immagine all’inizio del suo racconto, ha collocato la storia in un luogo specifico e ha riportato me al 14 agosto di due anni fa, quando accendendo la televisione mi sono ritrovata l’immagine del ponte, o meglio di ciò che ne restava.
E che dire di Maria Teresa Valle che attraverso la lettera ad un caro amico, descrive un ambiente che quest’anno ha finito per trasformarsi per molti di noi in una prigione e parla altresì di un killer, più pericoloso e spietato di quelli a noi già noti, anche perché invisibile all’occhio umano.
Ancora una volta, come lo scorso anno, almeno per me, Alessandro Maurizi ha lasciato un segno importante portando Notizie dalla morte.
Sono poi stata felicissima di ritrovarmi con Mistral e Pietro, nati dalla penna di Sabrina De Bastiani e Daniele Cambiaso, oltre a trascorrere un momento di pettegolezzi all’ombrellone n° 3 assieme a Patti, Rosanna e Clara, signore con una certa struttura fisica, nate dalla penna di Adelaide Barigozzi.
Per concludere, dopo aver fatto la conoscenza del commissario Enzo Fellini a Ferragosto, sono stata felicissima di averlo ritrovato anche qui durante una circostanza molto particolare, assieme allo sposo cadavere, testo scritto da Nathan Marchetti, che è riuscito a farmi ridere a crepapelle dalla prima all’ultima parola di questa breve storia. E comunque mi ci voleva, perché ridere fa bene.
Mi ripeto, faccio i complimenti a tutti gli autori per il loro lavoro e per quel qualcosa in più che qui si respira a pieni polmoni.
Grazie per questo bel tour e, ci vediamo alla prossima!
AA.VV.
Gli autori: Bruno Morchio (Prefazione), Mirko Adessa (L’ultimo, giuro), Adriana Albini (Delitto d’autunno al Lido di Venezia), Massimo Ansaldo (I cattivi sono buoni), Adelaide Barigozzi (L’ombrellone n. 3), Maria Bellucci (La forma del fuoco), Marina Bertamoni (Lodi Murata), Emiliano Bezzon (La villa della Regina), Mauro Biagini (Il manoscritto del Rainbow District), Marco Bonini (Instagram Karma), Fabrizio Borgio (Non fu solo un colpo di cannone), Rino Casazza (L’alfabeto della scena criminis), Armando D’Amaro (La trincea), Sabrina De Bastiani & Daniele Cambiaso (Né ‘l più bel, né ‘l più giocondo), Carla De Bernardi (L’antidoto), Arianna Destito Maffeo (Io non volevo tornare qui), Massimo Fagnoni (Occhi da sbirro), Morena Fellegara (Aiga ae corde), Luisa Ferrari (Il nano di Venezia), Nino Genovese (L’inconsapevolezza dello scirocco), Mirko Giachetti (La strada chiama), Antonella Grandicelli (Io, la morte, la aspetto da vivo), Grillo&Valentini (Il masso di San Fruttuoso), Domenico Ippolito (Signor Frilli… è tornato?), Oscar Logoteta (Milano da scoprire), Sabrina Lombardo (Il sogno), Enrico Luceri (Il cimitero delle anime), Achille Maccapani (Martielli a Castel Vittorio), Federica Marchetti (In viaggio con delitto e… Litfiba I racconti del Gatto Nero), Nathan Marchetti (Lo sposo cadavere), Maria Masella (L’ombra del ponte), Alessandro Maurizi (Notizie dalla morte), Roberto Mistretta (Il vate del maniero), Giorgio Maimone (Natale Al Jamaica), Manuela Monaco (La Botola), Novelli&Zarini Nella casa di Dio), Arianna Orrù (La Pimpaccia di Ponte Sisto), Paola Mizar Paini (Strada Provinciale 193 bis), Daniela Paletta (Un dolce modo di ringraziare), Mario Paternostro (Un segreto di famiglia), Alessio Piras (Pagani e il caso di vico Vegetti), Maria Rosaria Pugliese (La Marinella), Rali&Malusà (La leggenda del Muto dall’accia collo), Nicoletta Rettinghieri (Buon compleanno Berta), Giada Trebeschi (L’alcova della perdizione), Luana Troncanetti (Nessuno), Maria Teresa Valle (Lettera a Marco), Paola Varalli (Don Abbondio), Nicola Verde (Un incontro molto particolare), Laura Veroni (L’amica del cuore).
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