I RAGAZZI DI BILOXI
John Grisham
Mondadori, 2022
Luca Fusari (Traduttore)
Legal Thriller – Poliziesco, pag.432
Sinossi. Keith Rudy e Hugh Malco provengono entrambi da famiglie di immigrati croati e sono cresciuti insieme a Biloxi, nel Mississippi. Negli anni Cinquanta e Sessanta hanno frequentato le stesse scuole e condiviso la passione per lo sport. La loro città, affacciata sul mare, era storicamente nota per la sua fiorente industria ittica e per le spiagge e i resort turistici. Ma al tempo stesso presentava un lato oscuro: la corruzione e il vizio – dal gioco d’azzardo alla prostituzione, al contrabbando di alcol e traffico di stupefacenti – dilagavano sotto il controllo di una cricca di criminali, molti dei quali si diceva fossero membri della Dixie Mafia. Crescendo i due amici d’infanzia prendono strade diverse. Il padre di Keith, divenuto con grandi sacrifici procuratore distrettuale, è determinato a ripulire Biloxi e tutta la costa dalla malavita e suo figlio decide di seguire le sue orme. Il padre di Hugh, invece, diventa in breve tempo il boss incontrastato della criminalità locale e Hugh, attratto dalla bella vita e dai locali notturni, sceglie di lavorare per lui. Inevitabilmente le due famiglie sono destinate a uno scontro finale nelle aule del tribunale. “I ragazzi di Biloxi” è una saga che racconta le vicende di due uomini e delle loro famiglie che si ritrovano dalla parte opposta della legge.
Recensione di Bruno Balloni
Mi mancava la lettura di Grisham dal 2000 (I confratelli) e devo dire che in ventidue anni tante cose sono mutate, soprattutto in me come lettore. Forse il mio errore è stato pensare che John Grisham potesse suscitare le stesse emozioni di quando avevo poco più di trent’anni ma, così non è stato. Sia chiaro, lui non è cambiato o forse solo un poco, diciamo che non si è evoluto. La narrazione della storia è particolareggiata (forse troppo), a tratti intrigante ma il ritmo lento che permane per oltre tre quarti del romanzo ne appesantisce la lettura e la presenza di pochi e scarni dialoghi non aiuta di certo a superare le tante pagine nelle quali il narratore si dilunga nel descrivere fatti e situazioni di cui, invero, si potrebbe fare a meno. I personaggi sono i suoi tipici, il buono che è del tutto buono e il cattivo che non smette un secondo di essere cattivo, un tratteggio superficiale che non scava in nulla e per nulla nel loro aspetto più intimo ma d’altronde questo è Grisham. L’atteso sussulto lo abbiamo nel finale, quando la scena si sposta dove l’autore è maestro: l’aula del tribunale. Di colpo il romanzo acquista vivacità e nell’ultimo quarto “I ragazzi di Biloxi” scorre via rapido e avvincente pagina dopo pagina. Un risveglio forse tardivo ma che, se non altro, non ci fa pentire della lettura.
Un romanzo che non deluderà gli appassionati di Grisham (sebbene le idee incomincino a scarseggiare) mentre, per coloro che non lo conoscono ancora, consiglio di iniziare a leggere questo autore dai suoi cavalli di battaglia meno recenti (“Il socio”, “Il rapporto Pellican”, “L’avvocato di strada”) e solo dopo passare a questo suo nuovo lavoro.
John Grisham
Scrittore statunitense. Laureatosi in legge, per anni è stato avvocato penalista. Ha ricoperto incarichi politici come membro della Mississippi House of Representatives. Con il romanzo Il socio(Mondadori 1992, adattato per il cinema nel 1993 da Sydney Pollack), ha rinnovato le fortune del genere legal-thriller, o più precisamente del courtroom-thriller, cioè il romanzo giallo d’ambientazione giudiziaria. A questa formula l’autore è rimasto fedele anche nei molti romanzi successivi, spesso all’origine di popolari film: Il rapporto Pelican (1992), la cui versione cinematografica venne realizzata nel 1993 da Alan J. Pakula; Il momento di uccidere (1992); L’uomo della pioggia (1995), portato sullo schermo nel 1997 da Francis Ford Coppola; La giuria (1996); Il partner (1997). Tra i romanzi pubblicati recentemente in Italia si ricordano: Il professionista (2007), Io confesso (2010), I contendenti (2011), The Racketeer (2013), I segrety di Gray Mountain(2014), Theodore Boone. Il fuggitivo, L’avvocato canaglia (entrambi del 2015), L’informatore (2016), Il cliente (2016), Il caso Fitzgerald (2017), La grande truffa (2018), La resa dei conti (2018), L’avvocato degli innocenti (2019), L’ultima storia (2020), Il tempo della clemenza (2020) e Il sogno di Sooley(2021). L’editore italiano di riferimento è Mondadori. Nel 2002 vince il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere.