I TESCHI DI MALTA
Autore: Andrea Monticone
Editore: Buendia books
Collana:Barrique
Genere: thriller
Pagine: 308
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Fabrizio Valori, ex pilota dell’esercito e veterano dell’Afghanistan, cerca disperatamente sua moglie, scomparsa all’aeroporto di Malta. Lei, Elizabeth Mancini, ricercatrice e attivista di una Ong per i diritti dei migranti, stava scrivendo un libro sui cosiddetti “Teschi di Malta”: una bufala, un segreto iniziatico o un codice di accesso per complesse trame finanziarie? Nella “Casablanca del Mediterraneo”, tra discoteche e grattacieli, corruzione e gioco d’azzardo, la vita umana sembra avere poco valore. E Fabrizio, braccato dalla polizia e anche da una poliziotta britannica che in realtà è un’agente del MI6, finirà per incrociare la sua strada con quella della Spada, un faccendiere mediorientale dietro il quale si staglia l’ombra lunga dell’Isis e in cerca di una vendetta che affonda le sue radici in una notte di fuoco in Afghanistan, tanti anni prima. Tra omicidi e duelli aerei, un thriller complesso e incalzante all’altezza dei più grandi romanzi di spionaggio del passato. Romanzo finalista al Torneo Letterario “IoScrittore”.
I teschi di Malta
A cura di Paola Iannelli
Recensione di Paola Iannelli
Un viaggio rappresenta sempre la scoperta di un nuovo orizzonte, un infinito nugolo di emozioni agitano il corpo e la mente fino al punto di regalare quel grumo di novità , che accelera il passo verso il cammino diretto alla meraviglia. Non tutti i percorsi itineranti risultano densi di esperienze positive, ciò che accade al capitano dell’aeronautica militare Fabrizio Valori appare più un incubo che a una spensierata gita in un’isola del Mediterraneo: Malta.
Come ogni luogo che si trova al confine tra la cultura europea e il mondo arabo Malta appare in tutta la sua spregiudicata bellezza, concentra in sé tutte le contraddizioni e i misteri di un incrocio millenario di razze, civiltà e correnti economico-finanziarie, tanto da eleggerla come paradiso fiscale e meta prediletta per accordi illegali a livello internazionale.
Sarà proprio in questo contesto che un ex militare italiano perderà, all’arrivo in aeroporto, sua moglie Betty, studiosa e ricercatrice nonché scrittrice. Nel tentativo di realizzare un piano per ritrovarla Fabrizio farà conoscenza con le forze dell’ordine maltesi, poco inclini al dialogo e feroci servitori delle più spietate organizzazioni malavitose.
L’accusa di omicidio cadrà ben presto sulla testa del capitano, il quale dopo la prima rocambolesca fuga decide di darsi alla macchia e sfrondare la folta selva che custodisce la scomparsa della moglie.
Fabrizio è il classico antieroe sdrucito, appassionato di lotta libera, un nobile cavaliere moderno la cui anima però è macchiata da un passato trascorso a combattere in Afghanistan , dove il valore delle vite altrui oltrepassa il confine del lecito.
Il tradimento risulta essere la partenza e il conseguente arrivò di questo romanzo, un solido punto fermo su cui i protagonisti fondano le scelte, che inesorabilmente li condurranno a mescolarsi nel liquido torbido delle verità non dette.
Gli uomini di legge che inseguiranno Fabrizio sono descritti in tutta la loro ignobile ferocia, senza pentimenti né revisioni in linea con l’ambigua atmosfera di legalità che si respira sull’isola.
Uno sprazzo di riferimento è dato a Daphne Caruana Galizia, la giornalista e blogger maltese uccisa nel 2017, per le inchieste con cui aveva rilevato lo stato di perversa corruzione che aveva inghiottito i poteri forti .
Tornando al protagonista del racconto Fabrizio, è quasi inevitabile non paragonarlo ai film Frantica e Il Fuggitivo, dove un tormentato Harrinson Ford cerca nella prima pellicola di trovare la moglie, e nella seconda di dimostrare che non è lui l’assassino della moglie. Il ritmo serrato con cui l’autore trasmette le ansie del protagonista riflettono l’angoscia che sorprende ognuno di noi quando subiamo ingiustizie e vessazioni.
Il tormento interiore viaggia e attraversa la trama seguendo le fila di un mistero ingarbugliato, intriso dei colori della paura e dalla mancanza di un valore fondamentale in un essere umano: la fiducia.
Le linee rette si moltiplicano e sorreggono i cardini di una storia molto verosimile e che paradossalmente potrebbe capitare ad ognuno di noi.
Malta avvolta nel vestito buono strizza l’occhio e interpreta il ruolo della femmina bella e dannata, capace di ammaliare seducendo i suoi ospiti, per poi gettarli nelle braci ardenti del male.
Il capitano Valori vivrà molte vite e i continui flashback definiranno un quadro molto animato, come le varie avventure sentimentali in cui Fabrizio darà sfogo a un istinto primordiale, direi quasi animale, col quale tenterà di recuperare fiducia in sé stesso.
Allucinazioni, visioni, dubbi e ombre delineeranno le azioni dei protagonisti di questa storia nera, che tiene il lettore col fiato sospeso per tutta la durata del racconto.
Come affermava il grande drammaturgo Calderón de la Barca in La vida es sueño:
“Cos’è la vita? La vita è un sogno e i sogni, sogni sono”.
Dietro questa verità si nasconde il segreto che guida Fabrizio verso l’ignoto e l’incessante respiro che riempirà la bolla emotiva in cui è caduto. Betty sarà il suo sogno e l’imprendibile testimone di una perdita di coscienza che delimita il confine della realtà.
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Andrea Monticone
è nato nel 1972. È caporedattore del quotidiano CronacaQui e Premio Vitaliano Brancati 2020 per il giornalismo, annovera una lunga esperienza di cronaca tra Torino e Milano. Ha creato la serie thriller del colonnello Gabriele Sodano. Monticone è nato nel 1972. È caporedattore del quotidiano CronacaQui e Premio Vitaliano Brancati 2020 per il giornalismo, annovera una lunga esperienza di cronaca tra Torino e Milano. Ha creato la serie thriller del colonnello Gabriele Sodano.
A cura di Paola Iannelli