Il bambino che disegnava le anime
Recensione di Giulia Manna
Autore: Tommaso Pagano
Editore: Solferino
Genere: giallo, romanzo
Pagine: 283
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Due anni fa si è dimesso dalla polizia per diventare insegnante di italiano: Zeno Schirripa credeva di averle già fatte, le sue scelte difficili. Ma la più difficile deve ancora venire, dato che uno dei suoi studenti rischia di ritrovarsi sospettato di omicidio. E nemmeno un omicidio qualunque, bensì quello di un pezzo grosso della Natural Power, la società di smaltimento rifiuti più importante della regione, sui cui loschi affari Zeno ha indagato invano per anni. Perché Giovanni, diciottenne ombroso, è sparito subito dopo il delitto? Perché i suoi genitori, che dicono di essere in vacanza in Abruzzo, non sembrano affatto preoccupati? È per rispondere a queste domande, più che per amore della giustizia, che Schirripa decide di aiutare nelle indagini il nuovo commissario, il suo ex sodale Vincenzo Grillo.Poliziotto rigoroso ma perseguitato da strane visioni, Grillo è l’unico a dar credito alle intuizioni di Zeno, al punto da rischiare la carriera per seguirle. Scoprirà così che la chiave del caso non si trova nell’abitazione della bella Maddalena, attivista ambientalista, ma nella mente di suo figlio Agostino, che da quando il padre se n’è andato si rifiuta di parlare. Ed è solo la prima di molte rivelazioni. Eroe sbagliato, misantropo e appassionato, il professor Zeno Schirripa combatte il male con l’unica arma di un ostinato rifiuto di ogni comoda ambiguità. Perché sa fin troppo bene che uno stesso veleno può inquinare molte cose: la terra, l’acqua, le prove, le menti. E l’amore.
Recensione
C’è qualcosa di poetico in questo giallo! Ambientato a Siracusa, il protagonista di questa storia è il Professor Zeno Schirripa, ex commissario divenuto professore d’italiano.
E’ un tipo molto particolare, convive con un ragazzo sudanese fuggito dalla guerra, è dedito al suo orto “bio” ed ha un’innegabile propensione a bere. Non ha particolare nostalgia del suo lavoro, finché Giovanni, uno dei suoi studenti con cui aveva intenzione di parlare dopo uno strano tema che suonava come richiesta d’aiuto, scompare.
Non lascia alcuna traccia e ciò accade proprio dopo l’omicidio di un pezzo grosso della Natural Power, società di smaltimento dei rifiuti della regione su cui Zeno indagò invano per anni. E così decide di aiutare il suo ex sodale Vincenzo Grillo nell’indagine, l’unico che dà credito alle sue strampalate intuizioni.
La trama investigativa tocca molti temi quali mafia, corruzione, conflitti d’interesse, ma ciò nonostante le vicende si susseguono tra dramma, umorismo e scalpore. E’ accompagnato da numerose citazioni letterarie di un certo livello, tramite i temi di un’allieva capace di raccontare Montale, Leopardi ed il Caravaggio con una tale profondità di critico letterario da risultare irreale. Sinceramente, parte molto apprezzata! L’ho trovata utile per staccare dal racconto e creare delle zone di riflessione.
Proprio un buon esordio!
Con una storia avvincente, attenzione ai personaggi e soprattutto un protagonista magnetico, ma anche insopportabile nella sua schiettezza ed ostinazione. Non posso e non voglio dirvi di più, se non augurarvi buona lettura!
Tommaso Pagano
Tommaso Pagano , genovese, è sostituto procuratore a Siracusa. Questo è il suo primo romanzo.
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