Recensione di Cristina Bruno
Autore: Daniel Cole
Editore: Longanesi
Traduzione: Stefania Cherchi
Genere: thriller
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Quando il poliziotto in pensione Finlay Shaw viene trovato morto in una stanza chiusa a chiave dall’interno e con una pistola al suo fianco, tutti sono pronti ad archiviare il caso come un suicidio. Ma l’ex ispettore della polizia londinese William «Wolf», latitante in fuga, decide di costituirsi pur di poter riaprire il caso. Insieme alla sua ex collega Emily Baxter e all’investigatore privato Edmunds, la squadra di Wolf inizia a scavare nei primi giorni di servizio di Shaw. Il loro amico era innocente come sembrava? O nel suo passato c’era qualcosa di tanto terribile da non poter essere rivelato a nessuno? Le risposte a queste domande risiedono nel passato ed è presto chiaro che qualcuno farebbe di tutto per assicurarsi di lasciarle nel buio. Wolf si ritroverà presto a doversi difendere dai suoi stessi colleghi e capirà che questa volta non è solo la sua carriera a essere in pericolo, ma la vita di coloro a cui tiene di più…
Recensione
Il detective William Fawkes, chiamato Wolf, torna a Londra rinunciando alla latitanza. Si costituisce ai suoi ex colleghi della polizia londinese a patto che lo lascino investigare sulla morte di Finlay Shaw, suo vecchio amico e collega. Tutto farebbe pensare di trovarsi di fronte a un suicidio: stanza chiusa a chiave dall’interno, arma del delitto con le impronte della vittima… Eppure Wolf non è convinto e decide di andare a fondo.
Ma la sua ricerca non sarà facile e soprattutto farà scoprire angoli oscuri della vita del suo amico e di altri personaggi molto in vista. La verità è nascosta in un vecchio caso, sepolto tra le scartoffie della centrale e che ha vistolavorare assieme Finlay e il suo amico fraterno Christian, ora dirigente della polizia. Anche la vita di Christian è a rischio?
Il libro è il terzo episodio, dopo Ragdoll e L’uomo dell’ombra, con protagonista Wolf e la sua squadra di amici, colleghi e conoscenti come Baxter, Andrea, Edmunds, Rouche. Wolf, dal soprannome rivelatore, è un cane sciolto, il tipico detective deciso a seguire la pista, costi quel che costi. Il suo fiuto infallibile lo porta sempre sulla strada giusta che, naturalmente, non è mai quella più scontata e più indolore. Anche dal punto di vista affettivo è un lupo solitario e indeciso, incapace di scegliere tra l’ex moglie Andrea e la bella Emily Baxter.
Molti dettagli delle vite e delle esperienze dei personaggi sono dati per scontati e il lettore che non conoscesse le storie precedenti potrebbe sentirsi spiazzato e avere l’impressione di ignorare tasselli importanti della vicenda, come non sempre succede nelle serie ad argomento poliziesco.
La storia inizia nello studio di Finlay e si snoda tra le vie cittadine in un continuo andirivieni tra presente e passato per scoprire lentamente dov’è e qual è l’origine del male. Ed oltre a Wolf, è proprio Finlay, a ben guardare, l’altro protagonista, eroe a metà, stretto tra etica e affetti, tra scelte di convenienza e di dovere.
Wolf dovrà scavare nel passato del collega per cercare di capire il movente di quello che per lui è senz’ombra di dubbio un omicidio. Lui è sicuro fin dall’inizio che Finlay non può essersi ucciso, non può aver lasciato la sua amata Maggie. La vicenda di Finlay si intreccia così inesorabilmente con quella di Wolf coinvolgendolo sia dal punto di vista affettivo che lavorativo.
La scrittura è velata da una non troppo sottile ironia e nessuno dei personaggi sembra prendersi sul serio. Sembra quasi che l’autore si sia divertito a mettere in scena un thriller scherzando con il lettore e invitandolo a guardare oltre alla narrazione, tra colpi di scena e avvenimenti ad alta improbabilità come quello descritto nella cappella dell’ospedale.
Un thriller anomalo e che potrebbe non essere l’ultimo con Wolf e la sua bizzarra compagnia.
A cura di Cristina Bruno
http://fabulaeintreccio.blogspot.com/
Daniel Cole
Daniel Cole: (1983) ha lavorato in passato come paramedico. Longanesi ha pubblicato Ragdoll (2017) e L’uomo nell’ombra (2019).
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