Recensione di Loredana Cescutti
Autore: Joy Ellis
Editore: Newton Compton Editori
Serie: Nikki Galena #2
Genere: Thriller
Pagine: 243 p., R
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. L’ispettore Nikki Galena ha fatto carriera grazie alla determinazione e all’intuito. Segnata da una tragedia familiare, conduce le indagini in modo spesso solitario, non rinunciando a volte alle maniere forti. Il sergente Joseph Easter sta attraversando un momento difficile: il ritrovamento del cadavere di un uomo, giustiziato in un angolo desolato della città di Greenborough, ha risvegliato in lui terribili ricordi. È convinto che un incubo del passato sia tornato a minacciare il suo lavoro e persino la sua vita. La cosa peggiore è che gli alti ranghi della polizia dubitano di lui, costringendolo a una corsa contro il tempo per trovare chi lo perseguita. Ma le paludi che circondano Greenborough non sono certo un terreno in cui è facile muoversi: le abitazioni sono molto distanti tra loro, le nebbie insidiose e la copertura telefonica spesso assente. E, soprattutto, non sono un posto sicuro, quando sai che, nascosto nell’ombra, qualcuno ti osserva.
La palude è il luogo perfetto per nascondere ogni indizio…
Recensione “Nessun sano di mente vorrebbe rientrare in un incubo.”
Sarò sincera, lo scorso anno quando è stato pubblicato in Italia il primo libro di Joy Ellis (Dieci piccoli indizi) per me questa autrice era una sconosciuta. Come faccio di solito soprattutto con autori nuovi, sono andata a leggermi la sinossi ma ciò che inizialmente mi ha catturata e incuriosita, come credo sia capitato a molti di voi è stato decisamente il titolo. Da fan della signora del gialloper antonomasia, Agatha Christie, come potevo non rimanere folgorata da un così palese richiamo ad uno dei gialli con la miglior trama ed il miglior intreccio della storia.
Così, dopo aver visto qualche recensione l’ho preso anche io e beh… Finalmente ho potuto leggerne anche il seguito.
Dopo un primo caso che ha fatto incontrare, scontrare e rischiare la vita all’ispettore capo Galena e al sergente Easter, a distanza di qualche mese questa serie riparte con la prospettiva di un nuovo inizio per entrambi i protagonisti. Una nuova opportunità di iniziare da capo con uno spiraglio di luce e una serenità da tanto dimenticata.
Nikki Galena sta affrontando cambiamenti importanti nella sua vita e, il sergente Jospeh Easter, ripresosi dal rischio concreto di morire rientrerà in servizio in modo definitivo nella squadra di Nikki.
Ma il passato e le sue ombre non chiedono permesso e quando decidono di fare il loro ritorno, sceglieranno di mostrarsi in grande stile e questo, per Nikki e Joseph potrebbe essere l’inizio della fine.
“Nessun appiglio, nessuna apparente possibilità di salvezza, un senso di oppressione, paura e disagio costanti che ci accompagneranno durante tutta la lettura. Sì perché è difficile credere che una persona buona e bella come Jospeh, stia lentamente consentendo al tarlo della follia di insinuarsi dentro di lui fino a fargli perdere lucidità. Un fantasma che irrompe a Greenborough, un vero e proprio spettro che da ben dodici anni perseguita il sergente attraverso i suoi ricordi.
“Il suo passato era una porta blindata. Una stanza chiusa a chiave. Sprangata e impenetrabile quanto un caveau della Banca d’Inghilterra.”
Paura, terrore per sé ma soprattutto per chi gli sta accanto, perché ciò che lo spaventa è il male assoluto.
Ma questo male, è reale e concreto, o ha solo messo dimora nella testa di questo personaggio, con l’intenzione di guidarlo inesorabilmente verso il baratro?
Chi è veramente a perseguitarlo?
Lo scontro fra realtà e fantasia sarà forte e destabilizzante e ne verremo travolti al punto da non essere in grado, fino alla fine, di distinguere fra materialità e follia e costringendoci a chiederci spesso, come Nikki, se potremo ancora fidarci di lui.
“…durante l’ultimo caso su cui avevano lavorato insieme, avevano forgiato una sorta di legame inespresso.”
Un pericolo incombente, palpabile e una tensione crescente amplificate dalle paludi delle Fens del Lincolnshire, che se da un lato appaiono affascinanti e misteriose con colori e atmosfere suggestive, dall’altro rendono il tutto maggiormente ovattato, insidioso e opprimente, facendo aumentare la sensazione di chiusura, isolamento e mancanza di scappatoie.
A mio avviso, una delle caratteristiche peculiari dei romanzi di Joy Ellis sono proprio le descrizioni degli ambienti che diventano parte fondamentale del romanzo. Con le sue parole riesce a regalarci vere e proprie fotografie dei paesaggi che fanno da sfondo alle sue storie, dandoci la possibilità di immergerci ancora di più nella trama, come fossimo lì e guardassimo con gli occhi dei protagonisti dei suoi libri.
“Lasciò spaziare lo sguardo sull’ampia distesa di paludi remote, inspirò a fondo assaporando la fresca aria salata e sorrise. Era bello trovarsi di nuovo a casa.”
Il finale sarà sorprendente nei termini in cui un libro lo può essere, solo se riesce a mantenere un certo alone di mistero e non ci permette di arrivare troppo presto alla verità con le normali deduzioni che si provano a fare leggendo.
Nello stesso modo in cui poteva accadere in un giallo della mitica Agatha, gli incastri perfetti faranno sì che la vicenda venga dipanata con calma ma senza mai dare certezze assolute e, solo nelle pagine finali la vera e completa storia sarà chiarita.
L’epilogo sarà spiazzante tanto da insinuare nel lettore il dubbio del: “Cos’è che mi sono perso?”, ma varrà la pena di giungere a conclusione anche perché altrimenti, le domande che vi avranno perseguitato fino alla fine non potranno avere risposta e secondo me, non credo che vorrete rimanere in sospeso con un tarlo che potrebbe finire per divorare anche voi!
“Forse era vero che non conoscevi sul serio chi ti stava intorno, neanche le persone che sentivi più vicine.”
Buona lettura!
Joy Ellis
Joy Ellis: è nata nel Kent, ma ha trascorso la maggior parte della vita a Londra. Adesso si dedica alla scrittura e vive nel Lincolnshire con la compagna Jacqueline, una ex poliziotta decorata che ha ispirato la protagonista dei suoi romanzi. Dopo Dieci piccoli indizi, Il cadavere nella palude è il secondo romanzo di una serie che ruota intorno alle indagini di Nikki Galena.
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