Recensione di Marta Agostinelli
Autore: Håkan Nesser
Traduzione: Carmen Giorgetti Cima
Editore: Guanda Editore
Pagine: 292
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
La tranquilla cittadina di Kaalbringen viene sconvolta da due efferati omicidi apparentemente non collegati tra loro, se non dalla scelta dell’arma utilizzata, una mannaia.
Mentre la polizia del luogo, capeggiata dal commissario Bausen, ormai prossimo alla pensione, brancola nel buio, i giornalisti si buttano a capofitto sulla vicenda soprannominando il killer il “tagliateste”.
A dare una mano alla polizia locale viene inviato il commissario Van Veeteren in vacanza nelle vicinanze. Le indagini iniziano a prendere piede quando all’improvviso un nuovo omicidio, il terzo, viene compiuto.
Questa volta però il killer si spinge oltre lasciando l’arma del delitto vicino alla vittima.
Una provocazione?
Un errore?
Oppure un messaggio utile a completare il rompicapo?
Il commissario Van Veeteren sarà in grado di districare l’intricata matassa?
La costruzione della vicenda è talmente ben strutturata, con indizi sparsi ad arte tra le pagine, che fino alla fine è difficile capire chi è il colpevole.
Håkan Nesser
Håkan Nesser – (Kumla, 21 febbraio 1950) è uno scrittore svedese di romanzi polizieschi. Ha insegnato lettere in un liceo, ma dopo il successo ottenuto dai suoi primi romanzi si è dedicato interamente alla letteratura. Molti dei suoi gialli hanno come protagonista il commissario Van Veeteren che vive nell’immaginaria città di Maardam, ubicata in un paese del nord Europa, verosimilmente la Svezia anche se il gulden, la valuta locale, e alcuni nomi potrebbero far pensare ai Paesi Bassi. L’altra sua serie di successo vede come protagonista l’ispettore svedese di origini italiane Gunnar Barbarotti che lavora nell’immaginaria cittadina di Kymlinge, in Svezia. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue, tra cui l’italiano, e da alcuni di essi sono stati tratti film o serie televisive.
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