Il covo di Lambrate




Il commissario Lorenzi e il prigioniero scomparso

Recensione di Manuela Baldi


Autore: Gino Marchitelli

Editore: Fratelli Frilli Editori

Genere: noir

Pagine: 240

Anno di pubblicazione: 2018

 

 

 

 

 

Sinossi. Le truppe Alleate sbarcano in Sicilia per liberare l’Italia dal dominio nazifascista. E’ l’avvio dell’ultima fase della seconda guerra mondiale, quella che segnerà il crollo del fascismo. Il soldato semplice Roger Miller, della seconda brigata canadese, sbarca sulla costa dell’Ambra e combatte nella zona di Pachino. Pochi giorni dopo partecipa alla liberazione di Agira, paese dell’entroterra siciliano. Durante un momento di riposo, segnato dalla festa per la liberazione della città, incontra una giovane e bellissima contadina siciliana, Concetta Lauria. L’amore li sorprende in tempo di guerra, dove il confine tra la vita e la morte è dato dal soffio della casualità. SICILIA & MILANO 2010. Concetta Lauria ormai anziana, incarica un noto ed esperto docente di storia, il professore Moreno Palermo, di cercare notizie di quel giovane soldato canadese, disperso sul fronte italiano nel 1944, e del quale non ha saputo più nulla. Roger Miller ha lasciato un segno indelebile nel cuore di Concetta, lasciandole il dono di una bella bambina, Stella, nata nel 1944, e un’enorme nostalgia mai sopita. Sentendo avvicinarsi la fine della propria esistenza la donna vuole scoprire la verità sulla sorte di Roger. Sara, nipote di Concetta, dalla carnagione e dai lineamenti che ricordano Miller, segue il professor Palermo nella ricerca della verità. Tra i due scoppierà un grande amore anche se Sara è sposata e ha due figli. Seguendo le tracce del soldato fino in Toscana, e grazie all’aiuto di un sito che svela i segreti nascosti del regime e porta alla luce la presenza di centinaia di campi di prigionia fascisti, lo studioso arriverà ad individuare nelle campagne del sud-est milanese la presenza di luoghi dove sono stati segregati, come schiavi nei campi, molti prigionieri canadesi, in aziende agricole fedeli al regime. Durante una di queste ricerche il professore viene aggredito. Stessa sorte tocca al suo giovane assistente Marco Rossi che viene rapito durante uno scontro a fuoco nel quartiere di Lambrate, a Milano, davanti alla ex sede della fabbrica Innocenti. Il commissario Lorenzi incaricato delle indagini si troverà coinvolto in una complicata indagine, dalle mille sfaccettature, che scava nei meandri laceranti della storia del nostro Paese, alla fine del conflitto. Ma chi è realmente il vecchio Italo Merlin, proprietario terriero dal carattere violento e pericoloso? Che ruolo hanno i suoi due anziani figli Galeazzo e Pierino in tutta la vicenda? Cosa si nasconde tra i vecchi fabbricati della cascina Merla nelle campagne tra Paullo e Caleppio di Settala? Che storia nasconde Maruska, fuggita dal tremendo conflitto nei Balcani? Cosa significa la presenza di un potente capo della ‘ndrangheta negli affari dell’azienda agricola? Che attività svolge un capitano dei carabinieri legato a poteri occulti? Saranno il commissario Lorenzi e i suoi uomini, con il prezioso aiuto di Cristina giornalista di Radio Popolare e della sua assistente Marta Jovine, a trovare la soluzione al caso scavando nei momenti più bui e putridi della storia del nostro Paese al momento della caduta del regime fascista, quando anche i neri più convinti cambiarono casacca pur di salvarsi dal prezzo che dovevano pagare all’Italia libera e democratica.

 

 

Recensione

Conosco Gino Marchitelli da un po’ di anni, ci capita spesso di lavorare insieme a progetti culturali, ed è sempre difficile essere obiettivi quando si parla di persone conosciute ma ce l’ho messa tutta.

Il libro inizia con l’elenco dei protagonisti, i capitoli hanno un titolo che facilita la comprensione della storia. La musica ha un ruolo importante ed alla fine del libro, nelle note si trovano i titoli dei brani inseriti nel racconto e i link di You Tube per ascoltarli.

Come gli altri libri, editi da Fratelli Frilli, anche questo è caratterizzato da un personaggio seriale, che opera, a parte qualche trasferta dovuta alla trama complessa delle storie, sempre nella stessa città, in questo caso Milano.

Gino Marchitelli usa una prosa semplice, diretta e poco incline alle metafore. Nella migliore tradizione dei noir, il delitto è l’elemento meno importante, l’attenzione è invece posta più sull’ambiente in cui avvengono le vicende criminali, sui personaggi e mi sento in tutta tranquillità di poter affermare che nei noir di Marchitelli la forte componente sociale, è diventata un tratto distintivo.

Il protagonista principale è il solito commissario Lorenzi, che ad ogni libro diventa sempre più profondo nei suoi pensieri, spicca in questo romanzo la figura del professore universitario Moreno Palermo, che ha un ruolo decisivo nella storia e che a mio avviso, tenendo conto della materia di cui si occupa, meriterebbe una serie tutta sua.

La crescita autoriale di Marchitelli da un paio di libri a questa parte è evidente, ci sono ancora alcune cose da mettere a punto (a volte dispersivo nell’inserire troppi argomenti in un solo libro) ma posso dire che l’autore ha mostrato di fare tesoro delle critiche e le sta mettendo a frutto.

Interessante la scelta di aver inserito, a caso risolto e quindi alla fine del libro, un capitolo che narrando fatti del passato, spiega l’amicizia tra due coprotagonisti della storia, l’uno capo ‘ndranghetista, l’altro possidente agricolo,

Consigliato a chi conosce già il Commissario Lorenzi e ne segue la storia anche personale, a chi è interessato a vicende storiche (la Liberazione) di cui non si parla mai abbastanza e non vuole leggere un saggio.

 

 

 

Gino Marchitelli


Luigi Pietro Romano Marchitelli, detto “Gino”, ha lavorato per molti anni sulle piattaforme petrolifere della Saipem, per la ricerca del petrolio in mare, come tecnico elettronico. È attivo nel campo delle energie rinnovabili e nell’impiantistica elettrica ed elettronica. Militante nella CGIL e in Democrazia Proletaria ha partecipato alle dure lotte dei lavoratori delle piattaforme petrolifere in mare. Attualmente fa parte del direttivo A.N.P.I. di San Giuliano Milanese e dell’Osservatorio Contro le Mafie nel Sud di Milano. È cantautore ed è stato finalista al concorso Camaleonte 2013 – Salone del Libro di Torino, con un brano dedicato agli operai caduti alla ThyssenKrupp. È autore del noir d’esordio “Morte nel Trullo” nel 2012, di “Qvimera”, 2013, de “Il Pittore” nel 2013, nel 2014 ha pubblicato il DVD “Siamo i ribelli della montagna,” video intervista ai partigiani protagonisti della liberazione della Val D’Ossola nel 1944. Sempre nel 2014 esce “Una storia di tutti” in memoria delle vittime delle stragi. “Milano non ha memoria” nel 2014 segna il suo esordio con la Fratelli Frilli Editori, Aprile 2015 – esce con un progetto di crowdfunding,  “Il barbiere zoppo, 1969 Una ragazza e la scoperta della Resistenza”, sempre nel 2015 “Sangue nel Redefossi” F.lli Frilli Editori, “Il segreto di piazza Napoli” con un nuovo personaggio il maresciallo Totò Maraldo nel 2016 sempre per i tipi di F.lli Frilli Editori, nel 2017 “Ben, Tondo e Gatto Peppone” libro illustrato per bambini, giugno 2017 “Utopia & Rivoluzione, progetto letterario in crowdfounding con la continuazione della storia di Lidia raccontata ne “Il Barbiere zoppo”, ottobre 2017 “Il Covo di Lambrate” sempre per Fratelli Frilli Editori.

 

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