Recensione di Fiorella Carta
Autore: Edogawa Ranpo
Traduttore: Diego Cucinelli
Editore: Elliot
Genere: EroGuro
Pagine: 194
Anno di pubblicazione: 2020
Videorecensione
IL DEMONE DAI CAPELLI BIANCHI
A cura di Fiorella Carta
Sinossi. Il giovane Omuta Toshikiyo è l’uomo più ricco della città giapponese di S. È sposato con una donna bellissima che è riuscita a fargli superare la sua naturale misoginia e ha un caro amico, bello e spiantato. Un giorno Toshikiyo cade da una rupe e muore. Riaprirà gli occhi in una bara, trasformato in un demone tornato dall’Inferno e, una volta evaso dalla tomba di famiglia, scoprirà che la sua precedente vita non era affatto idilliaca come sembrava ma nascondeva molti inganni. Crollata ogni certezza, decide di dare inizio alla sua vendetta, ispirandosi al nume tutelare di Edmond Dantès, Conte di Montecristo, e guidato da un forte istinto di giustiziere. Edogawa Ranpo, autore di culto anche in Occidente, ha dato vita a un’opera lucida e spietata come un revenge movie del cinema orientale e insieme debitrice al gotico e al noir di Marie Corelli e Edgar Allan Poe, creando un ibrido letterario ricco di fascino, profondamente perturbante.
Recensione
Questo breve romanzo di Edogawa Ranpo ne è un esempio lampante. Mi sto avvicinando da poco alla letteratura orientale e il titolo mi aveva preparato a qualcosa di oscuro, ma mai avrei pensato, da neofita, di trovare elementi così disturbanti e curiosi.La storia ripercorre un po’ una vendetta alla Edmond Dantès. Il protagonista, tradito due volte, dalla moglie e dal suo migliore amico, ritorna per far pagare loro un prezzo salatissimo e dalle sfumature horror e sadiche. Una storia trascinante, che non poche volte mi ha spiazzata, meravigliata.
Un’atmosfera che ricorda molto Poe, con pennellate soggettive e distintive di un approccio alla descrizione e al raccontare, tipico di uno stile unico, che può far storcere il naso a primo acchito , ma che in realtà, attira un lato del lettore pressoché insondato nel panorama occidentale.
La storia è raccontata in maniera semplice, quasi, infantile, cristallina. Non dà adito a dubbi e, sebbene alcuni passaggi siano quasi prevedibili, le conseguenze delle azioni dei protagonisti invece, sono alla mercé dello stupore.
Affrontare Il demone dai capelli bianchi significa lasciare in disparte pudore e pregiudizi, lasciandosi stupire e coinvolgere.
A cura di Fiorella Carta
Edogawa Ranpo
Nato Hirai Taro nel 1894 nella prefettura di Mie, è discendente di una famiglia di samurai; grande lettore e amante dei gialli occidentali, scelse come pseudonimo la trasposizione fonetica del nome di Edgar Allan Poe. È considerato il fondatore del noir giapponese, modello per molti scrittori coevi e successivi. A Ranpo è intitolato un prestigioso premio letterario giapponese fondato nel 1955. Dalle sue storie sono stati tratti moltissimi film e ancora oggi a lui si ispirano serie manga e anime giapponesi. È morto nel 1965.
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