Il diavolo in persona 




Sinossi. Maya ha diciotto anni e fa la prostituta. Reclutata nell’harem di lusso del potente Lucio, è diventata la preferita del Sindaco, uomo corrotto che un giorno, in preda all’eccitazione, si lascia sfuggire davanti a lei informazioni importanti sulla tratta di esseri umani al confine tra Stati Uniti e Messico. Appena la notizia arriva ai trafficanti messicani, a Maya non resta che mettersi in fuga. Gli scagnozzi di Lucio tentano di ucciderla, ma Leonard Moye, il proprietario dei terreni disseminati di spaventapasseri su cui la giovane cerca salvezza, le offre riparo e protezione. Leonard è un uomo arrabbiato, solitario e pericoloso, ma si affeziona a Maya come da tempo non gli capitava e sarà disposto a tutto pur di difenderla. Il diavolo in persona è un southern noir incalzante e ricco di colpi di scena, che racconta un’America ostaggio di forze oscure e feroci, violente e senza scrupoli. Ma il romanzo di Peter Farris è anche un inno all’amicizia, e alle possibilità di riscatto concesse dalla lealtà e dal coraggio. Questo libro è per chi dà nuova vita ai vecchi abiti, per lo sguardo affilato di Clint Eastwood in Gran Torino, per chi canta le ninnananne contro gli incubi, e per chi inseguendo il tenue bagliore di una lucciola ha trovato una via d’uscita dal buio della notte più cupa.

 IL DIAVOLO IN PERSONA

di Peter Farris

NN Editore 2023

Valentina Daniele (Traduttore)

Noir, pag.272

 Recensione di Francesca Mogavero

C’è un vecchio che vive tra spaventapasseri scheletrici e gatti in mezzo al nulla, dice che quel manichino con la parrucca storta è sua moglie; c’è una giovane donna che ne ha già passate tante, troppe, e che ricorda per sempre tutto ciò che legge e che ascolta, per questo è in fuga, portando con sé un segreto che scotta; c’è un manipolo di uomini che intrecciano potere e traffici schifosi, marci e sorridenti; e c’è una natura un po’ madre, molto matrigna delle fiabe e castigatrice quando ne ha l’occasione, uno spazio aperto ampio, sotto la cui crosta si aggrovigliano cunicoli, roba illegale e qualche cadavere buono per le bestie selvatiche.

Sembra la trama di un film di Clint Eastwood, e in effetti Leonard Moye un po’ gli somiglia, in quella espressione che non ti insegnano a scuola e nel senso della giustizia tutto personale, al di sopra e al di là della legge, forse anche prima della legge.

Già, è un romanzo mitico quello di Peter Farris, perché vanno in scena personaggi, topoi, azioni e luoghi senza tempo, che funzionano nel vecchio West come negli anni del jazz e del Proibizionismo, ai giorni nostri e in un futuro lontano, in cui magari la Frontiera si è spinta fino a un’altra galassia. – 

Ed è proprio questa dimensione sospesa, archetipica, asciutta ed essenziale, della quale possiamo già prevedere almeno in parte l’andamento – il destino di protagonisti e comprimari è già scritto nel DNA, nel ruolo che incarnano così bene – a insegnarci qualcosa di prezioso: inconsciamente rassicurati da una trama antica quanto l’umanità ma sempre d’impatto, ci concentriamo sui dettagli, sentiamo l’odore dell’alcol, delle paludi e degli sterpi bruciati, di piante e animali lontani dal nostro immaginario locale, ascoltiamo cadenze inedite e assaporiamo ricette inaspettate (e talvolta discutibili)…

Imparando qualcosa di più su di noi, sull’essere fallaci, peccatori, santi e interconnessi: se qualcuno entra di schianto nella nostra vita e decidiamo di fidarci – e, a nostra volta, ispiriamo fiducia anche se ci pare assurdo – scatta qualcosa di inesplicabile, che ci spinge oltre i nostri limiti e le abitudini, ad agire, a chiedere scusa e a perdonarci prima della resa dei conti decisiva, in un’auto-estrema unzione anticipata, perché non si sa mai.

Il diavolo in persona è un noir che fa sorridere e digrignare i denti, commuovere e indignare, e svela il lato più infero (e southern) di ognuno di noi… non necessariamente così cattivo. Il diavolo, in fondo, ha molti nomi e molte facce: sta a noi scegliere, un giorno dopo l’altro, quali indossare.

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Peter Farris 


(1979) è scrittore e musicista e vive in Georgia con la famiglia. Acclamato come nuovo talento nel genere noir da Publisher WeeklyRolling StoneLivres Hebdo e Le Parisien, è autore di Last Call for the Living e The Clay EatersIl diavolo in persona, pubblicato nel 2022 in Francia da Gallmeister, ha vinto il Prix 813, è stato proclamato miglior romanzo straniero al Beaune International Film Festival, ed è stato finalista al Grand Prix de Littérature Policière e al Prix SNCF du Polar.

A cura di Francesca Mogavero

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