Il dono




Recensione di Patrizia Argenziano


Autore: Carlo F. De Filippis

Editore: DeA Planeta

Genere: noir

Pagine: 432

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Da quando ha perso la memoria, il commissario Zaccaria Argenti, una leggenda nella questura e per le strade di Torino, è quasi diventato un ex poliziotto. Al termine di una concitata irruzione in un covo di sequestratori, infatti, per schivare un proiettile è caduto dalle scale. O almeno questo è quello che ricorda lui, la sua versione dei fatti dopo che si è risvegliato dal coma. Il racconto però non quadra, e dato che nell’operazione ci è scappato il morto, i suoi superiori vogliono capire. Qualcuno teme che Zac, come lo chiamano, abbia una rotella fuori posto; altri sospettano che stia prendendo in giro tutti, chissà perché. Nel dubbio, la leggenda viene rimossa dal servizio attivo e messa sotto il poco tenero controllo dell’ispettrice Maya Bolla, che al primo giorno gli fa un occhio nero. L’occasione per rimettersi in piedi gli sarà donata da una scia di omicidi avvenuti secondo modalità molto difficili da spiegare, proprio come l’amnesia di Zac e i sogni che tormentano le sue notti. La verità sul caso e quella sul vuoto che gli ha ingoiato la memoria arriveranno quando il commissario imparerà a fare qualcosa di totalmente nuovo: ascoltare il proprio cuore. Anche se il cuore, a volte, dice cose terribili, commoventi, disastrose.

Recensione

Perdere la memoria equivale a perdere un pezzo di se stessi, perdere la memoria significa confondere i ricordi e vivere in una condizione di nebbia perenne, perdere la memoria vuol dire arrampicarsi su un muro di incertezze che faticano a sostenere il peso della quotidianità.

La nuova obbligata e momentanea vita del commissario Argenti scorre sul filo di un rasoio, quasi dovesse trovare un equilibrio tra realtà e finzione. Intento a trovare la soluzione più rapida per tornare operativo, rabbia e disperazione non lo abbandonano mai. L’autore ce le presenta con gesti e parole in ogni pagina dando vita così ad un personaggio in carne ed ossa, non privo di debolezze. Eppure, proprio alcune sue debolezze diventeranno la sua più grande forza.

Il commissario Argenti è il protagonista ma tutti i personaggi sono ben caratterizzati e delineati, in particolare quando si tratta di descrivere i loro lati più oscuri, più segreti, quando si tratta di mettere a nudo la loro sofferenza, la loro inadeguatezza, la loro ribellione nei confronti “dell’ingiusto”.

L’inquietudine del commissario si incrocia con l’inquietudine di Eduardo e Colette che cercano di farsi giustizia da soli, e si incrocia con la storia di Petra e Andrea che rivendicano una vita migliore, si incrocia con Virginia che non c’è più, si incrocia con Maya che vorrebbe tanto non fosse accaduto niente. La vita di Argenti che sta tentando di ritrovarsi si incrocia con quella di altri personaggi e più storie si fondono in un’unica storia dai connotati insoliti.

Il romanzo è lungo, molte storie si intrecciano e la trama ha delle sfaccettature decisamente surreali ma l’autore è molto bravo e riesce con la sua scrittura a trascinare senza fatica il lettore sino all’ultima pagina.

Fondamentale è infatti quel rapporto empatico che si instaura subito con Argenti, personaggio in crisi ma con una grande testardaggine e forza di volontà, ma non solo.

Sicuramente a interessare il lettore è l’eterno dilemma che vede a confronto i concetti di vendetta e giustizia.

Quando la giustizia sfocia in vendetta?

Qual è la linea sottile che le divide?

Se lo chiede il lettore e se lo chiedono i protagonisti del romanzo mettendosi continuamente in discussione.

Un romanzo alternativo, un mix di generi, non solo giallo, non solo thriller, non solo noir, diverso dai precedenti dall’autore, meno classico, più movimentato e controverso.

In una Torino quasi oscura ma ricca di fascino prende vita il commissario Argenti.

A cura di Patrizia Argenziano

instagram.com/patrizia.arge

Carlo F.De Filippis


Carlo F.De Filippis vive e lavora a Chieri, sulle colline torinesi. Ha esordito nel 2015 con “Le molliche del commissario” (Giunti), serie noir che è poi proseguita con “Il paradosso di Napoleone” e “Uccidete il camaleonte”, entrambi pubblicati da Mondadori.

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