Il figlio del mago




Sinossi. Estate 1993. Da qualche mese il Vampa è in carcere accusato di essere il Mostro di Firenze, ma le morti senza risposta non sono finite. Antonio, che a quindici anni ha appena ottenuto la licenza media, deve crescere tutto d’un colpo quando viene ritrovato il cadavere del padre nel suo camper incendiato. Lo chiamavano il mago, per via dei giochi di prestigio e degli oroscopi, ma chissà che non nascondesse più di un segreto. Mentre l’afa invade i paesi e la luna illumina d’argento le colline svuotate, Antonio si mette alla ricerca della verità. Tra le macerie del camper trova un mazzo di rose rosse, che pare una firma. Una a una, crollano le sue certezze di ragazzo: entra in una spirale di perversione e misteri che mieterà altre vittime.

 IL FIGLIO DEL MAGO

di Sandrone Dazieri

Rizzoli 2023

Thriller, noir, pag.160

 Recensione di Renata Enzo


Ci sono almeno due buoni motivi per leggere questo romanzo breve di Sandrone Dazieri.

Il primo è, naturalmente, la trama. La narrazione in flashback di Antonio, che ritorna al ‘93 e cioè all’epoca dei suoi 15 anni, ci riporta ai misteri italiani di quegli anni, mai completamente risolti, e agli omicidi attribuiti al mostro di Firenze.

Deciso a scoprire se dietro alla morte del padre si nasconda un omicidio, Antonio si mette ad indagare con metodo e un po’ di avventatezza. Studia la cronaca di quegli anni dalla stampa, segue piste sempre più pericolose, si introduce di nascosto in magazzini e in cascine isolate, conosce personaggi vicini alla cerchia del mostro di Firenze. Insomma, ci trascina in una spirale di paura spingendoci a temere per lui, come per un amico in pericolo, fino all’epilogo inaspettato e sconvolgente.

Il secondo motivo che rende imperdibile questo romanzo sono i personaggi.

Sono personaggi a tuttotondo che si prendono a ragione il loro spazio nella pagina. Nessuno di loro è statico. Insieme si muovono tra i chiaroscuri della vita, alla ricerca del proprio spazio in un universo in cui non sono definiti i confini tra il bene e il male.

Così la madre di Antonio, affaticata dalla vita che l’ha  lasciata sola ad occuparsi del figlio; premurosa e paziente, ma troppo spesso lontana e indifferente ai veri problemi di Antonio. Così il padre di Antonio, il mago, l’uomo che ha scelto come mestiere un luna park, lontano dalla famiglia e dal figlio ma, comunque, tessendo attorno a sé una rete di amicizie e di complicità.  Così Ornella, la ragazza ricca e un po’ viziata che gioca a flirtare con Antonio, ma che si rivela una formidabile ed intraprendente alleata. 

E infine Antonio che, fragile e ostinato, ci riporta ai ricordi di quegli anni e al viaggio affascinante e pericoloso che conduce all’età adulta. 

Era l’estate del 1993, e stavo dolorosamente attraversando il confine tra l’adolescenza e l’età adulta. Fino ad allora ero stato uno studente privo di doveri che non fossero verso me stesso, ma sapevo che quella vita sarebbe terminata con l’arrivo dell’autunno. Accanto alla torta di compleanno, mia madre mi aveva fatto trovare infatti i documenti per il libretto di lavoro. 

È l’età delle scelte, che per Antonio coincide con la perdita del padre e con la scoperta del tradimento e della violenza. Ma è l’estate in cui conosce l’amore e il suo nuovo posto nel mondo.  


Un thriller avvincente che ha in sé la tenerezza e lo stupore di un romanzo di formazione: buona lettura!

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Sandrone Dazieri


(Cremona, 1964) è uno dei maggiori interpreti italiani del noir e del thriller. Inventore della serie di culto del Gorilla, ha pubblicato la Trilogia del Padre tradotta in più di venticinque Paesi. Per Nero Rizzoli ha pubblicato La danza del Gorilla (2019). Il suo ultimo romanzo è Il male che gli uomini fanno (HarperCollins, 2022).

A cura di Renata Enzo

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