Il segreto di Caterina Sforza
torna a macchiarsi di sangue
Simone Valmori
Editore: Ugo Mursia Editore
Collana: Giungla Gialla
Genere: Thriller
Pagine: 328
Anno edizione: 2024
Sinossi. Nella terra di Romagna, l’arte e il mistero si intrecciano intorno al furto di un dipinto raffigurante una donna fiera e combattiva. Si innesca così una caccia all’uomo che per puro caso coinvolge Giorgio, un brillante ingegnere dall’animo avventuroso, e Anna, guida museale con un passato inaspettato. Intrappolati entrambi in un labirinto di antichi codici da interpretare, dovranno affrontare una spietata organizzazione criminale. Al centro delle investigazioni, il commissario Caroli è determinato a spingersi oltre ogni limite nel disperato tentativo di salvarli. In un costante intreccio tra passato e presente, Leonardo Da Vinci e Caterina Sforza sono destinati a svelare il loro segreto più grande: un incredibile esperimento che salverà un’Italia dilaniata da guerre intestine e getterà le basi per nuovi diritti universali.
Trama. Un professore di storia dell’arte Hugo Steiner è deciso a mettere le mani su di un quadro “La dama dei gelsomini” opera attribuita a Lorenzo di Credi. il suo desiderio non è motivato dalla cupidigia o da un mero interesse personale ma dalla volontà di giungere a una scoperta storica e artistica eccezionale: secondo i suoi studi quell’opera sarebbe la prova dell’esistenza di un figlio naturale di Leonardo da Vinci. Purtroppo, per raggiungere il suo scopo si affida a una banda di criminali senza scrupoli capeggiata, addirittura dal Questore di Padova. L’attività criminale della banda trova involontari protagonisti due giovani, un esperto informatico Giorgio Carnaccini e la bella guida della pinacoteca di Forlì, Anna Gualandi. I due giovani vengono in un primo tempo considerati gli autori sia del furto che dell’efferato omicidio di un passante e sulle loro tracce si getta il commissario Caroli. In seguito, però, il commissario capisce che i due giovani sono innocenti e che ben altri sono gli autori dei crimini legati a quel furto. Ma la vita dei giovani è in pericolo e, tra omicidi e scoperte storiche, con parallelismi riportati da vicende descritte e avvenute nel XV secolo nel periodo di Caterina Sforza, si arriverà alla fine all’epilogo nel quale il bene e il fantastico trionfano
Recensione di Bruno Balloni
Come ci avvisa l’autore. si tratta di un romanzo la cui trama trae origine nel XV secolo, all’epoca di Caterina Sforza e Leonardo da Vinci e i cui “effetti”, dovuti a un’opera misteriosa come “La dama dei Gelsomini”, si ripercuotono in una vicenda thriller ambientata tra l’Emilia Romagna e il Veneto, fino ai giorni nostri.
Possiamo dire, due romanzi in uno, uno storico e un thriller che si fondono dando origine alla vicenda narrata nelle pagine de “Il figlio di Leonardo”.
La parte, per così dire, “storica” è decisamente piacevole e interessante, ben narrata e coinvolgente nella quale sono inserite in maniera gradevole, ipotesi più o meno fantasiose circa l’eventuale esistenza di un erede del grande genio che fu Leonardo da Vinci.
Altrettanto interessanti, affascinanti e, chiaramente competenti, le spiegazioni relative a grandi opere pittoriche rinascimentali, quello che invece non mi ha per niente convinto è la parte “poliziesca” ambientata nell’attualità, a mio modo di vedere non particolarmente riuscita.
I personaggi risultano piuttosto banali e stereotipati, la storia, seppure interessante, manca delle fondamentali conoscenze a riguardo delle tecniche di polizia e delle procedure investigative, tanti sono gli errori che saltano agli occhi a chi mastica abitualmente il genere poliziesco/giallo/thriller.
Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente sullo sviluppo della vicenda che appare così poco credibile e fin troppo semplicistica. Anche i dialoghi non danno una mano, risultando più adatti a un “rosa” che a un “thriller”.
Un romanzo nel complesso sufficiente ma, non me ne voglia l’autore, le riserve che ho sono tante per cui mi limito a consigliare “Il figlio di Leonardo” a chi ama le vicende storiche riguardanti personaggi affascinanti come Caterina Sforza e Leonardo da Vinci e gli enigmi collegati, in un modo o nell’altro, alle opere prodotte dal genio di Leonardo.
Acquista su Amazon.it:
Simone Valmori
nasce e vive a Forlì; laureato in Economia di internet, opera in ambito educativo come professionista del fundraising e della comunicazione. Impegnato nella valorizzazione del suo territorio, attualmente è presidente del Museo Interreligioso di Bertinoro e membro di numerose associazioni culturali. Grazie alle sue competenze storiche, ha al suo attivo l’allestimento di percorsi museali e diverse pubblicazioni, tra cui un gioco di ruolo educativo sulla Romagna Forum Livii: un’avventura alla conquista del Paradiso (2022) e il romanzo La macchina dei prodigi (2018)”.