Il Filatelista




Nicola Feuz


Traduttore: Sergio Adecco

Editore: Baldini & Castoldi

Genere: Thriller

Pagine: 333

Anno edizione: 2024


Sinossi. All’avvicinarsi del Natale, un’ondata di terrore attraversa la Svizzera. Un assassino sta organizzando una macabra caccia al tesoro utilizzando i pacchi postali. La sua firma? Francobolli fatti di pelle umana. Ana Bartomeu, ispettrice della Polizia giudiziaria di Ginevra, viene assegnata al caso. La sua indagine la porterà dai quartieri eleganti di Ginevra al centro storico di Annecy, dai vicoli bui di Losanna alle strade acciottolate di Delémont. Riuscirà a smascherare il misterioso criminale che i media svizzeri e francesi hanno soprannominato «il Filatelista»?

 Recensione di Marco Lambertini


Il Filatelista è il primo romanzo pubblicato in Italia di Nicola Feuz, molto conosciuto in Svizzera e autore di diversi libri “polar” ambientati nel cantone di Neuchatel.

Il libro, cupo e freddo come la stagione in cui si svolge, racconta di una indagine sull’invio di pacchi i cui francobolli sono in pelle umana.

Le vittime potrebbero essere 2 un uomo ed una donna, ma chi sono? E soprattutto dove sono i corpi che il killer sta spedendo da vari uffici postali in Svizzera ed in Francia.

La prima ad intervenire è la polizia di Ginevra e l’inchiesta viene affidata ad Ana Bertomeu, esperta ispettrice che  sta attraversando un difficile momento ed è in pericolo di vita per una grave problema cardiaco.

Non c’è tempo, però per curarsi, la corsa per trovare il killer ha la priorità. Con  un prologo fulmineo e molto efferato Feuz ci catapulta subito in una corsa folle alla ricerca in primo luogo delle vittime e poi del colpevole.

La storia si sviluppa su 3 piani temporali; i primi due distanziati di solo pochi giorni ci presentano quelle che potrebbero essere vittima e carnefice delle quali con un crescendo di pathos seguiamo le vicende che a scene alterne  ci fanno dubitare che siano effettivamente, e lo sviluppo dell’inchiesta con Ana ed un collega, Michel Mitch Sautter,  che nonostante sia sospeso può aiutarla avendo lavorato nelle poste prima di entrare in polizia.

Nel procedere del libro conosceremo molto bene Ana e Mitch entrambi con  un passato complicato che a poco a poco li avvicina più del dovuto alla indagine stessa. Il terzo piano temporale è invece una storia di 40 anni prima che racconta una infanzia umiliata e violata. Ma anche qui, il ragazzo bullizzato sarà poi il killer di oggi?. Tutto verrà alla luce solo al termine del libro e dopo diversi e improvvisi colpi di scena.

Il racconto mi ha ricordato molto spesso i libri di Franck Thilliez, soprattutto per i continui “trompe l’oeil” e i puzzle che si snodano ad ogni capitolo.

Piano piano quello che successe nel 1984 viene a galla ma il gioco di specchi che Feuz costruisce mantiene suspense e ritmo fino al sottofinale che, come in un film di Dario Argento, svela la vera faccia dell’assassino e le sue motivazioni.

La fine non è poi consolatoria e anche questo è coerente con la narrazione cupa e rende ancora migliore la lettura.

Oltre ai personaggi che danno vita all’intreccio, molto importanti nella narrazione sono i luoghi, i cantoni Svizzeri e sopratutto l’inverno e la  neve che silenziosamente copre e attenua la crudezza della storia.

Come detto Feuz è uno scrittore con già molti libri e chissà che non sia possibile conoscere alcuni personaggi che sono presenti e marginali nel Filatelista in prossime traduzioni.

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Nicolas Feuz


è nato nel 1971. Alterna la sua attività di procuratore del cantone di Neuchâtel a quella di scrittore. Autore di libri thriller e noir molto conosciuto in Svizzera e Francia, Il Filatelista è il primo libro tradotto in italiano.