Il giallo di Villa Nebbia




Recensione di Barbara Aversa Pacifico


Autore : Roberto Carboni

Editore: Newton Compton

Genere: Thriller

Pagine: 312

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Piero Bianchi non è ben visto nel paese in cui vive. Sua moglie si è suicidata, lui ha fatto a lungo abuso di alcol, i compaesani lo considerano un assassino. E così, quando viene a sapere che a Villa Nebbia cercano un custode, si presenta per avere il lavoro. A riceverlo è un avvocato, Emidio, ex marito di Ilde, l’anziana proprietaria della villa. Di lei si occupa la nipote, Mariasole: le due donne sono le uniche a vivere nella grande casa. Piero non desidera altro che un po’ di tranquillità e quella residenza spettrale, costantemente avvolta dalla foschia, sembra fare proprio al suo caso. Una volta stabilitosi lì, però, la nebbia non smette di tormentarlo. E in quella nebbia ha sempre l’impressione che qualcuno lo osservi: sente strani ticchettii sui vetri e, soprattutto, comincia ad avere l’impressione che nella casa e nel giardino che la circonda si aggiri un’altra presenza, oltre a Mariasole e Ilde… Quando però la villa diventa teatro di inquietanti eventi, i sospetti di Piero si fanno più forti. Possibile che si stia lasciando suggestionare dalle voci allarmanti che si rincorrono su quel luogo?

Recensione. Crepe. Perché Villa Nebbia è un luogo oscuro, pieno di crepe, che si espandono ai piani superiori ed arrivano silenziose ed ambigue fino al passato. Si incastrano sibilline e non possono che tenere il lettore ancorato ad ogni pagina. 

Piero Bianchi ha dei trascorsi complicati, è un ex alcolista che ha fatto ricadere le proprie debolezze sulla famiglia. La moglie si è tolta la vita e la figlia non gli rivolge più la parola. In paese viene silenziosamente torturato dai compaesani che lo aggrediscono senza palesarsi mai, rendendogli la vita impossibile.

La sua esistenza è quella di un recluso e quando si presenta la possibilità di andare a lavorare a Villa Nebbia come custode gli si aprono scenari di serenità inaspettati. Ma questa pacesi rivelerà immediatamente solo apparente.

Mariasole, la giovane donna che abita la villa, si aggira per le stanze come se fosse sradicata dalla realtà. Da una foto Piero apprende che la ragazza ha una gemella, della quale però non si sa nulla. La giovane accudisce una zia al piano superiore, un essere indicibile che comunica solo inquietudine e follia. Nulla sembra essere in equilibrio in quel luogo. Inoltre ogni volta che Mariasole si allontana dalla villa, qualcuno sembra aggirarsi nel parco e nelle stanze, e spesso si intravede un’eterea donna in fuga, il lembo di una bianca veste che si infiltra negli spazi della Villae nella testa di Piero, che vive in bilico tra il puro terrore e la paura di impazzire.

Iniziano a susseguirsi strani eventi, finché nella vita di Piero non entra Sabrina che riesce a vedere oltre l’apparenza delle cose, delle dicerie e di tutto ciò che sembra.

Quanto c’è di immaginato e quanto di reale in ciò che vive Piero?

La suggestione fino a che punto può spingere un essere umano che può contare solo su stesso?

È un libro che si legge di getto, che avvolge completamente il lettore nella sua foschia e fa dubitare di ogni cosa che viene descritta.

La scrittura è fluida, il protagonista sembra essere un vecchio amico al quale si vorrebbedisperatamente dare una mano ed anche un consiglio: vattene. Vattene prima che sia troppo tardi. Perché Piero è un uomo che ha fatto tanti errori ma che ha riparato. E nonostante questo non è stato assolto da alcun peccato, da nessuno e soprattutto da se stesso. Ed ora merita davvero una seconda occasione.

Piero adesso però è invischiato in un giallo oscuro e fangoso dove per risolvere il caso dovrà vedereemergere tutta l’aridità e la miseria della natura umana, quella che non conosce alcuno scrupolo ma solo l’avidità ed il vuoto. Poi, potrà ricominciare.  

A cura di Barbara Aversa Pacifico

instagram.com/missparklingbooks

 

Roberto Carboni


Classe 1968, è nato a Bologna e vive sulle colline di Sasso Marconi. È autore di numerosi romanzi e docente di scrittura creativa a tempo pieno. Nel 2015 è stato premiato con il Nettuno d’Oro (in precedenza attribuito, tra gli altri, a Lucio Dalla e Carlo Lucarelli), nel 2016 con il premio speciale Fondazione Marconi Radio Days (precedentemente premiati Enzo Biagi, Lilli Gruber). Nel 2017 ha vinto il Garfagnana in Giallo, nella sezione Romanzo Classic. Nel 2018 è stato vincitore del SalerNoirFestival di Salerno.

 

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