Il gioco degli opposti




François Morlupi


DETTAGLI:

Editore: Salani

Genere: Noir

Pagine: 544

Anno edizione: 2024

Sinossi. Sofia, Bulgaria. In una gelida domenica d’inverno, mentre una bufera di neve imperversa sulla città, un ragazzo si presenta al commissariato centrale e chiede dell’ispettore Dimitrov. Sa già che da là dentro non uscirà vivo, ma ha un’importante missione da compiere: consegnare una chiavetta usb che contiene il filmato di un brutale omicidio. L’ispettore, noto per i suoi scoppi d’ira e per una certa propensione ai traffici illeciti, non fa in tempo a interrogare il ragazzo perché quest’ultimo si toglie la vita mordendo una capsula di cianuro. Prima di morire lascia però un secondo messaggio, un bigliettino con su scritto un nome: Biagio Maria Ansaldi. Quando la notizia arriva a Monteverde, il commissario Ansaldi ha appena finito di accogliere il nuovo membro della sua squadra, Eliana Alerami, una giovane recluta che ha molta voglia di dimostrare il proprio valore. I Cinque sono appena usciti da un’indagine che ha lasciato cicatrici profonde e stanno cercando di ritrovare una qualche forma di normalità. Ma quello avvenuto a Sofia non è soltanto un delitto terrificante, è il primo di una catena che rischia di seminare il panico in tutta Europa. Ansaldi dunque non ha scelta, deve partire immediatamente e trovare un modo per collaborare con Dimitrov, l’uomo più diverso da lui che il destino potesse mettere sul suo cammino. Senza rinunciare alla consueta dose d’ironia, François Morlupi costruisce la sua indagine più dura e complessa, che unisce le atmosfere del noir italiano con quelle del poliziesco internazionale; una frenetica corsa contro il tempo e un viaggio nei territori più freddi dell’animo umano.

 Recensione di Salvatore Argiolas

Ansaldi si recherà in Bulgaria accompagnato dalla fidata collaboratrice scoprendo che la scia di sangue che si allunga sulla nazione balcanica ha stretti legami con gli omicidi avvenuti nella precedente indagine.

Il thriller si snoda su due pieni narrativi che mostrano le indagini di Ansaldi e Loy a Sofia, supportati (o sopportati) da due poliziotti locali, Balakov e Dimitrov che tra scontri e momenti di amicizia li accompagneranno per tutta la trasferta e i tentativi della squadra romana costituita dall’agente di colore Leoncini, da Di Chiara e da Alerami poliziotta appena entrata nel team.

Nel corso del romanzo conosciamo anche il retroterra delle fragilità e dei traumi che hanno caratterizzato la vita di Ansaldi e di Eugénie rendendo questi personaggi molti profondi e ricchi di sfumature, rendendoli umani, con le paure e le indecisioni che abbiamo tutti ma con una resilienza molto particolare.

Era arrivato alla conclusione che, nel loro piccolo, potevano essere considerate degli eroi. Persone che, malgrado le brutture quotidiane vissute, non avevano paura del mondo e dei suoi pericoli. Meno male che esistevano loro. Un esercito pronto a contrastare i battaglioni di morte e di violenza”

è la considerazione di Ansaldi dopo aver conosciuto due coppie di italiani incontrati in un centro per la fecondazione assistita e questo pensiero può essere tranquillamente esteso ai cinque di Monteverde, un gruppo di poliziotti motivati e coesi colti spesso nella loro quotidianità, come nei noir di Ed McBain.

François Morlupi delinea un trama intrigante con molti punti di contatto con il mondo contemporaneo pieno di pazzi e integralisti come abbiamo visto nel periodo del Covid e a questo proposito, c’è anche un profetico accenno ad una pandemia, tanto sorprendente in quanto il libro è stato pensato e concluso molto prima del 2020.

Ricco di sottotrame pensate per soddisfare le diverse esigenze degli amanti del noir “Il gioco degli opposti” soddisfa gli appassionati per la grande cura posta dall’autore nel definire intrecci sorprendenti ma pienamente plausibili, coniugando l’ambientazione noir con scene d’azione degne dei thriller americani.

“Il gioco degli opposti”, come gli altri noir di Morlupi, è un concentrato di ironia, citazioni e similitudini veramente attraenti, “erano abituati ai tic del commissario e ai suoi ritmi da romanzo nordico”, “Neppure Monet avrebbe reso così bene l’idea dell’inverno”, “L’aria gelida di Sofia li investì, come un’alabarda durante una battaglia medievale” sono solo alcune chicche che impreziosiscono un intreccio che tocca anche tematiche di grande spessore.
Sono tanti gli investigatori nel mare magnum del genere giallo ma sono pochissimi quelli che suscitano simpatia e sentimenti di familiarità come il commissario Ansaldi, ciclotimico, paranoico, ipocondriaco ma dalla irresistibile umanità, che alla fine del libro troverà anche una compagnia imprevedibile.

Il finale è infatti decisamente improntato all’ottimismo per la squadra di Monteverde dove ognuno raggiungerà un punto importante nell’evoluzione della loro esistenza.

E’ il 1° gennaio 2019, cinque poliziotti con i loro buoni propositi affrontano l’anno venturo.

Nel loro micromondo, speranze e delusioni si avvicenderanno in un eterno e perpetuo conflitto. Anche l’ultimo anno del decennio non sarà esente dalla doppia faccia della medaglia; morte e vita appariranno nelle nuove inchieste, senza avvertire, come un fulmine a ciel sereno”.

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François Morlupi


(Roma, 1983), italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma. Con Salani ha pubblicato “Formule mortali” (2023), “Come delfini tra pescecani” (2021) e “Nel nero degli abissi” (2022), vincendo con entrambi il Premio Scerbanenco assegnato dai lettori, oltre a numerosi altri riconoscimenti